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    Quel pane senza sale a bordo

    di Giuseppe Procopio

    Ovvio, nessuno di noi a bordo era a dieta, del resto con quei ritmi e la nostra giovane età si smaltiva presto.
    Certo, non soffrivamo di disturbi digestivi e mangiare era un fattore importante.
    L’appetito era enorme e qualcuno richiedeva il bis di alcune pietanze.
    Il pane consumato a bordo veniva prodotto dai marinai fornai,  i classici panini che erano una cosa speciale.
    Una notte mentre era in corso la panificazione qualcosa deve essere andato storto. Il fornaio aveva omesso qualche passaggio dimenticando di aggiungere il sale.
    Quella infornata di pane era immangiabile, bruciava ed era molto sgradevole alle papille gustative. A vederlo non lo avresti pensato, ma bruciava, e come…non perché caldo, non perché ci fosse del pepe e chissà a quale signorina pensava il fornaio quando aveva le mani in pasta…forse quella notte avrebbe preferito dormire per il mare mosso.

    Ancora oggi penso a quel marinaio fornaio, ai suoi sacrifici, ai suoi orari sballati a bordo (come del resto tutto l’equipaggio) che spesso sballavano il nostro orologio interno, mandandoci  in confusione…
    Quel pane non andò perduto. Fu prelevato da un “capo” che era solito prendere il pane avanzato da giorni per i suoi coniglietti.
    Così il nobile cibo, prezioso dono di Dio e della fatica umana …non fu sciupato.

  • Attualità,  Marinai,  Marinai di una volta,  Per Grazia Ricevuta,  Racconti,  Recensioni,  Storia

    Auschwitz (27 gennaio 2010 – 12 aprile 2016)

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    PER GRAZIA RICEVUTA

    Il 27 gennaio 2010 ho visitato il campo di sterminio di Auschwitz per poter ricordare il Giorno della Memoria, prossimo ad essere celebrato oggi e per tutta la settimana, ho deciso di pubblicare alcune delle tante fotografie da me scattate in quella occasione.

    Auschwitz composizione Antonio Cimmino per www.lavocedelmarinaio.com

    C’erano circa 20 gradi sotto zero, ma erano niente paragonati al gelo dell’anima.

    Auschwitz f.p.g.c. Carlo Di Nitto a www.lavocedelmarinaio.com
    Sono ritornato ad Auschwitz il 12 aprile 2016, non c’era la neve ma avevo ritrovato la sofferenza del gelo dell’anima mia… per mia fortuna c’erano Massimiliano Kolbe e Padre Piotr Burek.

    Auschwitz cella internamento San Massimiliano Kolbe (foto per gentile concessione padre Pietro Burek a www.lavocedelmarinaio.com

    Loro due mi hanno donato: una lacrima il primo e una speranza il secondo …per riscaldarmi!

    Ezio Vinciguerra Auschwitz 2 aprile 2016 - www.lavocedelmarinaio.com

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    Donato Solazzo (Taranto, 4.7.1936 – 11.4.2021)

    di Domenico Solazzo

    (Taranto, 4.7.1936 – 11.4.2021)

    … riceviamo e con orgoglio e commozione pubblichiamo.

    Buongiorno Ezio,
    mio padre, il Capo di prima classe Scelto Furiere 
     Donato Solazzo, corso 1954, era nato a Taranto il 4 luglio 1936.
    È stato un eccezionale papà e un grande Capo Furiere che mi ha trasmesso la sua vocazione.
    Una grossa perdita  per la mia famiglia e per la miglia della Marina Militare.
    Sono  fiero di lui come credo lo siano stati coloro che lo hanno conosciuti da “allievo”.
    E’ deceduto 11 aprile 2021.
    Ti ringrazio dell’affetto e la vicinanza che avete dimostrato nei miei confronti e nei riguardi della mia famiglia.
    Desidero ringraziare a nome mio, di mia madre, mio fratello, mia sorella e della mia famiglia, tutti coloro che hanno avuto un pensiero per papà.
    La Marina Militare è sempre stata nel suo cuore così come tutti i suoi colleghi.
    La memoria di mio Padre Donato per me resterà indelebile: un papà, un maestro che mi ha insegnato l’arte di essere Furiere Segretario. E’ dura ma bisogna andare avanti.
    Mio padre era nato a Taranto il 04 luglio 1936.
    Ci ha salutato il 11 aprile 2021.
    Grazie di vero cuore per la tua vicinanza e di tutti i colleghi Marinai.