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13.9.1987, a Napoli il raduno per commemorare i fratelli del Turbine

di Pancrazio “Ezio”Vinciguerra
foto Alberto Fiaschi

Nel percorso della nostra vita talvolta si è costretti a dover affrontare momenti che hanno la parvenza di essere tristi quando una persona a noi cara sembra allontanarsi. E qualcuno, purtroppo assente, è salpato per l’ultima missione…
“Amico” è qualcosa di solito riservato a quelle persone a cui piace interagire con il prossimo e chi ha avuto l’onore ed il piacere di conoscermi sa che per me è un cardine della mia filosofia di vita come del resto per altre persone di buona volontà. Questa predisposizione a relazionarci e confrontarci con gli altri, anche se più volte è celata dai limiti del nostro carattere, può suscitare talvolta antipatie ed invidia. Ma non è il caso nostro che ci incontriamo e continuiamo a cercarci: sempre!
Utilizzare al meglio i mezzi di comunicazione, per primo la parola e quindi il dialogo interpersonale per una maggiore e giusta visibilità e per la logica conseguenza di una “rispettabilità” da parte del cosiddetto “mondo civile”, contribuisce nel Sociale, specie il nostro, di stare bene e fare stare bene, senza mai chiedere nulla in cambio…proprio come abbiamo fatto noi!
La voglia di ben figurare come membro della grande famiglia della società civile, si può e si deve perseguire specialmente durante il colloquio diretto e al buon esempio che si da e ma i si deve pretendere di ricevere.
I marinai di una volta sono più che amici e, per questo, ci cerchiamo e ci chiamiamo ancora Frà.

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