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14.5.1908, radiazione regia nave Saetta

di Antonio Cimmino e Giorgio Gianoncelli

Breve storia
Iscritta nei quadri della Regia Marina il 26 novembre 1884 come torpediniera d’alto mare, nel 1886 fu riclassificata avviso-torpediniere.
Fu varata il 30 maggio 1887 presso il Regio Cantiere navale di Castellammare di Stabia
Trasferita a Spezia, venne assegnata alla 2ª Divisione della Squadra permanente.
Il 16 febbraio 1888 venne posta in armamento.
Dal 17 al 27 maggio 1888 fece un viaggio a Barcellona operando in seguito nel Tirreno. Nell’autunno svolse missioni di squadra nell’Egeo.
Il 17 ottobre partecipò alla rivista navale di Napoli per la visita dell’Imperatore di Germania Guglielmo II°.
Rientrata a Spezia ed assegnata alla 3ª Divisione della Squadra permanente, partecipò alle esercitazioni nel Tirreno ed in Sicilia.
Il 21 agosto 1889 venne messa in riserva a Spezia per passare in disponibilità il 1° luglio 1891.
Il 16 luglio 1892 venne riarmata per le prove di cambio alimentazione da carbone a nafta.
Il 21 settembre 1892 venne assegnata alla 1ª Divisione della Squadra permanente.
Il 21 gennaio 1893 venne messa in disponibilità a Spezia ed il 16 dicembre in riserva.
Nel gennaio 1894 venne riarmata e partecipò alle esercitazioni nel Mar Ligure.
Rimessa in riserva il 1° ottobre 1895, venne assegnata al servizio della RN Trinacria, allora utilizzata come Nave Scuola Torpedinieri.
In seguito svolse vari compiti, assegnata alla Scuola Torpedinieri della Spezia, missioni e servizio fari lungo la costa ligure, servizio Scuola Cannonieri a Spezia, alternati a periodi di messa in disponibilità.
Il 16 marzo 1908 passò in disarmo definitivo.
Venne radiata il 14 maggio 1908 e successivamente demolita.

Caratteristiche tecniche
Dislocamento: 370 tonnellate
Dimensioni: 56,70 x 6,31 x 2,79
Apparato motore: 4 caldaie e 2 motrici alternative
Potenza: 2100 hp – 2 eliche
Velocità: 17 nodi
Armamento: 2 cannoni da 57 mm.; 3 cannoni da 37 mm., 1 tubo lanciasiluri da 356 mm.; 2 tubi l.s. a poppa
Equipaggio: 55 uomini.

di Giorgio Gianoncelli

Una cartolina postale dalla regia nave “Saetta” in data 2 settembre 1942 dal Tenente di Vascello Franco Traverso, ligure di Genova – Cisalpino di Tresivio.

Ho trovato una cartolina postale di guerra, spedita il 2 settembre 1942 da bordo del Cacciatorpediniere “Saetta” e diretta a Tresivio, in provincia di Sondrio.
La cartolina è scritta dal Tenente di Vascello Franco Traverso, in quel momento Comandante in 2^ dell’unità e la manda alla nonna materna. Oltre al reperto storico ben conservato, colpisce la delicatezza e l’amore dell’Ufficiale, oramai trentenne, nel riguardo dell’anziana nonna, N.D. Anita Guicciardi, che la tiene informata dei suoi passaggi in quei momenti di guerra aspri e crudeli.
L’ufficiale inizia lo scritto con l’appellativo “nonnina”, che solitamente si usa da fanciulli, e termina, con un “affettuosissimo abbraccio dal tuo tanto devoto …”

È una bella emozione leggere cose così lontane dei momenti critici delle persone, tanto più provenienti dall’ampiezza del mare per approdare in un piccolo paese di una grande valle alpina.
Franco Traverso inizia la guerra da Tenente di Vascello imbarcato sull’Incrociatore “Eugenio di Savoia”, quale ufficiale di rotta, ed è presente al primo intervento a fuoco di Punta Stilo. Per l’occasione, i suoi ordini, salvano la nave dalle bombe sganciate da aerei italiani (fuoco amico).

Con la regia nave “Saetta”, in scorta convogli si guadagna una Medaglia di bronzo al valor militare sul Campo e una Croce al valor militare sempre sul Campo, poi, il mattino del 3 febbraio 1943, nel canale di Sicilia con mare agitato, una mina vagante spezza in due tronconi la Nave e Franco Traverso, con i superstiti, è in acqua, dove rimane per 45 ore, per essere ripescato in condizioni critiche, e da quel momento la sua vita cambia, in peggio.

Franco Traverso termina così la guerra, vive ancora molti anni, soggiorna tanti mesi dell’anno nel paese della “nonnina” e l’accompagna nell’ultimo suo viaggio, poi, anche lui lascia la vita terrena, a noi rimane la cartolina postale nel ricordo di una persona gentile, con una radice in questa amena valle.

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