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Le curiosità nella guerra

di Claudio Confessore
foto internet

La Guerra ha sempre avuto conseguenze che si sono protratte per anni ed ancora oggi ne subiamo le conseguenze sia positive che negative in vari campi come nella politica, nella demografia, nella società, nei rapporti fra Stati, sull’organizzazione del lavoro ed in campo tecnico. Basti pensare, solo per fare un esempio, che la Jihad islamica venne proclamata per la prima volta il 14 novembre 1914 dallo sceicco Ul Islam, all’epoca massima autorità religiosa dell’Impero Ottomano, e che la Germania solo il 3 ottobre 2010 ha finito di rimborsare i risarcimenti della Prima Guerra Mondiale con il pagamento dell’ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro.
Di seguito riporto alcune curiosità che ancora oggi ci accompagnano nella nostra vita spesso senza la consapevolezza che siano nate in tempo di guerra.

Ian Fleming e l’Operazione Ruthless
Il 12 settembre 1940 un uomo dell’intelligence britannico, Ian Fleming, propose di catturare un nave della kriegsmarine. Si doveva lanciare un finto SOS simulando un incidente di un aereo tedesco nel Canale della Manica e mettere in mare un battellino di salvataggio con dentro 5 soldati britannici vestiti da aviatori tedeschi e che simulavano con le bende e con le uniformi, sporche di sangue, di essere feriti. Una volta recuperati da una unità tedesca di salvataggio, presumibilmente una R-Boot (Dragamine impiegato in maniera polivalente), dovevano impadronirsi della nave, uccidere l’equipaggio, gettarlo in mare e portare l’unità in un porto del Regno Unito.

007

Accolta la proposta l’intelligence britannico pianificò l’Operazione Ruthless con l’obiettivo di poter catturare su una nave tedesca un esemplare della macchina Enigma. Il piano che doveva essere realizzato ad ottobre del 1940 non fu mai attuato.
Ian Fleming alla fine della Guerra incomincerà a scrivere romanzi di spionaggio e diventerà famoso inventando il super agente dei servizi segreti 007.

Alan Mathison Turing
Alan Mathison Turing (23 giugno 1912 – 7 giugno 1954) è stato uno dei più grandi matematici del XX secolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu impiegato come crittografo presso il “Department of Communications” britannico per decifrare i codici usati nelle comunicazioni dai tedeschi che avevano sviluppato una macchina denominata “Enigma”. Turing con i suoi collaboratori creò “Colossus”, un calcolatore ante-litteram, che decifrava velocemente i codici tedeschi creati con “Enigma”. Questi suoi studi e le sue realizzazioni fanno di Turing uno dei padri dell’informatica.

apple-logo

Al termine della guerra Turing cadde in depressione e si ritirò a vita privata ed il 7 giugno 1974 fu ritrovato morto. Ufficialmente la causa fu attribuita a un suicidio mediante cianuro e sul luogo dell’evento fu trovata anche una mela con l’impronta di un morso (il cianuro era nella mela?). Altre fonti parlano di un omicidio attribuendo l’uccisione ai servizi segreti britannici poiché personaggio non controllabile ed omossessuale; questa teoria non è però supportata da prove documentali.
La casa costruttrice di computer “Apple”, in memoria di Turing, scelse come suo logo una mela morsicata.

Ferrari
Nella Prima Guerra Mondiale l’eroe e mitico aviatore Francesco Baracca fece dipingere sulle fiancate della sua squadra aerea un cavallino rampante poiché il Battaglione aviatori era costituito da personale proveniente dalla cavalleria. Altre fonti attribuiscono l’iniziativa al fatto che la sua famiglia a Lugo di Romagna aveva una scuderia con numerosi cavalli oppure che copiò il disegno da un aereo tedesco abbattuto (era l’emblema della città di Stoccarda e nel logo della Porsche ancora oggi è presente il “cavallino rampante”)
Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari, dopo una gara vinta sul circuito Savio di Ravenna, incontrò la contessa Paolina, madre di Baracca che gli propose di utilizzare sulle sue auto il logo del “cavallino rampante” perché gli avrebbe portato fortuna cosa che avvenne però solo undici anni dopo quando Ferrari vinse la 24 Ore di Spa (Belgio) nel 1932.
Il cavallino rampante è stato anche il logo della Ducati poiché il padre di Taglioni, proprietario della famosa marca di moto, aveva combattuto insieme a Baracca. Con l’incremento della fama della Ferrari la Ducati abbandonò il Cavallino (non si può escludere che ci fu anche un accordo fra le due ditte).

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