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Regia nave Savoia

di Carlo Di Nitto

Nel 1923 si decise di costruite un nuovo yacht reale al posto del vecchio “Trinacria”, ormai antiquato. Si utilizzò quindi lo scafo del mercantile “Città di Palermo” che era stato impostato presso l’Arsenale di La Spezia. Lo scafo, completato, fu varato il 1° settembre 1923 e destinato a panfilo reale.
Dopo il varo, la trasformazione per il nuovo compito avvenne presso i Cantieri Navali Riuniti di Palermo.
Dislocava 5280 tonnellate ed entrò in servizio il 1° agosto 1925. Adempì a numerosi compiti di rappresentanza e durante la guerra rimase inattivo nel porto di Ancona dove fu sorpreso dall’armistizio. Si cercò di farlo partire con equipaggio raccogliticcio ma ciò non ne impedì la cattura da parte dei tedeschi.
In previsione del conflitto il Savoia era stato armato, per la difesa ravvicinata, con quattro cannoni da 76/45, che rimasero però sempre inutilizzati.
Venne affondato ad Ancona per bombardamento aereo il 19 luglio 1944.

Nel dopoguerra il relitto fu recuperato e demolito.
Il suo motto fu: « Sempre avanti Savoia ».

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