• Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Pittori di mare,  Recensioni,  Storia

    24.4.1945, affonda la regia nave Artemide

    a cura Antonio Cimmino

    Appartenente alla classe “Gabbiano” fu un’ottima unità antisommergibili impiegata in vari compiti.
    Fu varata a Monfalcone il 10 agosto 1942. Dopo l’8 settembre 1943 fu incorporata nella Marina Tedesca nel porto di Livorno mentre era ai lavori e  ridenominata “UJ 2226”.
    Fu auto affondata nel porto di Genova il 24 aprile 1945. Nel 1947 fu recuperata e demolita.

    Caratteristiche tecniche
    Classe: Gabbiano;
    Dislocamento: 738 tonnellate;
    Velocità: 18,5 nodi;
    Armamento: 1 pezzo da 100/47, 7 da 20/70 e 20/65, 2 lanciasiluri da 450, 8 lanciabombe antisommergibili, 2 scaricabombe antisommergibili;
    Equipaggio: 112.

  • Marinai,  Marinai di una volta,  Poesie,  Recensioni

    24.4.2013, in ricordo di Tiziana Merli

    a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra e gli amici della mensa di Palazzo

    Ciao Tiziana “Titti” Merli

    Ciao Titti hai lasciato una scia indelebile a Palazzo Marina. Adesso sorridi anche agli angioletti che si mettono in fila per il rancio…

    La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
    quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!
    Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
    Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
    Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
    il tuo sorriso è la mia pace.
    Sant’Agostino

    Scopri la vita (Tiziana Merli)
    Prendi un sorriso,
    regalalo a chi non l’ha mai avuto.
    Prendi un raggio di sole,
    fallo volare là dove regna la notte.
    Scopri una sorgente,
    fa bagnare chi vive nel fango.
    Prendi una lacrima,
    posala sul volto di chi non ha pianto.
    Prendi il coraggio,
    mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
    Scopri la vita,
    raccontala a chi non sa capirla…

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    24.4.1941, affondamento della regia nave Simone Schiaffino

    di Carlo Di Nitto

    Il regio cacciatorpediniere “Simone Schiaffino”, classe “Pilo”, (sigla SF) dislocava 806 tonnellate a pieno carico. Costruito nei Cantieri Odero di Genova Sestri, era stato impostato il 12 settembre 1913, varato il 2 settembre 1915, consegnato alla Regia Marina il 28 ottobre 1915 e entra in servizio il successivo 7 novembre.
    Non appena entrato in servizio, venne immediatamente assegnato alla 1^ Squadriglia CC.TT. della 2^ Squadra, però a causa di una collisione con l’esploratore “Bixio”, dovette ritornare nei cantieri di costruzione per gravi avarie alla prora.
    Nel febbraio 1916 inizio l’attività bellica con missioni nel Basso Adriatico, ricognizioni offensive e servizio di sbarramento mobile nel Canale d’Otranto. Nella primavera del 1917 passò a far parte della 4^ Squadriglia CC.TT. con base a Brindisi e, fino al termine della Grande Guerra, effettuò missioni di protezione delle coste e di scorta al traffico con i porti albanesi e le isole greche.
    Al termine delle ostilità partecipò all’occupazione di numerose isole dalmate e nel 1919/1920 rimase stazionario per breve tempo nel porto montenegrino di Antivari. Passò quindi in riserva per importanti lavori che durarono alcuni anni, fino al 1924. Venne quindi inviato più volte in Mar Rosso alternando le sue mansioni anche in acque nazionali e libiche.
    Il 1° ottobre 1929 fu declassato a torpediniera e cominciò ad esplicare attività locali in acque prevalentemente siciliane.
    All’inizio del secondo conflitto mondiale continuò ad operare nelle acque siciliane per servizi di scorta e vigilanza costiera; svolse anche missioni di soccorso ad unità mercantili in difficoltà.
    Il 24 aprile 1941, insieme alla gemella “Dezza” era in mare per la posa di boe di segnalazione a circa 8 miglia a Nord-Est di Capo Bon (Tunisia). Alle ore 08.00 urtò contro una mina di uno sbarramento, molto probabilmente italiano, posto alcuni giorni prima ed affondò rapidamente. Nell’affondamento scomparvero 79 marinai e soltanto 39 sopravvissero.
    Il suo motto fu: “Cedo nulli” (non cedo ad alcuno).
    ONORE AI CADUTI !

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    24.4.1936, entra in servizio la regia nave Climene

    di Antonio Cimmino

    La regia torpediniera Climene, classe Spica, fu impostata il 25.7.1934 presso i Cantieri Navali Riuniti di Ancona. Fu varata il 7.1.1936 ed entrò in servizio il successivo 24 aprile.
    Il 27 aprile 1943, la nave salpò da Trapani e si diresse per  incontrare, nel Canale di Sicilia, i trasporti militari tedeschi KT 5 e KT 14e scortarli a Tunisi.
    Alle ore 10.30 del 28 aprile, a circa 25 miglia a sudovest di Marettimo, dopo aver da poco incontrato i due trasporti ed essersi posta a loro scorta, l’unità venne attaccata dal sommergibile britannico Unshaken, che le lanciò tre siluri. Uno di questi colpì a centro nave il Climene che si spezzò in due ed affondò in soli tre minuti in posizione 37°45’N e 11°33’E (circa 35 miglia a sud ovest di Marsala ed a 35 miglia per 250° da Marettimo), scomparendo in mare alle ore 10.35.

    Perirono con la nave 53 uomini, mentre 91 sopravvissuti tra i quali il comandate Colussi e Carmine Savastano, vennero recuperati dalla nave soccorso Laurana.
    Carmine Savastano nato a Castellammare di Stabia (NA) il 18 maggio 1918, è deceduto il 16 agosto 1999.
    ONORI A TUTTO L’EQUIPAGGIO.

    Domenico Biga
    di Tiziana Bonino

    (Fossano, 9.6.1915 – Cuneo, 11.10.1993)

    … riceviamo e con immenso orgoglio pubblichiamo.

    Mio nonno Domenico fu un marinaio imparato sulla regia nave Climene.
    Era nato a Fossano il 9 giugno 1915 ed è deceduto a Cuneo l’11 ottobre 1993.
    Grazie di cuore, ero molto legata a lui.