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Regia nave Lepanto

di Carlo Di Nitto

Una fortezza galleggiante.

La regia corazzata veloce Lepanto, classe “Italia”, dislocava 15900 tonnellate. Ideata dal grande progettista navale Benedetto Brin, venne varata il 17 febbraio 1883 nei Cantieri Fratelli Orlando di Livorno ed entrò in servizio il 16 agosto 1887.
L’attenta progettazione della classe “Italia”, all’avanguardia per i tempi, consentì la realizzazione di due unità molto veloci (18 nodi), con grande autonomia (8700 miglia a 10 nodi) e potente armamento. Una volta ultimate, risultarono di una mole talmente notevole da non avere rispondenza in altre navi dell’epoca. Le grandi dimensioni consentirono una confortevole abitabilità all’equipaggio, con la possibilità di poter imbarcare (almeno teoricamente) un’intera divisione dell’esercito.

Dopo l’entrata in servizio, la “Lepanto” svolse intensa attività di squadra effettuando numerose crociere per esercitazioni e rappresentanza. Nel 1893, per diversi mesi, fu destinata in Sicilia per collaborare al mantenimento dell’ordine pubblico. Ritornata al nomale servizio di squadra continuò l’attività di esercitazioni e rappresentanza. Nel 1896 disimpegnò anche compiti di nave scuola per mozzi e timonieri.

Dal 1902 al 1910, facendo base a La Spezia, fu utilizzata come nave scuola per cannonieri impegnata in navigazioni, prove di tiro per addestramento e necessità di ordine pubblico.
Il 26 maggio 1912 venne radiata una prima volta. Il 13 gennaio 1913 fu iscritta nuovamente nei ruoli del Naviglio Militare come nave sussidiaria di 1° classe e destinata a La Spezia come nave scuola per apprendisti e specialisti.

Il 1° gennaio 1914 passò in disarmo e il 15 gennaio successivo venne definitivamente radiata.
Il 27 marzo 1915 fu venduta a privati per la demolizione.
Il suo motto fu “In hoc signo vinces” (In questo segno vincerai).

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