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28.3.1941, Iside moglie di un marinaio del Zara

di Antonello Goi

Qualche anno fa, per una rivista di ex dipendenti Telecom, scrissi una breve biografia di una collega “centenaria” dopo averla intervistata. Riporto qui un breve passo, in ricordo di lei, scomparsa qualche anno dopo, e del marito, che partecipò alla battaglia di Capo Matapan.
Un pensiero a tutti e due e un bacetto alla mia cara collega.
“Iside era fedele al “suo” fidanzato, Vladimiro, che avrebbe sposato alla fine della guerra. Vladimiro, è bello ricordare anche lui, era un marinaio, sergente del Servizio Direzione di Tiro, imbarcato sull’incrociatore Zara che, all’inizio del conflitto, era inquadrato nella Iª Divisione Incrociatori della Iª Squadra di base a Taranto, quale ammiraglia di Divisione.

Lo Zara partecipò alle principali missioni belliche della Regia Marina nella seconda guerra mondiale, come la battaglia di Capo Matapan (29 marzo 1941); in tale occasione lo Zara fu affondato. Morirono 782 dei 1148 uomini. I sopravvissuti furono internati dagli inglesi in un campo di concentramento a Johannesburg, soprannominato Zonderwater (che significa “senz’acqua). Da questo campo, dal quale ritornò nel 1947, Vladimiro scriveva tenere lettere d’amore alla sua Iside che già chiamava “moglie mia”e che sono ancora amorevolmente conservate.”

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