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Alberto Civitella

di Carlo Di Nitto(Torre del Greco (NA), 4.2.1914 – 12.5.1981)

di Carlo Di Nitto e Cosimo, Giulio e Luigi Civitella

Il regio panfilo reale italiano “Iela” dislocava 329 tonnellate. 
Costruito nel cantiere inglese Dunlop & Co. di Glasgow, era stato varato il 25 aprile 1891 con il nome di “Mira”.
Nel 1897 era stato acquistato dal Principe di Piemonte Vittorio Emanuele di Savoia (futuro Re Vittorio Emanuele III) e da lui rinominato “Iela” (Elena in montenegrino) in onore della moglie Elena di Montenegro.
Il 31 luglio 1900 i principi ereditari si trovavano in crociera sul regio panfilo nel mar Ionio quando, portata dalla regia torpediniera 140, giunse la notizia che il re Umberto II era stato assassinato a Monza. Nel momento in cui il comandante della torpediniera riferì, sull’attenti e salutando militarmente, che recava “un importante plico per Sua Maestà”, i principi di Piemonte compresero che il Re era morto e che loro erano diventati il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena d’Italia.
Il panfilo nel 1912 passò in carico alla regia Marina Italiana, nel 1915 fu venduto ad un armatore greco e fu rinominato ”Constantinos Togias”, nel 1922.
Nel 1933 cambiò nuovamente nome in “Sifnos”. 
Nel 1941 il “Sifnos” fu catturato dalle truppe di occupazione tedesche e utilizzato in servizio con le isole dell’Egeo.
Venne affondato a Suda (isola di Creta) il 3 aprile 1944 durante un attacco di aerosiluranti alleati.

IN MEMORIA DI ALBERTO CIVITELLA

… riceviamo e con immenso orgoglio e commozione pubblichiamo.

Ciao Ezio,
tramite lo zio “Cosimo” Ambrogio per tutti, sono risalito alla storia del nonno.
Era il classico Ciuccio di fatica ed onestissimo ligio al lavoro. Ha trasmesso la passione del mare in tutti i suoi figli, facendoli diventerei figli maschi provetti uomini di mare, che hanno rivestito i gradi superiori della Marina Mercantile e, di conseguenza, hanno trasmesso poi a noi nipoti la passione…
Durante i circa 10 anni trascorsi dal nonno in qualità di marinaio sullo yacht reale Yela spesso portava la regina madre Elena a fare un giro in barca. Chiamato per la leva obbligatoria e già coniugato in giovane età con figli e prole, chiese alla regina se poteva aiutarlo per la dispensa, ma la risposta fu negativa perché anche il figlio Umberto aveva assolto gli obblighi di leva, cosi anche lui doveva farlo.
Temporaneamente dovette sbarcare dal panfilo per poi ritornare a fine periodo di leva.
Durante la 2^ Guerra Mondiale fu imbarcato sulla regia nave ospedale Arno e nel 1943, che dopo un bombardamento inglese fu affondato al largo di Tobruk. Si misero in salvo su una lancia e il nonno per ricordo si portò a casa la cassetta con la bussola magnetica. Tenuta gelosamente da uno dei miei zii.
Al rientro si arruolò nel corpo dei pompieri di Napoli partecipando alle varie operazioni a seguito dei bombardamenti aerei degli alleati. Era di servizio anche durante le “4 giornate di Napoli, per liberare la città dai tedeschi”.
Il nonno era un bravo marinaio di altri tempi.
Cosimo, Giulio e Luigi Civitella

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