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    Francesco Spizzico (Bari, 21.2.1919 – Bari, 23.10.2017)

    di Francesco Facchino

    … riceviamo e con orgoglio e commozione pubblichiamo.

    (Bari, 21.2.1919 – Bari, 23.10.2017)

    Buongiorno Ezio,
    questo è mio nonno, decorato di guerra,imbarcato sul regio cacciatorpediniere Daniele Manin che fu affondato nel Mar Rosso il 3 aprile 1941 nei pressi di Massaua.
    Dopo 7 giorni e 7 notti, remando sulle scialuppe di salvataggio da 24 e dove erano almeno il doppio, chi in acqua e chi dentro l’imbarcazione, furono fatti prigionieri e deportatia Gedda nel Campo El—Wasta dove rimasero fino al marzo del 1943. Furono liberati e rimpatriati grazie ad uno scambio di prigionieri inglesi.
    Sono due anni che mio nonnoè venuto a mancare, aveva 98 anni e non passava giorno che ripetevala sua storia di marinaio, lo diceva a tutti ed è per questo che le chiedo se potrebbe pubblicarla.
    Grazie, il tutto è raccontato anche nel libro dell’ammiraglio Fabio Gnetti “Ultima missione in mar Rosso – L’odissea dei naufraghi della Lancia IA 463.”

    Le allego alcune foto:

    con mio figlio alla festa di Santa Barbara dell’associazione A.N.M.I. di Bari;

    con sua moglie Mina durante uno dei tanti raduni nazionali;

    con il fratello Saverio (se non ricordo male era in Jugoslavia ) ritrovatisi dopo anni per caso nel porto di Taranto.

    Questa di seguito è la sua storia.
    Francesco Spizzico, di Giuseppe, nato a Bari il 21 febbraio 1919, elettricista Marina Militare, matricola 95402.
    Fu insignito delle seguente decorazioni:
    Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:
    Perché, affondata in combattimento l’unità su cui era imbarcato, prendeva posto con numerosi superstiti su imbarcazione a remi in condizioni precarie di galleggiabilità per i danni riportati durante l’azione.
    Per sette giorni di navigazione a remi in acque infestate da pescecani, in condizioni meteorologiche avverse e con estrema scarsità di viveri e di acqua, si prodigava oltre ogni limite per contribuire alla salvezza dei 42 naufraghi dell’imbarcazione. Dava così sostanziale apporto alla felice conclusione della durissima impresa, dimostrando perizia marinaresca ed eccezionali doti fisiche, morali e di carattere”.
    Mar Rosso, 3-9 aprile 1941. Determinazione del 5 maggio 1948. Brevetto n. 06233.

    Croce al Valor Militare con la seguente motivazione:
    “Imbarcato su cacciatorpediniere, coadiuvava con alto spirito combattivo la vigorosa reazione di fuoco contro insistenti attacchi aerei che provocavano danni alla nave. All’ordine di abbandonare l’unità in procinto di affondare, si prodigava sotto il continuo mitragliamento dei velivoli avversari, a raccogliere naufraghi sulle lance di salvataggio. Nella fortunosa lunga navigazione verso costa neutrale, coadiuvava con indomito coraggio gli ufficiali, lottando contro ala fame, la sete e il mare avverso”.
    Mar Rosso, aprile 1941. Registrato alla Corte dei Conti l’8 gennaio 1948.

    Francesco Spizzico è salpato da Bari, per l’ultima missione, il 23 ottobre 2017.

    Integrazione

    Buonasera , come già annunciatole precedentemente, le invio altre foto e documenti da me trovati tra le carte di mio nonno SPIZZICO FRANCESCO.

    Le foto lui diceva che erano nel periodo di prigionia a  GEDDA.

    Francesco Facchino (11.11.2022 ore 21.18)

    Dello stesso argomento sul blog:
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2019/05/1-5-1927-varo-regia-nave-torpediniere-manin/

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    23.10.1845, il brigantino San Carlo

    a cura Sergio Pagni

    PER GRAZIA RICEVUTA

    sergio-pagni-per-www-lavocedelmarinaio-comEx voto conservato al Civico museo marinaro Gio Bono Ferrari di Camogli (*).
    Sul quadro si legge:
    Voto fatto dal capitano Diego Schiaffino, camogliese, comandante del brigantino San Carlo. Trovandosi ancorato nella rada di Varna (Mar Nero) col detto naviglio carico, nel 23 ottobre 1845, mentre fu sorpreso da orrido fortunale di vento greco e levante (che causò il naufragio di sette bastimenti e d’un equipaggio di detti) miracolosamente salvatosi per grazia chiesta a Maria Santissima e ottenuta”.

    23-10-1845-diego-schiaffino-e-brigantino-san-carlo-p-g-r-www-lavocedelmarinaio-com

    (*) se ne consiglia vivamente la visita.

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    23.10.1930, entra in servizio la regia nave Giasone I

    di Carlo Di Nitto

    Unità posacavi e salvataggio, dislocava 1588 tonnellate. Costruita nei Cantieri Breda di Porto Marghera, fu varata il 3 ottobre 1929 ed entrò in servizio il 23 ottobre 1930.
    La notte dell’11 giugno 1940, questa Unità compì la prima azione di guerra sul mare della Regia Marina recidendo quattro dei sette cavi sottomarini che collegavano Londra alle sue basi mediterranee.
    Il mattino del 24 ottobre 1940 era partita da Trapani diretta a Pantelleria dove doveva sbarcare materiale di artiglieria. Verso le ore 16, trovandosi a nord dell’isola, scarrocciò a causa di forte corrente, entrò in un campo minato ed affondò per urto contro una torpedine.
    Nell’affondamento andarono dispersi due suoi Marinai.
    E’ interessante sapere che nel 1940, fu subito impostata una seconda nave “Giasone”. Costruita sugli stessi piani della prima per rimpiazzarla, entrò in servizio il 28 agosto 1941. Era pressoché identica alla prima e si distingueva da questa per la posizione degli occhi di cubia, dove scorrono le catene delle ancore, e per il diverso numero degli oblò, posizionati diversamente a prua. All’armistizio fu catturata a Genova dai tedeschi; affondò, probabilmente nel mese di agosto 1944, nel porto di Marsiglia dove fu ritrovata alla fine della Guerra.
    ONORE AI CADUTI !
    Non tutti sanno che, la notte dell’11 giugno 1940, questa Unità compì la prima azione di guerra sul mare della Regia Marina recidendo quattro dei sette cavi sottomarini che collegavano Londra alle sue basi mediterranee.

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    Vincenzo Di Martino (Castellammare di Stabia, 22.10.1919 – Mare, 10.9.1941)

    di Antonio Cimmino

    (Castellammare di Stabia, 22.10.1919 – Mare, 10.9.1941)

    Vincenzo Di Martino nasce a Castellammare di Stabia (NA) il 22.10.1919. Giovanissimo si arruola nella regia marina dove consegue la categoria di marinaio fuochista e viene imbarcato sul regio incrociatore Bolzano.

    Il 26 agosto 1941 l’incrociatore uscì in mare assieme al resto della 3^ Divisione e ad altre unità per contrastare l’operazione britannica denominata “Mincemeat” che aveva lo scopo precipuo di posare mine sul mare Tirreno e più precisamente nelle acque antistanti Livorno.

    L’intelligence del tempo, non avendo compreso bene lo scopo dell’operazione britannica e pensando che si trattasse di contrastare un solo convoglio nemico, decise di non far entrare in contatto le proprie unità con quelle inglesi. Il regio incrociatore Bolzano fu duramente silurato dal sommergibile britannico HMS Triumph e, rimorchiato a Messina, rimase fuori uso per circa tre mesi. Durante i lavori la nave fu bombardata il 10 settembre 1941 ove morì il marinaio fuochista Vincenzo Di Martino.

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    Michele Ambrosio (Meta, 22.10.1907 – Mare, 28.3.1941)

    di Antonio Cimmino

    (Meta, 22.10.1907 – Mare, 28.3.1941)

    Il Maggiore del Genio Navale Michele Ambrosio nasce a Meta il 22 ottobre 1907.
    Morì a seguito dell’affondamento del regio incrociatore Fiume assieme ad altri 812 uomini dell’equipaggio su 1.104.

    A Capo Matapan (a sud del Peloponneso) la flotta inglese affondò anche i regi incrociatori Pola e Zara e i cacciatorpediniere Alfieri e Carducci.
    Complessivamente trovarono la morte 2.318 marinai.
    Eterno riposo a Loro.

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    22.12.1928, l’incendio a bordo regio sommergibile H2

    a cura Antonio Cimmino

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    A Francesco Paolo Di Somma, Stefano Farina e Donato Ceci.

    2capo-francesco-paolo-di-somma-sommegibile-h2-www-lavocedelmarinaio-comFrancesco Paolo di Somma, marinaio di Castellammare di Stabia (Napoli), morì assieme ai colleghi Donato Ceci e Stefano Farina mentre tentavano di spegnere un incendio sviluppatosi in apparato motore del regio sommergibile H.2 ormeggiato nella base navale di Napoli. Era il 22 dicembre 1928…per non dimenticare, mai.

    NON SIAMO IN POSSESSO DI FOTO E NOTIZIE DEI MARINAI DONATO CECI E STEFANO FARINA. AIUTATECI A NON DIMENTICARLI.

    sommergibile-h2-www-lavocedelmarinaio-com

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    Armando Guicciardi (Cagliari, 22.10.1922 – Mare, 1.12.1942)

    di Francesco Melis (*)

    (Cagliari, 22.10.1922 – Mare, 1.12.1942)

    Armando Guicciardi risulta essere nato a Cagliari il 22 ottobre 1922 e risulta essere disperso in mare in data 1 dicembre 1942. Sull’elenco dei Caduti e Dispersi della Marina Militare risulta che si chiamasse Guicciardi Ottavio, cannoniere, e reparto non specificato.
    In quella data risulta essere affondata la regia nave Da Recco (1) ma non si esclude che fosse imbarcato in una unità che prestò soccorso ai naufraghi. Aveva compiuto 20 anni da poco…

    (*) per conoscere gli altri suoi articoli digita sul motore di ricerca del blog il suo nome e cognome.
    (1) https://www.lavocedelmarinaio.com/2020/12/1-12-1942-la-regia-nave-da-recco-3/

    Nota
    Ancora grazie Francesco. Una preghiera per loro che non hanno fatto rientro e un abbraccio a te, grande come il mare della Misericordia Divina e grande anche come il tuo cuore caritatevole di Marinaio per sempre…Dio ne terrà conto!
    Pancrazio “Ezio” Vinciguerra