Che cos'è la Marina Militare?

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    Natale De Grazia (Catona di Reggio Calabria, 19.12.1956 – Nocera Inferiore, 12.12.1995)

    di Capitaneria di Porto di Messina

    (Catona di Reggio Calabria, 19.12.1956 – Nocera Inferiore, 12.12.1995)

    Comandante Natale DE GRAZIA
    Breve profilo biografico

    Natale De Grazia (Catona, 19 dicembre 1956 – Nocera Inferiore, 12 dicembre 1995) è stato un Capitano di fregata, medaglia d’oro “alla memoria” al Merito di Marina.
    Conseguito il titolo professionale marittimo di Capitano di lungo corso nel 1981, effettua quattro anni di navigazione in qualità di 2o e in seguito di 1o Ufficiale di coperta su navi mercantili e petroliere, raggiungendo il titolo di capitano di lungo corso.
    Nel 1983 vince il concorso pubblico per Ufficiali a nomina diretta ed entra a far parte del Corpo delle capitanerie di porto Guardia costiera, raggiungendo in un anno il grado di Guardia marina e in seguito di Capitano di corvetta.
    Tra il 1984 e il 1991, De Grazia presta servizio prima presso la Capitaneria di porto di Vibo Valentia e quindi nel Compartimento Marittimo di Reggio Calabria. Nel 1991 assume il comando del Circondario Marittimo di Carloforte (Cagliari).
    Nel 1994, a seguito di un nuovo trasferimento presso la Guardia costiera di Reggio Calabria, collabora attivamente con un pool investigativo coordinato dal sostituto procuratore Francesco Neri, costituito per effettuare le indagini sulle “navi a perdere”, sospettate di essere state affondate, deliberatamente, con il loro carico di rifiuti radioattivi.
    La notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1995 il Comandante De Grazia muore improvvisamente in circostanze sospette mentre si recava alla Spezia per attività di indagine.
    Nel 2004 il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, insignisce De Grazia della medaglia d’oro “alla memoria” al Merito di Marina, perché la sua opera «è stata contraddistinta da un altissimo senso del dovere che lo ha portato, a prezzo di un costante sacrificio personale e nonostante pressioni ed atteggiamenti ostili», a svolgere complesse investigazioni nel settore dei traffici clandestini e illeciti operati da navi mercantili.

    (notizie tratte da Comitato Civico Natale De Grazia)
    www.comitatodegrazia.org
    Natale De Grazia nasce a Catona di Reggio Calabria il 19 dicembre 1956.
    Consegue il titolo professionale di Capitano di lungo corso nell’anno 1981 dopo aver effettuato quattro anni di navigazione in acque nazionali ed internazionali in qualità di 2° e 1° ufficiale di coperta su navi mercantili e petroliere.
    Nell’anno 1982/83 supera il concorso pubblico per ufficiali nella marina militare, corpo capitanerie di porto ruoli normali, raggiungendo di anno in anno condizioni di avanzamento di carriera da guardia marina fino ad arrivare a capitano di corvetta.
    Concluso l’anno di studio-formazione all’accademia navale di Livorno, viene imbarcato sulla nave militare Sagittario, in missione in Libano nel dicembre 1983. Presta successivamente servizio c/o la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e dopo due anni viene trasferito al Compartimento Marittimo di Reggio Calabria, dove rimane per sei anni. Nel 1991 viene disposto il suo trasferimento a Carloforte (Cagliari) per assumere il comando del Circomare per circa due anni. Poi un nuovo trasferimento al Compartimento di Reggio Calabria, dove assumerà diversi incarichi: Capo sezione Tecnica, Sicurezza navigazione, Antinquinamento, Elaborazione dati statistici e Responsabile della sala operativa.
    A partire dal 1994, collabora attivamente col pool investigativo della procura di Reggio Calabria relativamente al traffico di rifiuti tossici e/o radioattivi su espressa richiesta del procuratore capo dott. Francesco Scuderi, il quale ritenne preziosa ed essenziale la collaborazione del De Grazia con il sostituto procuratore Francesco Neri, titolare delle indagini.
    Il comandante Natale De Grazia è morto in circostanze sospette il 13 dicembre 1995, mentre era in missione per conto della procura della Repubblica di Reggio Calabria. Si stava recando a La Spezia e Massa Carrara per raccogliere importanti deposizioni e documenti nautici relativi ad affondamenti sospetti nel Mediterraneo.

    Medaglia d’Oro al Merito di Marina “Alla Memoria”, attribuita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con le seguente motivazione:
    “Il Capitano di Fregata (CP) Spe r.n. Natale DE GRAZIA ha saputo coniugare la professionalità, l’esperienza e la competenza marinaresca con l’acume investigativo e le conoscenze giuridiche dell’Ufficiale di Polizia Giudiziaria, contribuendo all’acquisizione di elementi e riscontri probatori di elevato valore investigativo e scientifico per conto della Procura di Reggio Calabria. La sua opera di Ufficiale di Marina è stata contraddistinta da un altissimo senso del dovere che lo ha portato, a prezzo di un costante sacrificio personale e nonostante pressioni ed atteggiamenti ostili, a svolgere complesse investigazioni che, nel tempo, hanno avuto rilevanza a dimensione nazionale nel settore dei traffici clandestini ed illeciti operati da navi mercantili. Il comandante De Grazia è deceduto in data 13.12.1995 a Nocera Inferiore per “Arresto cardio-ircolatorio”, mentre si trasferiva da Reggio Calabria a La Spezia, nell’ambito delle citate indagini di “Polizia Giudiziaria”. Figura di spicco per le preclare qualità professionali, intellettuali e morali, ha contribuito con la sua opera ad accrescere e rafforzare il prestigio della Marina Militare Italiana.”

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    11.12.2017, in ricordo di Mariolina Ancora

    PER MARE, PER TERRAM

    Mariolina carissima e stimatissima,
    in certi momenti della vita scrivere o comunicare sentimenti diventa difficile e oggi, a un anno della Tua dipartita lo è ancora di più. Si ha sempre la sensazione che le parole siano vuote e che non possano esprimere appieno la nostra tristezza. Facciamo ancora fatica a crederci, siamo arrabbiati, nella nostra mente non possiamo pensare altro a frasi come: ”Non è giusto!” o come “Lei non se lo meritava!”.
    Ci sentiamo di far sapere, a quelli che non ti conoscevamo, che ci hai insegnato il vero senso delle parole Patria e Onore, senza retorica alcuna, sempre in trincea, a lottare per la giusta causa dei due fratelli di mare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
    Sai già che occuperai per sempre un posto speciale nei nostri cuori.
    Forse questi pensieri possono sembrare semplici esternazioni ma sono profondamente veri. La Tua morte porta solo dolore nei nostri cuori
    Anche se la Tua vita non è stata lunga, l’hai sicuramente vissuta intensamente. Una vita straordinaria come la Tua fine terrena,  tra i sogni e i ricordi indelebili, tracciati nell’onda, lungo la scia, fra i flutti…tra raduni, sit-in, manifestazioni e condivisioni!

    Nello scrivere queste brevi parole abbiamo cercato delle possibili citazioni e la scelta era vasta. Pensavamo di usare un brano di un grande scrittore, ma nulla alla fine avrebbe reso l’idea della donna che noi tutti abbiamo conosciuto. Tu sostenevi l’importanza della verità e della giustizia, il valore degli amici, e ci ha insegnato a sostenerci l’un l’altro, a credere nelle nostre forze e a lottare per ciò in cui si crede e si ama.
    Dio ci fa comprendere proprio in questo giorno che se anche ci mancano le persone a noi più care, come te Mariolina, Lui ci ha donato la Grazia che è l’amicizia nel prossimo e l’amicizia nel prossimo è la Sua Grazia, in una parola sola: amore.
    Lo stesso amore che tu hai riposto in noi Marinai, oggi noi lo riponiamo in te carissima leonessa.


    Adesso riposa in pace fra i flutti dell’Altissimo magari pregando per noi come noi preghiamo per te.

    Nessuno indietro…

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    10.12.2018, in ricordo di Gaetano Rubini

    di Pietro Serarcangeli

    Il giorno 10 dicembre 2018 il Capitano di Corvetta Gaetano Rubini, colpito da una gravissima patologia dovuta all’amianto, salpava per la Sua ultima missione lasciando nel dolore e nello sconforto la cara moglie Rosa e le adorate figlie Assunta, Rosanna e Valentina.

    Il Comandante Rubini era persona speciale, estroverso e amichevole verso coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

    Adesso riposa in pace caro Gaetano, un giorno ci rivedremo in un mondo, speriamo, migliore…

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    10.12.2013, in ricordo di Luigi Liguori

    di Pietro Serarcangeli

    Il 10 dicembre 2013 il Capitano di Corvetta (CS) Luigi Liguori lasciava questa terra colpito da una terribile malattia dovuta alla prolungata esposizione all’amianto.

    Liguori era un ufficiale ben conosciuto nell’arsenale della Marina Militare di La Spezia dove, per molti anni, ha prestato servizio. Persona disponibile e altruista era sempre pronto a mediare al fine di risolvere i problemi che il suo lavoro gli presentava. Ricordato da tutti come affabile, cortese e ben disposto, noi lo ricorderemo negli anni a venire.

    Riposa in pace caro Luigi, ovunque Tu sia…

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    6.12.2017, intitolazione via Carmine Crupi a Santeramo in Colle (BA)

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    Ai bugiardi venditori di fumo e di fake news, portatori solo di rancoroso odio e peccato.

    Carmine Crupi (*) marinaio di una volta, marinaio per sempre, adesso riposa in pace.
    La costante ricerca di un desiderio salutare, come il desiderio di proteggere la vita, di proteggere l’ambiente o di aiutare la gente a vivere una vita semplice e con il tempo per prendersi cura di sé, di amare e prendersi cura dei propri cari, dei propri defunti, questo è il genere di desiderio che conduce alla felicità …quella felicità che molti non conoscono semplicemente perché non hanno vissuto.
    Tutte le cose hanno bisogno di cibo per vivere e per crescere, inclusi l’amore e l’odio.

    L’amore è una cosa vivente, l’odio è una cosa vivente. Se non nutri il tuo amore, esso morirà. Se tagli la fonte di nutrimento alla tua violenza, anche la tua violenza morirà.
    La rassegnazione non è una cosa buona, non va proprio bene.
    Il bisogno e il coraggio di vivere è ancora là in agguato e  la sconfitta non potrà mai distruggere il desiderio.
    L’accettazione è una cosa totalmente diversa. L’accettazione non significa aver accettato la sconfitta. Significa solo che non c’è sconfitta né vittoria.
    Non ci sono nemici contro i quali lottare. Stai lottando con la tua ombra.
    L’accettazione è splendida. La rassegnazione è sconfitta, l’accettazione è vittoria.
    Tra le due c’è una grande differenza. Sul piano esistenziale non hanno lo stesso significato. Si diventa rassegnati quando si sente che tutto è senza speranza, che niente è possibile, non perché il desiderio sia scomparso: il desiderio è ancora là.
    Abbiamo il seme della disperazione, della paura. Ma abbiamo anche il seme della comprensione, della saggezza, della compassione, e del perdono. Se sappiamo come innaffiare il seme della saggezza e compassione in noi, quel seme, questi semi, si manifesteranno come energie potenti che ci aiuteranno a compiere un gesto di perdono e compassione. Ciò basterà a recare un immediato sollievo alla nostra vita, alla nostra nazione, al mondo.
    Vi perdono e vi compatisco. Questa è la mia convinzione.

    Questo articolo  è ispirato dalla ferma volontà e convinzione di aiutare il prossimo come Lui mi ha insegnato. Ringrazio gli amici di facebook, soprattutto quelli che ne fanno uso diligente, perché sanno che è un potente mezzo di espressione e di solidarietà.
    Ringrazio i collaboratori del mio piccolo diario di bordo “lavocedelmarinaio.com” e tutti coloro che ci seguono e che hanno lasciato una traccia del loro passaggio sul sito.
    Ringrazio mia moglie Paola, i miei figli Eleonora e Giorgio, che ancora, dopo tanto tempo, riescono a sopportarmi.

    In foto le targhe poste all’inizio ed alla fine della strada intitolata al Sottocapo del Battaglione San Marco Carmine Crupi nel Comune di Santeramo in Colle, (strada che erroneamente era stata denominata “Carmine GRUPPI”).

     

    Un doveroso ringraziamento va al Sindaco di Santeramo, Prof. Fabrizio Baldassarre, che nel giro di pochi giorni ha provveduto a colmare una lacuna durata parecchi anni e alla locale sezione Marinai d’Italia che, unitamente al firmatario di questo articolo, non abbiamo mai perso la fede, la speranza, la carità.

    (*) Per saperne di più digita sul motore di ricerca del blog il suo nome e cognome.