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    1° aprile 1868 veniva pubblicato il primo numero della Rivista Marittima

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra


    Ezio Pancrazio  Vinciguerra (www.lavocedelmarinaio.com)Lo zaino del marinaio emigrante di poppa: omaggio alla Rivista Marittima.
    Ogni marinaio ha portato con sé uno zaino, pieno di ricordi di una vissuta, percorrendo miglia marine e chilometri terrestri come emigranti di poppa e di prora, consapevoli di lasciare dietro a se una scia indelebile del nostro passaggio. In quello zaino abbiamo conservato i ricordi di una vita vissuta, la nostra.
    Nel mio zaino c’è ancora dentro l’ultimo periodo della mia carriera di marinaio, dentro ci sono i fratelli della Rivista Marittima, dell’Ufficio Storico della Marina, del Notiziario della Marina, del Giornale dei Marinai, dell’Ufficio Comunicazione e anche qualche fratello perso per strada… Rivista Marittima è  la principale pubblicazione editoriale a carattere periodico della Marina Militare.

    Rivista Marittima nuovo formato a Gennaio 2015 - copia copertina - www.lavocedelmarinaio.com                (Il nuovo formato della Rivista Marittima – gennaio 2015)

    Copertine-de-La-rivista-marittimaIl primo numero venne pubblicato il 1° aprile 1868. Da allora un susseguirsi di documentazione e di immagini che hanno raccontato la storia della marineria mondiale.
    La Rivista Marittima viene spedita in abbonamento e le condizioni attuali per richiederla si possono trovare nel link di seguito:

    http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/editoria/marivista/Pagine/default.aspx

    Rivista-Marittima-Copia

    Alla Rivista Marittima, che con lungimiranza ha testimoniato il senso di appartenenza a questa Forza Armata, vanno i nostri saluti e complimenti.

    https://www.youtube.com/watch?v=lgvwOkn1yNo

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    Tancorre Vincenzo, marinaio di una volta come me, come noi…

    di Pasquale Mastrangelo

    Pasquale Mastrangelo per www.lavocedelmarinaio.comCarissimo Ezio,
    come promesso giorni fa, ti allego una scheda riepilogativa relativa al Meccanico Navale Tancorre Vincenzo (mio compaesano), perito a seguito dell’affondamento della regia nave Giovanni delle Bande Nere.
    Ti allego altresì un file contenente la foto da Allievo della Scuola Meccanici di Venezia, copia di una lettera inviata ad un suo amico nell’imminenza della fine del Corso da Allievo (prima di imbarcare) e della cartolina che è l’ultimo suo scritto prima dell’affondamento, praticamente sei giorni prima!
    Nel rileggere la lettera scritta al suo amico sono rimasto molto colpito dalle parole che un giovane di 19 anni sentiva di scrivere. Parole dettate dal senso di appartenenza, dallo spirito di corpo, dall’amore per le istituzioni ed il senso di Patria. Abbiamo tanto da imparare da queste frasi, soprattutto tanti giovani di questa epoca che si divertono a distruggere auto, vetrine e colpire nel cuore le Istituzioni.

    Lettera di Tancorre Vincenzo Marinaio (p.g.c. a www.lavocedelmarinaio.com)
    So’ per certo che saprai come tuo solito valorizzare questa grande testimonianza secondo i tuoi canoni e so’ di mettere “il tutto” nelle migliori mani possibili.
    Ho anche suggerito ad Aldo Capobianco cognato del TANCORRE (*) la tua amicizia su facebook. A lui puoi tranquillamente rivolgerti per eventuali altre informazioni al riguardo.
    Ti rinnovo i sentimenti di amicizia e stima e ti ringrazio per il privilegio di esserti amico.
    Pasquale Mastrangelo.

    Tancorre Vincenzo, marinaio - (f.p.g.c. della famiglia a www.lavocedelmarinaio.com)
    Tancorre Vincenzo, nato a Gioia del Colle (Bari) il 7.7.1923. Frequentò la scuola per meccanici di Venezia. Perì a seguito dell’affondamento della regia nave Giovanni delle Bande Nere il 1° gennaio 1942. Fu dichiarato disperso il giorno successivo.

    (*)  https://www.facebook.com/aldo.capobianco.54


    Regia nave Dalle Bande Nere - www.lavocedelmarinaio.com
    Nota della redazione
    Giovanni Dalle Bande Nere
    era un incrociatore Leggero varato a Castellammare di Stabia il 27.4.1930. Partecipò alla Guerra dei Convogli e alla Seconda Battaglia della Sirte.
    Il mattino del 1° aprile 1942 lasciò Messina diretto a La Spezia scortato dal cacciatorpediniere Aviere e dalla torpediniera Libra.
    Alle ore 09.00, a undici miglia da Stromboli, le navi vennero intercettate dal sommergibile britannico Urge.
    Un siluro spezzò in due lo scafo e l’unità affondò rapidamente, trascinando con se 381 Marinai su 507 uomini dell’equipaggio. Fra di essi c’era anche Nicola Verdoliva nato a Castellammare di Stabia il 5.12 1916 che risultò disperso in mare. Di Lui non abbiamo nessuna foto a corredo di questo articolo ma siamo certi, ovunque si trovi con i suoi Frà che non fecero più ritorno all’ormeggio, che adesso riposano in pace fra i flutti dell’Altissimo.

    nave Giovanni dalle bande nere-www.lavocedelmarinaio.com_

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    30.3.1941, sabotaggio e incendio motonave Fella

    Mario DeLuca (*)

    Il-Marinaio-Mario-De-Luca-www.lavocedelmarinaio.com_Alcune immagini che abbiamo ricevuto mostrano la motonave Fella, di nazionalità italiana, in fiamme, abbandonata dall’equipaggio. Si vede l’incendio che prosegue e divora la nave. Altre navi in fiamme, riprese da un aereo. Secondo i testi ufficiali (Ufficio Storico della Marina Militare) il Fella fu sabotato e incendiato, per evitare la cattura, il 30 marzo 1941 a Puntarenas, insenatura sulla costa del Pacifico, nel Costarica, dove la nave si era rifugiata l’anno prima, al momento dell’entrata in guerra dell’Italia. Per evitare la cattura in acque internazionali da parte del nemico, la nave fu portata in acque allora neutrali e lì era rimasta bloccata. Ma la situazione sarebbe cambiata.
    Sorgono spontanee due domande:
    – In quei giorni del 1941 una ventina di navi, tra Usa e centro America, vennero catturate, o sabotate. Cosa era accaduto di nuovo?
    – Nelle foto si vede un’altra nave sabotata e in fiamme, ma non ci risultano altre navi italiane perdute a Puntarenas. Quale può essere l’altra nave sconosciuta?

    motonave Fella - www.lavocedelmarinaio.com
    (*) Mario De Luca è venuto a mancare lo scorso 18.3.2015. Prima di morire mi inviò questo articolo dove si poneva l’interrogativo di cui all’articolo.
    Per saperne di più su Mario De Luca digita il suo nome sul motore di ricerca del blog con particolare riconoscenza nei commenti dei suoi fratelli marinai evidenziati al link di seguito.
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2015/03/18-3-2015-addio-mario-de-luca/

    Mario-De-Luca-www.lavocedelmarinaio.com_
    Notizie integrative per il Piroscafo Fella
    di Claudio53

    Incrociando alcuni dati con siti tedeschi posso confermare che la nave che si vede in fiamme nella fotografia, insieme al piroscafo italiano Fella, è il piroscafo tedesco da carico Eisenach unità della Classe Minden da 6515 tonnellate. Fu costruita in Germania nel 1921 nei cantieri Stettiner Vulcan in Stettino per la N.D.L. (North German Lloyd). La compagnia fu fondata a Brema il 20 febbraio 1857 da Hermann Meier Henrich e Eduard Crüsemann ed era una delle più importanti compagnie di navigazione tra la fine del 19° e l’inizio del 20° secolo.

    Eisenach - www.lavocedelmarinaio.com

    Il nome originario del piroscafo era Alda. Nel 1939 con la Roland Linie di Bremen prese il nome di Eisenach. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la nave rimase bloccata a Puntarenas, in Costarica. Fu incendiata dall’equipaggio il 30 marzo 1941. Mentre il Fella subì ingenti danni che non consentirono il suo recupero, gli USA riuscirono a recuperare l’Eisenach che dal novembre del 1941 fu impiegata con il nome Oceania dalla Cia. Nel 1943 il suo nome è stato modificato in Ultramarino e nel 1951 è stata riconsegnata al primo proprietario la NDL che la impiegò con il nuovo nome di Traunstein. E’ stata demolita nel 1960 dalla Eisen & Metall a Wilhelmshaven, in Germania.

    Piroscafo Porta

     

  • C'era una volta un arsenale che costruiva navi,  Naviglio,  Recensioni,  Storia

    30.3.1930, varo del regio sommergibile Corridoni

    a cura Antonio Cimmino

    …c’era un arsenale che costruiva sommergibili.

    Il regio sommergibile posamine Corridoni fu varato a Taranto il 30 marzo 1930. Svolse in guerra 15 missioni di trasporto e 23 missioni offensive o di esplorazione. Dopo l’armistizio si consegnò agli Alleati a Palermo e successivamente fu ancorato a Malta.
    Fu radiato il 30 febbraio 1948.

    regio sommergibile Corridoni - www.lavocedelmarinaio.com