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Capo Matapan, quelli che non fecero rientro alla base ma vivono e si chiamano Mario Del Monaco, Demetrio Del Monaco, Tino Cavazzuti

di Alberto Cernuta

Gentile Ezio,
la ringrazio per l’amicizia che mi ha concordato e testimoniato inserendomi nel gruppo amici del marinaio, cosa molto gradita. L’avevo contattata alcuni giorni or sono in quanto avendo letto un suo scritto, appunto sulla voce del marinaio, che mi aveva in particolar modo colpito, “quelle urla mai dimenticate”, mi pare si intitolasse così quel racconto, dove narrava la dolorosa esperienza vissuta da suo padre, la notte del 28 marzo ‘41a bordo del regio incrociatore “Pola”nella tragica Battaglia di Capo Matapan.
Non mi dilungo con commenti e giudizi in merito perché mi sono reso conto che lei è informatissimo e sa come si svolsero (sic) i fatti!
Volevo solo portarlo a conoscenza di un fatto del quale forse lei è già al corrente; in quella battaglia, ed esattamente sul “Pola”era imbarcato anche un fratello di mia mamma nativo de La Maddalena e militare di leva, Demetrio Del Monaco. Suo padre mi sembra di avere capito, si salvò, fu fatto prigioniero, deportato in Africa, alla fine liberato. Analoga sorte toccò un commilitone ed amico fraterno di Demetrio, certo Tino Cavazzuti, tranviere milanese, il quale una volta liberato, e tornato a Milano, si precipitò a casa della sorella di (Demetrio aveva 4 fratelli a Milano) ansioso di sapere la sorte che era toccata a Demetrio.
Pianse quando venne a sapere che con un laconico comunicato della Marina, il giovane (aveva 21anni ) fu dato disperso, ma la cosa che più mi ha colpito che tra il racconto fatto da suo padre e quello dell’amico di Demetrio, in merito a quella notte di delirio, non cambia una virgola. Ci tenevo lo sapesse Ezio, inoltre mia mamma perse un secondo fratello Mario, sempre in guerra e nella Marina, Lui riposa nel Sacrario dei Caduti a Palermo, città dove morì vittima di un’incursione aerea, la nave in porto, lui in città, corse in rifugio dove venne colpito da una scheggia al cuore, mori all’istante, e a Palermo rimase.
Ricordo mia mamma piangeva sempre quando nominava questi due poveri sfortunati ragazzi t’antè che chiamò il mio fratello maggiore, suo primo figlio, Mario Demetrio.
Sarei tanto desideroso di sapere se La Maddalena ha dedicato anche a loro un ricordo per questi suoi sfortunati figli che, assieme a tanti altri, hanno sacrificato la propria vita.
Mi perdoni per questo chilometrico messaggio ma desideravo lo sapesse come altra testimonianza.
Attendo, un suo riscontro con i migliori saluti, e ringraziamenti!
Alberto Cernuta.

Buonasera signor Alberto Cernuta e grazie per la bellissima e accorata mail che ha scritto sul mio profilo.
Le chiedo se desidera ricevere notizie dettagliate sui suoi parenti che non hanno fatto rientro alla base.
Quello che mi occorre sapere è il nome e cognome luogo e data di nascita e, se si ricorda le navi dove furono imbarcati, per attivarmi in una ricerca.
Per quanto attiene La Maddalena, Sassari e più in generale la parte settentrionale della Sardegna, dall’inizio del 2° conflitto e fino a quel tragico 8 settembre ’43, ne sono successe tante … troppe.
La prego anche in questo caso di essere il più preciso nella descrizione/quesito in modo da attivare i canali istituzionali ma anche degli storici che tanto hanno scritto su questa guerra iniziata male e finita peggio.
Un abbraccio a Lei grande come il mare ed il cuore dei Marinai di una volta.
Ezio.
P.s il 28.3.1941 ricordiamo la battaglia di Capo Matapan e tutti i Marinai che non fecero rientro alla base.


Gentile Ezio, la ringrazio per la sollecita risposta, purtroppo non posso essere di grande aiuto a riguardo dei dati che occorrono le posso solo dire quanto so’ a memoria, oramai i parenti più prossimi quelli che sapevano di più sono defunti, ed io le posso solo dire che i marinai erano due fratelli, entrambi nati a La Maddalena, la data precisa potrebbe confermarla l’anagrafe.
Il primo, Del Monaco Demetrio, militare di leva, imbarcato sull’incrociatore “POLA” dopo la battaglia di Capo Matapan, risultò disperso; il secondo Del Monaco Mario, imbarcato non so su quale nave (SIC), si trovava a Palermo, e li morì perchè sceso dalla nave, in libera uscita, dovette correre in rifugio antiareo, e li fu colpito, al cuore da una scheggia. Lui  è tumulato nel Sacrario dei Caduti di Guerra a Palermo, questo l’abbiamo accertato.
Quello che le avevo chiesto nel precedente messaggio e’ se a La Maddalena, dove sono nati questi ragazzi, c’è una lapide, un monumento che li ricordi.
Mi perdoni, sembrerebbe una domanda ovvia, tuttavia questa è solo una mia curiosità, io sono stato a La Maddalena e ci ritornerò ancora, ma questo particolare, mi era sfuggito, la ringrazio per le informazioni che mi potrà dare, e la ringrazio restituendole un caloroso abbraccio.!
Alberto Cernuta

Buonasera Alberto Cernuta, ho appena ricevuto notizie da un sottufficiale in pensione e nativo di La Maddalena delle seguenti notizie:
– i Marinai caduti in guerra vengono commemorati in Piazza Garibaldi facciata atrio Palazzo Comunale dove ai due lati vi sono due grandi targhe in marmo con scritti i nomi dei Marinai caduti in guerra.
– Al Sacrario Militare al civico cimitero vi sono atri caduti e targhe e vengono commemorati con cerimonia solenne, al centro del cimitero vi e’ una colonna alta una decina di metri in ricordo dei caduti ed al Milite Ignoto.
– Non esistono altri luoghi dove vi sono targhe e cippi per i Caduti.
– Vie e Piazze non portano alcun nome di Caduti. Di Demetrio nessuna targa in loro ricordo.
Qualora decidesse di andare a La Maddalena la prego di tenerci informati.
Un abbraccio a Lei grande come il mare e il suo cuore.

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