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Alfonso Ghezzi (Prata Camportaccio (SO),  27.9.1910 – Capo Matapan 28.03.1941)

di Giorgio Gianoncelli (*)

(Prata Camportaccio (SO),  27.9.1910 – Capo Matapan 28. 03.1941)

Alfonso Ghezzi nasce a Prata Camportaccio (SO) il 27.9.1910 da famiglia di agricoltori della montagna in un borgo ameno sulla riva sinistra del fiume Mera (Maira), nella bassa Val Bregaglia.
In quelle aree vallive i ragazzi, allo studio superiore devono privilegiare e prestare le braccia, il cuore e la mente alle necessità della vita quotidiana della famiglia.
Alfonso cresce con il tuono del cannone della Prima Guerra Mondiale e la sua maturazione si conforma ai venti ruotanti del regime. Appassionato di meccanica, dopo la regolare scuola elementare, diventa garzone di officina, attrezzista meccanico. Attirato come tanti di noi montanari dal manifesto della Regia Marina, a domanda, il 29 luglio 1927, entra alle scuole CREM per il corso meccanici e inizia a vivere da Marinaio.
Dopo molti imbarchi e su nave “Siracusa” per la Guerra d’Africa, arriva l’imbarco sul regio cacciatorpediniere “V. Alfieri” ai grandi lavori in arsenale.
Il 10 giugno 1940 “l’Alfieri” è in linea con gli altri Poeti per la … danza sulle onde.

Nell’inferno di fuoco di Capo Matapan, “l’Alfieri” è l’unica unità che riesce a dirigere alcuni colpi su un caccia avversario, poi, la violenta aggressione costringe il Comandante Salvatore Toscano a ordinare l’abbandono nave. Tra i superstiti, pochi, manca all’appello Alfonso Ghezzi, nato montanaro, rimasto Marinaio.

(*) per conoscere gli altri suoi articoli digita sul motore di ricerca del blog il suo nome e cognome.

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