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10.3.1958, si inaugurava il ponte girevole di Taranto

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Nel 967 i Bizantini, nel ricostruire la città di Taranto, distrutta dagli Arabi, per migliorare la difesa edificarono sull’ultimo tratto della penisola che divideva in quel tempo i due mari. La città fu circondata da una alta muraglia e sul versante orientale, considerato più vulnerabile, fu costruito un castello.
In epoca aragonese, sempre per ragioni difensive, si pensò di isolare la città tagliando la penisola sotto il castello e creando così il fosso di comunicazione tra il Mar Grande e il Mar Piccolo. Fra le due sponde venne costruito un ponte in legno, munito verso la città di una porta detta di Lecce.
Questo ponte, ricostruito più tardi, venne definitivamente abbattuto nel 1882 quando per ragioni militari venne ampliato diventando l’odierno canale navigabile.
Il nuovo ponte, girevole, giunse a Taranto da Napoli e venne inaugurato solennemente il 22 maggio 1887. Visse per circa settanta anni, attraversò indenne i due conflitti mondiali e, carico di acciacchi, venne demolito nel 1957.

Era domenica a Taranto, giorno di festa, e l’arcivescovo Monsignor Pietro Jorio benediva il nuovo ponte girevole, dedicato a Umberto Cataldo in onore del sovrano regnante Umberto I e del Santo Patrono San Cataldo.
Il ponte, costruito sul canale reso navigabile, congiungeva il Mar Grande e il Mar Piccolo, sede della base navale e dell’arsenale ancora in corso d’opera. Lungo 67 metri, realizzato dall’impresa di costruzioni Cottrau sotto la direzione del colonnello del Genio militare Giovanni Cugini, da quel giorno sarà il simbolo della “città dei due mari”.

Fino al 1885 esisteva un ponte in muratura che venne demolito per la realizzazione di quello girevole che, a suo tempo, aveva sostituito un ponte in legno. Alla cerimonia quel giorno partecipò anche il viceammiraglio Ferdinando Acton, allora comandante in capo del 2° Dipartimento marittimo che, per l’occasione, giunse da Napoli il giorno 19 col trasporto Volta.

L’attuale ponte, inaugurato il 10 marzo 1958 dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, venne realizzato dai Cantieri Navali di Taranto (ex Tosi) su progetto della Società Nazionale delle Officine di Savigliano, si compone di due mensole metalliche della lunghezza complessiva di 90 metri che combaciano secondo un arco di cerchio che ha il suo centro nel perno di rotazione situato nel lato della città vecchia.

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