Naviglio,  Recensioni

Nave Duilio

di Pancrazio “Ezio”Vinciguerra


Il nome e la storia
La nave porta il nome del condottiero romano Caio Duilio che console di Roma nel 260 a.c. per riuscire a contrastare la potente flotta nemica cartaginese, fece costruire una flotta di 120 navi dotate di un ponte mobile con uncini, detto corvo, per sfruttare la preponderante capacità tattica dei Romani nel combattimento corpo a corpo. In quello stesso anno la flotta romana e cartaginese si scontrarono nella battaglia di Milazzo dove i cartaginesi furono pesantemente sconfitti. Con questa vittoria, i romani divennero i nuovi padroni del Mediterraneo occidentale.
Il Cacciatorpediniere Caio Duilio è la quarta Unità della Marina Militare che in ordine temporale adotta questo eroico nome. La prima Unità fu la corazzata che prestò servizio dal 1886 al 1909. Al momento della sua apparizione, con i sui cannoni da 450mm, fu ritenuta tra le più potenti navi da guerra esistenti.
La seconda Unità fu la nave da battaglia varata nel 1913 e rimodernata nel 1937. Questa Unità partecipò al primo e secondo conflitto mondiale e rimase in servizio fino al 1956. La terza unità fu l’incrociatore lanciamissili varato nel 1960 ed in servizio fino al 1990.
L’attuale Caio Duilio, unità del tipo Cacciatorpediniere, è stata varata il 23 ottobre 2007 ed è entrata in servizio nel naviglio militare il 3 aprile 2009. Essa appartiene insieme alla gemella Andrea Doria all’omonima classe. Queste Unità sono il frutto di un progetto denominato Orizzonte, nato dalla spinta cooperazione con la Marina Militare Francese e rappresentano un prodotto che sintetizza in se le più avanzate tecnologie cantieristiche militari moderne.
Queste unità delineano la strada di innovazione ed ammodernamento dello strumento navale che la Marina Militare ha intrapreso e rappresentano, in sintesi, un salto generazionale in termini di capacità operative e funzionali.

La nave
Una delle caratteristiche di rilievo, conforme alle tendenze di tutte le moderne unità, è la cura posta nel rendere la nave quanto più “invisibile” ai radar (bassa segnatura radar) dando allo scafo ed alle sovrastrutture le forme consigliate dalla tecnologia “stealth”. Oltre alla segnatura radar sono state ridotte sia quella acustica che quella dell’infrarosso (IR).
Un altro campo al quale è stata riservata particolare cura è quello della sicurezza: i macchinari sono protetti da urti e vibrazioni con un adeguato dimensionamento delle strutture di sostegno e l’impiego di supporti elastici e di antivibranti; i locali operativi, all’interno delle sovrastrutture, sono protetti da un’intercapedine di protezione balistica; la difesa NBC è assicurata da una circolazione di aria filtrata in caso di attraversamento di nube radioattiva, mentre la difesa passiva è assicurata da sistemi antincendio di varia natura (nebulizzazione ad acqua di mare, nebulizzazione ad acqua borata, schiuma, CO2, polvere).
L’apparato di propulsione è del tipo CODOG (Combined Diesel Or Gas) 2 riduttori Locked train DCN, 2 turbine a gas AVIO-GE LM 2500 da 20,5 MW ciascuna e 2 motori diesel SEMT Pielstick 12 PA6 STC da 4,7 MW (5.875 cv) ciascuno, 2 eliche a 5 pale a passo variabile, 2 timoni. La velocità massima sulle TAG è di 29 nodi, quella in propulsione Diesel è di 18 nodi.
Il sistema di combattimento di combattimento è composto da: Lanciatore verticale Sylver A50 per 48 missili Aster 15 e 30 , 3 cannoni navali OTO Melara 72mm/62 super rapido, 2 cannoni navali Oto-Melara Oerlikon KBA 25mm/80, predisposizione per sistema missilistico superficie superficie di tipo TESEO Mk2 (4×2 missili), sistema di guerra elettronica EWS comprendente 2 lanciatori AMS Oto-Melara SCLAR-H DLS in funzione antimissile, sistema di contromisura antisiluro euroslat SLAT, sistema di 2 lanciasiluri Eurotorp B515/3 per MU-90 (2 tubi singoli);
Il sistema missilistico antiaereo è basato sul Principal Anti-Air Missile System (PAAMS) e dal sistema di combattimento e controllo DCN/Alenia CMS.
Radar/sensori: multifunzionale EMPAR, radar a lunga portata LRR S-1850 M, sistema di scoperta IR (IRAS) Sagem Vampir MB, 2 sistemi di puntamento multisensore (radar ed elettro-ottico) MSTIS NA 25X (RTN-30X), radar per appontaggio elicotteri, radar di scoperta di superficie RASS
Sonar: sonar a media frequenza Thompson/Thales Marconi Sonar UMS 4110 CL
Componente di volo: 1 EH-101 o NH-90 in funzione ASW o ASuW, piattaforma da 530 m2 (26,5 x 20), 1 hangar da 180 m2 (12 x 15).
L’equipaggio di Nave Duilio è costituito da 189 militari suddivisi in 24 Ufficiali, 53 Sottufficiali 33 Sergenti e 79 Militari di Truppa.

Le caratteristiche tecniche
• Lunghezza fuori tutto 152,87 mt
• Larghezza massima 20,30 mt
• Dislocamento di Pieno Carico 7050 tonn
• Immersione in corrispondenza del bulbo 7,5 mt

Il motto
Nomen Numen

10 commenti

  • Roberta

    Belle navi!
    Peccato che siano così squadrate, preferisco ancora quelle di “vecchio stampo”. Queste mi sembrano navi fatte con il sistema dell’origami, sembrano navi di carta … con tutto il rispetto dovuto a progettisti, e a tutti coloro che collaborano alla costruzione e agli equipaggi che le “abitano” ed “abiteranno”.
    Se potessi scegliere, io opterei sicuramente per le care vecchie navi!

  • Marino Miccoli

    Sì, Roberta ha ragione quando definisce squadrate le più moderne navi della Marina; ella, parlando di origami è riuscita a darci precisamente la sua (…e anche la mia) impressione nel guardare queste recenti creazioni dei nostri valenti cantieri navali.
    L’eleganza della linea e l’armoniosità delle proporzioni, caratteristiche che da sempre hanno distinto le unità della Marina italiana facendo di queste delle navi “belle”, sono adesso GIUSTAMENTE sacrificate alle logiche legate al conseguimento di una maggiore funzionalità, minore visibilità e anche un buon livello di sicurezza per l’equipaggio.
    Purtroppo la “bellezza” non sempre si concilia con le indispensabili qualità appena enunciate.

  • Giuseppe

    … è naturale, per l’uomo,adattarsi alle innovazioni è sempre stato un pò difficoltoso, in quanto si è legati al periodo tempo in cui la persona è vissuto; anche i vecchi marinai, abituati con le imponenti e vecchie Corazzate tipo Doria facevano fatica a considerare belle le navi costruite nel dopo guerra, facevano fatica a capire che un caccia moderno con il suo armamente avesse una potenza distruttiva superiore a una corazzata di allora. Dovremmo abituarci ad avere il cervello più flessibile. un saluto Giuseppe

  • Tommy

    Personalmente ho l’onore e l’onere di appartenere all’equipaggio del Caio Duilio, ennesima unità su cui presto servizio e devo dire che guardando al passato molti passi in avanti sono stati fatti soprattutto nell’ambito della logistica/benessere e della sicurezza del personale…l’unica pecca a mio avviso la ristrettezza in termini numerici dell’equipaggio,con sole 190 persone è davvero dura!
    Saluti a tutti,Tommy

  • Visita a bordo

    Il 29 Maggio durante il nostro raduno degli ex Castorini a La Spezia cerimonia davvero emozionante ci hanno permesso di visitare il C.Duilio ormeggiato nel porto militare. ebbene è una nave davvero super tecnologica pensando al mio Castore, davvero non ho trovato nessun sistema che potesse ricordarmi quelle navi di 50 anni fà. tutta coputerizzata questa Caio.D si comanda tutte le macchine , le eliche armi aggeggi vari tutto con le tastiere ,davvero è un mostro di tecnologia.

  • Maurizio Andriani

    Per Roberta e Marino

    Sono stato qualche anno a bordo delle Navi che chiamate “belle”.
    Essendo Unità concepite e costruite negli anni ’60 vi garantisco che l’equipaggio, l’unica componente di valore del “sistema”, non è stato per niente nè comodo nè sicuro.
    Vi siete mai chiesti come si sta su una Nave senza aria condizionata? Scatola di ferro rovente l’estate, freddo e umido per la condensa l’inverno.
    Valenti cantieri navali? Vi siete chiesti chi sono i componenti del consiglio d’amministrazione della Fincantieri?

  • ezio

    Gentilissimo Maurizio Andriani
    siamo curiosi di conoscere i nomi dei componenti del consiglio d’amministrazione della Fincantieri.

  • ezio

    Caro Pancrazio

    Semplicissimo: tutti ex generali o ex ammiragli.
    Che condizionano da fuori quelli che stanno dentro l’Amm. Difesa, facendogli comprare schifezze (e qui l’elenco sarebbe lunghissimo) con prezzi fuori dal mondo. In cambio quelli che stanno dentro sono tranquilli e felici perchè un giorno, anche loro, passati alla Fincantieri, avranno la loro brava ricompensa sotto forma di buon’uscita plurimilionaria (in euro).
    Elmer, ti dice niente?
    Eppure negli anni passati ci sono state più interrogazioni parlamentari a questo proposito.
    Ma visto che il conflitto di interessi in Italia non lo vuole risolvere nessuno…
    Ora vedo un po sul web di trovare i nomi.
    Poi ti faccio sapere
    Ciao
    Maurizio
    (20.08.2010 ore 19.38)

  • ezio

    Allora, nel CDA non mi sembrano esserci nomi conosciuti.
    Quindi nel cda vero e proprio no.
    Ma, un gradino sotto va bene lo stesso.
    Ma, per esempio l’amm Bizzari, quando se ne è andato in pensione è andato
    a Fincantieri.
    (20.08.2010 ore 19.43)

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