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Eugenio Ghersi

a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra e Flavio Serafini

(Oneglia, 14.7.1904 – La Spezia, 13.10.1997)

Eugenio Ghersi nasce ad Oneglia il 14 luglio del 1904, il padre è farmacista, si iscrive a Medicina alla Regia Università di Torino e nel 1928 consegue la laurea. Ha tre passioni l’alpinismo, la fotografia e la voglia di conoscere il mondo. Frequenta il corso per Tenente medico all’Accademia Navale di Livorno e la Scuola di Sanità a Napoli e dopo l’imbarco sulla regia nave da battaglia Caio Duilio e sulla regia nave scuola Cristoforo Colombo, siamo nel 1931, è destinato sulla regia cannoniera Carlotto che si trovava in Cina e pattugliava il medio corso del fiume Yang-Tze-Kiang, il fiume Azzurro da Shangai alle gole del Yichang. A bordo oltre alla macchina fotografica ha una cinepresa con cui realizza apprezzati filmini.
Rientra in Patria nel 1932. Ghersi ha un amico e collega di Stato Maggiore cugino di Giuseppe Tucci e spesso i loro discorsi cadono sui viaggi del grande orientalista maceratese e sul prossimo obiettivo il Tibet occidentale. Incontrerà così Tucci, il colloquio è breve ma positivo “Si tenga pronto a partire, capitano Ghersi, presto, molto presto.” Dopo il viaggio in Tibet è destinato all’Ospedale Principale Marina Militare di La Spezia, poi nel 1935 il nuovo viaggio con Tucci nel Tibet.

Nel 1937 è destinato presso il Comando Superiore A.O.I. con incarichi presso l’Ambasciata Italiana a Gedda.
Nel 1941 è imbarcato sulla regia nave ospedale Virgilio:
Dopo l’8 settembre 1943 è destinato all’Ospedale Marina Militare di Venezia, nel 1953 è promosso colonnello. Dirigerà poi l’Ospedale Militare di La Spezia e lascerà, col grado di Maggior Generale, il servizio attivo nel 1967.
Si spegne a La Spezia il 13 ottobre del 1997. Sulla lapide tombale oltre al nome e alle date di nascita e di morte ha voluto che si incidesse in caratteri tibetani la scritta: “OM MANI PADME HUM” formula sacra, usata comunemente nel Tibet occidentale, si tratta di un mantra correlato a Avalokitesvara, il Bodhisattva dio della compassione.
(tratto da Eugenio Ghersi nel Regno di Guge – Storia della Medicina Militare di Vincenzo Martines)

Eugenio Ghersi – Un medico di Marina sulle vie del mondo
di Flavio Serafini (*)

La storiografia militare si è recentemente occupata di Eugenio Ghersi in due volumi: “La storia e gli uomini del Corpo Sanitario della Marina Militare” (Ispettorato di Sanità della M.M. 2000) e “Gli uomini della Marina” (Ufficio Storico Marna Militare 2015). Quasi contemporaneamente, in ambito universitario, sono apparsi: “Eugenio Ghersi, un marinaio ligure in Tibet” (Sagep 2008) e “Eugenio Ghersi sull’Altipiano dell’Io Sottile” (Montura Editing 2016). Numerose le citazioni ed i riferimenti nelle opere del grande orientalista e tibetologo Giuseppe Tucci, degli studiosi del Museo Nazionale di Arte Orientale di Roma e di ricercatori italiani e stranieri. In precedenza in ne, altre menzioni si scoprono nelle tre opere appassionate del Col. Medico Achille Talarico sulla storia della Sanità Marittima. Mancava sul personaggio una biografia più articolata ed approfondita che potesse scandire la vita e la carriera dell’Ammiraglio Medico (“Generale”, come egli preferiva definirsi).
Tale lacuna, sulla scorta della documentazione ancora disponibile, è stata in parte colmata dall’autore Flavio Serafini, suo conterraneo che ha avuto anche il privilegio di godere della sua amicizia e stima e di frequentarlo al tramonto della sua lunga esistenza.
Raramente nella figura di un ufficiale di Marina si possono annoverare tante professionalità come quelle espresse da Eugenio Ghersi nella sua quarantennale carriera di uomo di mare e di medico.
In pace ed in guerra, negli angoli più estremi e sperduti del mondo, Eugenio Ghersi ha onorato la Marina e l’Italia.
Un volume appassionante e raffinato che troverà assolutamente lo spazio che merita nei lettori, un saggio che intende onorare la memoria.

Autore: Flavio Serafini
Titolo: Eugenio Ghersi
Sottotitolo: Un medico di Marina sulle vie del mondo.
Editore: CLD Libri – Pisa
Anno: 2019
Pagine: 207 Illustrazioni in B/N
ISBN 978-88-7399-373-5
Prezzo: € 35,00

(*) Il Comandante Flavio Serafini, fondatore del Museo Navale Internazionale di Imperia, nonché autore di numerosi volumi legati alla storia della marineria, ha già offerto incassato pagine di grande bellezza fra cui Ponte di Comando (1995) e Musei Navali e collezioni marittime nel mondo (2005).

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