Che cos'è la Marina Militare?,  Curiosità,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Pittori di mare,  Recensioni,  Storia

La Regia Marina

di Claudio Confessore

LIBRI, FASCICOLI, PITTORI E CARTOLINE POSTALI DELLA GRANDE GUERRA 

La scarsa conoscenza che gli italiani avevano degli avvenimenti sul mare durante la Grande Guerra dipendeva da varie cause fra cui, non trascurabile, quella di estrema riservatezza con cui vennero condotte le operazioni sul mare rispetto alla guerra terrestre.
Cessate le ragioni per le quali la Marina fu chiamata la “silenziosa” si ritenne necessario diffondere la conoscenza dello sforzo compiuto nei 41 mesi del conflitto.
L’Ufficio Storico della Regia Marina avviò alla fine della Grande Guerra la pubblicazione di alcuni fascicoli intitolati “Cronistoria della guerra marittima italo-austriaca 1915-1918” che, sulla base di documenti ufficiali italiani e di fonte nemica, illustravano vari aspetti della guerra. Si trattava di un’opera di carattere tecnico, classificata come riservatissimo (oggi non più classificata), ed indirizzata principalmente agli Ufficiali per trarne ammaestramenti dalla esperienza della guerra.
Fu un lavoro meticoloso che impegnò l’Ufficio Storico dal 1919 al 1932. L’opera nella sua versione integrale consta di 26 fascicoli, per un totale di 5.253 pagine, con centinaia di tavole e diagrammi, corredati di numerosi elementi accessori in originale (rapporti di missione, diari di bordo, messaggistica operativa, ecc …), integrando il tutto con il contributo diretto dei protagonisti. In particolare, la Cronistoria si compone di tre collezioni. La prima collezione: “Preparazione dei mezzi” è composta da una raccolta di 9 fascicoli, per un totale di 1.480 pagine e 142 Tavole. La seconda collezione: “Impiego delle forze navali – operazioni” è composta da una raccolta di 11 fascicoli (nota 1), per un totale di 1.290 pagine e 76 Tavole. La terza collezione: “serie speciale” raccoglie argomenti politici, economici e militari non compresi nelle altre due serie e si compone di 6 fascicoli sviluppati in 8 volumi, per un totale di 2.484 pagine e 46 Tavole.

Nel 2015, in occasione del centenario della Grande Guerra è stata realizzata dall’Ufficio Storico della Marina una edizione digitale dell’opera

Poiché la “Cronistoria della guerra marittima italo-austriaca 1915-1918”, classificata, non poteva essere diffusa al pubblico fu decisa la redazione della collana in 8 volumi dal titolo: “La Marina Italiana nella Grande Guerra”. Poiché anche quest’opera richiedeva tempo per la sua preparazione, infatti gli 8 volumi vennero dati alle stampe solo nel 1936, il Capo di Stato Maggiore della Marina diede incarico all’Ufficio Storico di creare in breve tempo un’altra opera divulgativa poiché abbondavano diverse memorie di carattere personale con considerazioni non sempre obiettive nei riguardi della Regia Marina, in particolar modo da parte delle marine alleate.
Nel 1920 fu quindi stampato il volume “La Marina italiana nella guerra mondiale 1915-1918”, edito dalla Lega Navale Italiana. Si tratta di un unico volume con cui si voleva diffondere presso il pubblico una raccolta di dati statistici e di notizie per offrire un’idea sintetica, ma sufficientemente completa, del lavoro compiuto dalla Marina sia nella guerra marittima che sul fronte terrestre.

Poiché l’opera fu in breve tempo esaurita, si decise di ristamparla accettando la proposta dello storico Camillo Manfroni, uno dei fondatori della Lega Navale e per molti anni insegnante di storia presso l’Accademia Navale di Livorno, di dare spazio anche alla critica storica.
La proposta di Manfroni venne accolta e gli venne affidato l’incarico di compilare l’opera sotto il suo nome, riservando all’Ufficio Storico il diritto di revisione delle bozze.
Il vantaggio che s’intendeva conseguire con tale operazione risiedeva nel fatto che nella nuova opera sarebbero stati trattati argomenti, soprattutto riguardanti gli Alleati, che la Marina intendeva rendere di pubblica ragione, ma che non poteva discutere apertamente.
Nel 1923 veniva pubblicata l’opera di Camillo Manfroni, “Storia della Marina italiana durante la guerra mondiale 1915-1918”, Bologna, Zanichelli, 1923 a cui seguirà una seconda edizione nel 1925.
Nel 1926 l’Ufficio Storico pubblicò il fascicolo “La Marina Italiana nella Guerra Mondiale 1915 -1918: Dati Sintetici e Statistici” in cui erano trattati sinteticamente lo sviluppo e l’attività della Marina, le perdite, le spese, i condottieri e gli eroi.
Per completare l’argomento evidenzio che durante la Grande Guerra, e specificatamente dal 1916 al 1919, a cura dell’editore Alfieri Lacroix di Milano furono pubblicati i seguenti libri:
– “Guerra di Mare” di Maffio Mafii (giornalista e scrittore italiano, direttore dei quotidiani Gazzetta del popoloCorriere della Sera e La Nazione) del 1917;
– “La riscossa Navale” di Maffio Mafii del 1918;
– “La vittoria in Adriatico” di Maffio Mafii del 1919
Oltre predetti libri durante il conflitto, la stessa casa editrice, stampò anche alcuni fascicoli della collana “La Marina Italiana nella Guerra Europea”, preparati dall’Ufficio speciale della Marina, redatti da autori vari:
– fascicolo 1 – “Nel silenzio Adriatico” anno 1916
– fascicolo 2 – “La nostra squadra da battaglia” anno 1916
– fascicolo 3 – “Le provvidenze civili a Grado Redenta” anno 1917
– fascicolo 4 – “Per l’esercito serbo” anno 1917
– fascicolo 5 – “Il poema delle siluranti” anno 1917
– fascicolo 6 – “Per la difesa di Venezia” anno 1917
– fascicolo 7 – “La caccia ai sommergibili” anno 1917
– fascicolo 8 – “La Marina Italiana nelle operazioni di terra” anno 1918
– fascicolo 9 – “Le spedizioni d’oltre mare” anno 1918
– fascicolo 10 – “L’opera sanitaria della Marina da Guerra” anno 1918
– fascicolo 11 – “Brindisi, la sentinella vigile dell’Adriatico” anno 1918.

Predetti fascicoli sono abbastanza facili da trovare in commercio singolarmente. Esiste anche la versione in cui i fascicoli sono raccolti in due volumi ed una che li raccoglie in un unico volume più rara da trovare.
Ma la storia si può raccontare anche attraverso interpretazioni pittoriche ottenendo un valore comunicativo immediato con emozioni difficilmente raggiungibili con una semplice fotografia. La relazione tra la Marina Militare e la pittura ha origini remote.
Partendo da famosi pittori veneti del XV° secolo come Carpaccio e Canaletto fino ad arrivare nel 1800 e 1900 a Bucci, Cascella, Carpi, Lulo de Blass, Cagli, Crema, De Martino, Claudus ed altri tra cui Ippolito Caffi che perse la vita nell’affondamento della corazzata “Re d’Italia” nella battaglia di Lissa. Durante la Grande Guerra la Marina impiegò vari artisti a documentare la guerra sulle navi e sul fronte terrestre e che raccontarono la storia della Regia Marina attraverso i dipinti. Tra le varie opere ricordiamo:
– “Serbia eroica”, “Sull’Adriatico” e “Guerra sul Mare” di Aldo Carpi, volontario in Marina (nota 3);
– “Visioni di guerra”, “Marinai a terra e a Bordo” di Lulo de Blass;
– “Marina a terra” “Marinai” di Anselmo Bucci.
Da segnalare anche il dipinto raffigurante l’impresa dell’affondamento della Viribus Unitis di Tommaso Cascella del 1934 dedicato al suo amico Raffaele Paolucci conterraneo abruzzese ma anche con la comune esperienza vissuta in Marina durante la Grande Guerra.

Litografia “Lettere a Casa” di Anselmo Bucci tratta dalla raccolta
“Marina a terra” (50 lito a colori, in 250 esemplari)

Aldo Carpi, Affondamento del Lyka, 29 dicembre 1915, Durazzo

Oltre alla diffusione di libri e di dipinti e raccolte di disegni, schizzi e litografie, un altro metodo di divulgazione scelto dall’Ufficio Storico della Regia Marina, fu quello di mettere in commercio cartoline postali illustrate che rappresentavano in forma semplice e sintetica, le varie attività svolte. Le cartoline furono suddivise in 10 serie per un totale di 83 cartoline che danno un’idea abbastanza completa della enorme opera compiuta dalla Marina per conquistare e mantenere il dominio del mare, per assicurare i rifornimenti al Paese e mettere l’Esercito in condizioni di combattere.
Le serie erano così suddivise:
– serie 1: L’Italia e l’Austria di fronte
– serie 2: I tipi di navi
– serie 3: Sviluppo della efficienza della Marina durante la guerra
– serie 4: I grandi avvenimenti
– serie 5: Attività della Marina
– serie 6: La guerra sottomarina al traffico marittimo
– serie 7: Collaborazione della Marina con l’Esercito
– serie 8: L’aviazione marittima durante la guerra
– serie 9: Il personale della Marina
– serie 10: Bollettini, Proclami, Patti, Ordini del Giorno.

NOTE
(1)
 In realtà l’ultimo fascicolo porta la numerazione 12. Nella sequenza manca il n° XI il cui titolo doveva essere “la Difesa del Traffico Marittimo e la Guerra ai Sommergibili nemici” che confluì nel volume “Il Traffico Marittimo” presente nella Terza Collezione Serie Speciale che raccoglieva argomenti politici, economici e militari non compresi nelle altre due serie.
(2) Risulta che della versione cartacea esiste solo una copia dell’intera raccolta custodita gelosamente presso l’Ufficio Storico della Marina Militare.
(3) Aldo Carpi marinaio volontario nel 1915 e pittore di Marina in prima linea, fu direttore dell’Accademia di Brera dal 1945 al 1958. Nipote di un ebreo convertito al cristianesimo fu denunciato per antifascismo nel gennaio del 1944 per aver aiutato una sua alunna israelita, fu deportato a Gusen, campo-satellite di Mauthausen in Austria e si salvò grazie al suo talento. In prigionia cominciò anche a scrivere il suo “Diario di Gusen, 1944 1945”, un diario scritto ed illustrato dall’interno di un campo di sterminio, sotto forma di lettere indirizzate alla moglie Maria.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *