Attualità

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    La solidarietà è il senso della vita

    di Leo Gullotta

    Odio gli spigoli e gli angoli. Preferisco le forme rotonde…
    Anche nelle persone amo la rotondità, nell’essere, nell’agire nel dare…

    “Fate scendere questi diritti giù, sin nel profondo del vostro cuore, fino a quando essi non diventino intima parte di voi…
    Non lasciatevi mai abbattere da ciò che, ogni giorno, provi ad offendere la vostra intelligenza, la vostra sensibilità e la vostra umanità, ma, al contrario, combattete, con tutte le vostre forze, ogni tentativo di negazione di tali diritti ed ogni subdolo sforzo di chi ve li voglia far apparire necessariamente subordinati all’applicazione di logiche di compromesso.
    Siate sempre solidali con tutti coloro che vi circondano e sappiate prendervi cura del vostro cuore come fate del vostro corpo sino a quando non sarete in grado di stupirvi per tutto ciò che la vita vi regala ogni giorno…
    Ricordate sempre che aiutare chi vi sta accanto significa aiutare soprattutto voi stessi e il vostro futuro !”.

    …E’ il 9 di gennaio del 1946. Sono le 13, credo, e sto venendo al mondo. E’ incredibile! Sentite cosa dico:
    LEO: Uhheeeeeeeeeeeeeeeee!!!
    E’ la prima battuta della mia vita. E chissà se fa ridere…
    E’ l’inizio di una sceneggiatura? Si certo, ma è soprattutto l’inizio di una vita semplice, normale, uguale a mille altre.
    Ma nel 1946 accaddero altre cose, ben più significative della nascita di tanti e tanti bambini come me…

    http://www.leogullotta.it

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    28.11.1942, in ricordo di Carmelo Borg Pisani

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra


    Questo articolo recensisce un libro che vuole rendere  “la degna sepoltura” ad un Marinaio,  Maltese di nascita ma Italiano nel cuore, … che si chiamava  Carmelo Borg Pisani”e fu  giustiziato a Malta dagli inglesi come “traditore” e insignito in Italia di Medaglia d’Oro al Valor Militare.

    Ho avuto il piacere e l’onore di aver ricevuto copia del libro “Carmelo Borg Pisani – Patriota italiano e maltese scritto da Henry Frendo e Paolo Gulminelli”. Il libro, a tiratura limitata e non in commercio, è stato scritto nella consapevolezza e certezza degli autori che il protagonista, eroe o irredentista,  è l’esempio più eclatante di come si sia arrivato rimuovere la figura ed il ricordo di un giovane idealista che amava la vita e l’isola di Malta unita all’Italia.
    Il libro, corredato da illustrazioni, documenti, articoli e testimonianze, fuga ogni dubbio sul comportamento di “traditore” del protagonista mettendo piuttosto in evidenza il fatto  che, a tutt’oggi, Carmelo Borg Pisani non ha una tomba su cui poter portare un fiore e pregare.
    I suoi resti mortali giacciono in una fossa comune senza sepoltura cristiana a Malta (e non si ha neppure la certezza se siano i suoi resti).
    Per quanto sopra gli autori del libro e coloro che non vogliono far cadere nell’oblio la storia di questa Medaglia d’oro al Valor Militare (alla memoria) chiedono alle autorità Italo-Maltesi che i resti di Carmelo Borg Pisani abbiano degna traslazione a Bari nel Sacrario dei Caduti d’Oltremare
    affinché, come afferma Paolo Gulminelli, lo spirito dei governati che si sono succeduti nei due Paesi, un tempo confinanti ma oggi uniti nella Comunità Europea, la magnanimità cristiana prevalga sulla miseria umana.

    I ragionamenti distorti separano da Dio; ma la potenza, messa alla prova, spiazza gli stolti.
    (Dal libro della Sapienza).

    Carmelo BORG PISANI
    Sottocapo Manipolo Milizia Artiglieria Marittima
    Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria

    Irredento maltese e, come tale esente da obblighi militari, chiedeva ripetutamente ed otteneva di essere arruolato, nonostante una grave imperfezione fisica.
    Come Camicia Nera partecipava alla campagna di Grecia, durante la quale contraeva una infermità per cui avrebbe dovuto essere sottoposto ad atto operatorio, al quale si sottraeva per non allontanarsi anche solo per pochi giorni dal campo di battaglia. Conseguita la nomina ad ufficiale della Milizia Artiglieria Marittima, chiedeva insistentemente di essere utilizzato in una rischiosissima impresa di guerra, alla quale si preparava in lunghi mesi di allenamento e di studio, in perfetta serenità di spirito e in piena consapevolezza della gravità del pericolo.
    Catturato dal nemico, riaffermava di fronte alla Corte Marziale britannica di Malta la sua nazionalità italiana e cadeva sotto il piombo del plotone di esecuzione al grido di “Viva l’Italia”.
    Fulgido esempio di eroismo, di fede, di abnegazione e di virtù militari, che si riallaccia alle più pure tradizioni dell’irredentismo. Malta, 1942

    Nacque a Malta il 10 agosto 1915. Irredento maltese, alla dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940, trovandosi a Roma all’Università, si arruolò come semplice camicia nera e dopo un breve periodo di addestramento partecipò all’occupazione di Cefalonia con la Compagnia Speciale del Gruppo CC.NN. da sbarco della 50a Legione.Rimpatriato nel settembre 1941, frequentò la Scuola Allievi Ufficiali a Messina e nominato Sottocapo Manipolo (Sottotenente) nell’aprile 1942, a domanda, passò alla Milizia Artiglieria Marittima (Milmart), dipendente dal Ministero della Marina. Incaricato di compiere una speciale missione a Malta nell’imminenza dell’Operazione “C.3”, raggiunta l’isola, dopo alcuni giorni fu riconosciuto e catturato. Processato da un Tribunale di Guerra inglese fu condannato all’impiccagione: sentenza eseguita poi il 28 novembre 1942.

    (fonte Ufficio Storico Marina Militare).

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    Ci illudiamo ma non cambiamo

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    La vita, specie quella della gente di buona volontà, non andrà mai come tu vorresti che per una volta andasse; sarà sempre diversa dalle tue aspettative.
    A volte crediamo che le persone, a cui noi teniamo tanto, restino al nostro fianco per sempre, e non oseremmo mai fare loro del male. Ma non siamo consapevoli che anche loro, da un giorno all’altro, ci volteranno le spalle e ci deluderanno come tutti gli altri.
    E questo  perché accade?
    Perché ormai diamo tutto per scontato, e non appena la vita ci mostra le cose come sono realmente, ci illudiamo ma non cambiamo…