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29.6.1942, affonda regia nave Diana

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Breve storia della regia nave Diana
L’avviso veloce (*) Diana fu progettato come yacht del Capo del Governo e successivamente modificato per le esigenze belliche.
Costruito presso i Cantieri del Quarnaro a Fiume fu impostato il 31.5.1939, varato il 25.5.1940 ed entrò in servizio il successivo 12 novembre.

La sua brevissima vita fu costellata anche da spiacevoli episodi. Un primo incidente si verificò il 28 settembre 1940 nel porto di Messina, quando entrò in collisione con il regio sommergibile Onice danneggiandolo; u secondo episodio avvenne il 1° novembre 1940 mentre la nave era in manovra nel porto di Fiume dove accidentalmente speronò e affondò il regio rimorchiatore Quarnero.
Inviata nell’isola di Rodi per approvvigionamento viveri (il comandante ricevette una medaglia d’argento al valor militare da parte del governatore del Dodecaneso).

La regia nave Diana fu impiegata anche come nave appoggio durante la fallimentare incursione della X Flottiglia MAS contro Malta. Salpò da Augusta al comando del Capitano di Corvetta Mario Di Mauro il 25 luglio 1940 con a bordo 9 barchini esplosivi e un motoscafo modificato che avrebbero dovuto distruggere le ostruzioni. L’attacco fu un totale fallimento per il rilevamento dei radar, tutti i barchini e gli SLC andarono distrutti o catturati, mitragliati da aerei britannici … solo in undici marinai si salvarono su una cinquantina di operatori.
La regia nave Diana effettuò la sua ultima missione a Tobruk dove fu silurata ed affondata dal sommergibile HMS Thrasher il 29.6.1942 alle ore 11.45  e s’inabissò rapidamente a 75 miglia a nord del Golfo di Bomba (Cirenaica) in posizione 33°30’N e 23°30’E.
I soccorsi arrivarono tra il 29 e il 30 giugno, da parte della nave ospedaliera Arno che si occupò del recupero dei superstiti.
Perirono 336 uomini.

Caratteristiche tecniche
Dislocamento: normale: 2.487 tonnellate – pieno carico: 2.591 tonnellate
Dimensioni: lunghezza: 113,9 (fuori tutto) mt. – larghezza: 11,7 mt. – immersione: 3,9 mt.
Motori: 4 caldaie – 2 turbine – 2 eliche
Potenza: 31.100 HP
Velocità: 28 nodi
Armamento: 2 pezzi da 102/35 – 6 pezzi da 20/65 – 2 scaricabombe A.S. – 87 mine
Equipaggio : 152 uomini.

(*) Nave avviso
La nave avviso era in origine una nave da guerra, di piccolo tonnellaggio (bricco, cutter, schooner, stop) e veloce, che serviva da collegamento per il comando o per fornire comunicazioni tra le varie navi e la terraferma e vari servizi militari ed amministrativi. E’ l’abbreviazione dell’espressione spagnola barca de viso. In francese esiste il termine batiment d’avis o navire d’avis ma non sono più utilizzati. Il dizionario della Marina Francese (Charles Romme) descrive gli abisso come piccole navi designate a porta ordini o avvisi.
Con la scomparsa delle navi a vela e prima della diffusione della radio, il termine è rimasto per indicare una nave rapida di medie dimensioni (quella di una torpediniera, per esempio) utilizzata per queste medesime funzioni di comunicazioni tra gruppi di navi  o la terraferma.
Poi è stata utilizzata nella Marine Nationale per descrivere le navi che stazionavano oltremare: gli abisso coloniali, poi avviso di scorta.
Il termine avviso designa oggi una classe di piccole corvette a vocazione generalista anti-sommergibile e anti-nave.
La classificazione NATO è quella di una fregata.
Il termine, però, è caduto in disuso.

Dello stesso argomento sul blog:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2019/06/29-6-1942-in-ricordo-di-erasmo-franciosa-e-laffondamento-del-regio-avviso-veloce-diana/

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Un commento

  • Francesco Bon

    Sono il nipote di Luigi Bon, scomparso sul Diana nel 1942. Desidererei contattare la signora Caccavale, sono in possesso di foto storiche di mio zio e della nave Diana. Penso probabilmente in qualche foto è presente suo padre. grazie e saluti.
    Francesco Bon 3473833630

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