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Ruggero di Lauria (Lauria o Scalea, 17.1.1250 – Cocentaina, 19.1.1305)

di Antonio Cimmino

(Lauria o Scalea, 17.1.1250 – Cocentaina, 19.1.1305)

Ammiraglio italiano della flotta Aragonese. La Spagna gli  intitolerà un cacciatorpediniere ed una unità paracadutista.

Ruggero nacque a Lauria in provincia di Potenza (o Scalea) 17.1.1250. Sua madre, nobildonna siciliana, era la nutrice di Costanza di Svezia, suo padre un feudatario calabrese legato a Manfredi re di Sicilia. Costanza, nipote del grande Federico II e figlia di Manfredi, quando divenne  regina d’Aragona e di Sicilia, affidò al giovane Ruggero il comando della flotta aragonese impegnata contro gli Angioini durante i  Vespri Siciliani.

Grande sostenitore dell’Hohenstaufen,  Ruggero alla grande  perizia marinaresca si accompagnò una particolare crudeltà. Sconfisse i francesi diverse volte nel Mediterraneo occidentale ed in due battaglie navali nel Golfo di Napoli presso Castellammare di Stabia. La sua tattica di combattimento era diversificata: attirava le navi nemiche fuori di porti difesi, fingendosi di ritirarsi per poi attaccare all’improvviso. Nella battaglia navale di Castellammare fece affiancare diverse galee legate da gomene con i rematori solo a dritta e a sinistra delle galee laterali e, con questa potente forza d’urto, ebbe facile successo suoi francesi. I suoi equipaggi erano formati da abili arcieri e balestrieri, mentre i rematori erano anch’essi armati di lance e pugnali che ebbero la meglio sui cavalieri avversari coperti da pesanti armature e con grosse spade non adatte al combattimento in mare e agli arrembaggi.
Per la sua attività come ammiraglio della flotta aragonese la Spagna, secoli dopo onorò Ruggero di Lauria intitolandogli un cacciatorpediniere, il Roger de Lauria, varato nel 1967 e assegnato all’11° Escort Squadron due anni dopo.

Il Roger de Lauria faceva parte di tre unità della classe Oquendo che, però rappresentarono un cattivo investimento specialmente con un apparato motore di fabbricazione inglese (3 caldaie Bretagne  e 2 turbine Rateau ) complesso e di bassa affidabilità unitamente alla limitate capacità dell’industria navale spagnola dell’epoca. Furono le prime navi costruite in Spagna nel dopoguerra, dotate di attrezzature avanzate di guerra elettronica, un sistema di combattimento antisommergibile completo di sonar di profondità e nonostante modifiche strutturali (larghezza da 11 a 13 metri) e pescaggio da 5 a 5,8 metri, ammodernamento dell’armamento e sistemazione di hangar e piattaforma per elicottero ASW, le navi ebbero vita breve. L’Oquendo D-41 dal 1963 al 1978, il Roger de Lauria D-42 dal 1969 al 1982 e il Marqeé de la Ensemada D-43 dal 1970 al 1988. Quest’ultima rimase in servizio 18 anni solo per motivi politici. Quando stava per essere avviata alla demolizione, subì un attentato da una bomba piazzata dall’ETA e, per evitare una conseguente pubblicità al gruppo terroristico basco, fu deciso di mantenere l’unità ufficialmente in servizio fino al 1988. Successivamente la Marina Spagnola pensò, nel 2000 di intitolare a Ruggero di Lauria una fregata della classe Alvaro de Badan, mai poi si optò nell’assegnare il nome di Roger de Lauria ad una delle principali unità paracadutiste delle forze aeree spagnole.

Unità  paracadutabile  versatile progettato per agire in combattimento come un’unità di fanteria leggera che può imbarcarsi su questi mezzi e anche fornire la capacità di generare raggruppamenti tattici per le operazioni di paracadutisti. La Roger de Lauria dunque è  molto versatile, organizzata e preparata ad agire, in un breve lasso di tempo, in qualsiasi scenario indipendentemente dalla sua posizione geografica.
La sua vocazione di unità d’élite e il suo alto grado di preparazione lo hanno reso presente in tutti gli scenari di conflitto a cui la Spagna ha partecipato sin dalla creazione di questa unità.
Ruggero di Lauria morì a Cocentaina il 19.1.1305.

L’Italia  ricordò l’ammiraglio Ruggero di Lauria alla fine del XIX secolo, dando il suo nome ad una corazzata di prima classe,  varata il 9 agosto 1884 nel regio cantiere navale di Castellammare di Stabia. L’unità fu progettata dal Generale del Genio Navale il livornese Giuseppe Micheli (morto a Castellammare nel 1883 ed ivi sepolto). La corazzata Ruggiero di Lauria restò operativa fino al 1901 e successivamente utilizzata a Spezia come deposito carburante. Nel 1943 fu bombardata ed affondata nel porto spezzino, recuperata alla fine del conflitto, fu demolita nel 1947.

Nave corazzata di prima classe fu affondata dagli alleati, recuperata e demolita nel 1947.

Caratteristiche tecniche
Impostata nel cantiere di Castellammare di Stabia il 3 agosto 1881.
Varata il 9 agosto 1884 e completata il 1° febbraio 1888.
Dislocamento a pieno carico 11.726 tonnellate.
Dimensioni: lunghezza metri 105,90; larghezza metri 19,80 di larghezza; immersione 8,70 metri.
Apparato motore: 8 caldaie cilindriche; 2 motori alternativi a triplice espansione; per una potenza di 10.59 cavalli.
Velocità: 16 nodi (2 eliche).
Armamento: 4 cannoni binati da 431 mm.; 2 cannoni singoli da 152 mm.; 4 cannoni da 120 mm.; 2 cannoni da 75 mm.; 10 cannoni da 57 mm.; 17 cannoni da 37 mm.; 5 tubi lanciasiluri da 450 mm.
Equipaggio: 506 uomini.
Radiata nel 1909 e utilizzata come deposito carburante fino al 1943 a La Spezia.
Demolita nel 1947.

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