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Pietro Rossattini classe 1907, sfortunato assistente di macchina

di Giorgio Gianoncelli


Pietro Rossattini originario di Castello dell’Acqua, il mese di agosto del 1924 all’età di 17 anni abbandona la costa delle Orobie e raggiunge La Spezia dove le Scuole per i volontari della Regia Marina forgiano “Petti di ferro più forti del ferro” e in quelle scuole vuole iniziare la sua carriera di Sottufficiale dell’Armata Navale Italiana.
Non manca certo la volontà e dopo i noti 18 mesi di corso, il giovane meccanico è imbarcato sulla regia corazzata “Giulio Cesare” con la nomina d’assistente di macchina – equivalente all’attuale Sottocapo -.
Inizia così la sua carriera con l’entusiasmo giusto e la fierezza dell’imbarco su una delle più prestigiose e potenti unità navali del momento.
Data la mole con il conseguente costo d’esercizio la nave muove solamente per poche esercitazioni e per mantenere efficaci le apparecchiature di bordo, tuttavia è sempre un imbarco di prestigio.


Dopo quattro anni l’Assistente di macchina è promosso Secondo Capo ed entra in servizio permanente effettivo, ma un giorno, maledettamente negativo, tronca la carriera del giovane Sottufficiale; un improvviso e imprevisto guasto ad una condotta di vapore a poca distanza dal suo viso con l’esplosione e l’intensità del fischio gli causa la rottura dei timpani.
Da quel giorno ha inizio il travaglio per il tentativo di recuperare l’udito e l’angoscia che i medici non riescano nell’intento… e così è.
A malincuore Pietro Rossattini termina la carriera di Marinaio ed entra nelle file degli Invalidi per Causa di Servizio, in tal modo mantiene, fino alla morte, il suo rapporto d’amore con la Marina Militare italiana.


Secondo Capo M.C. Pietro Rossattini nell’anno 1928.
La famiglia di Pietro Rossattini discende dall’antica borghesia agricola radicata sulla sponda orobica della valle il cui Comune, Castello dell’Acqua, si estende su un ampio costone suddiviso in prati per la fienagione, pascoli, castagneti e un’imponente superficie boschiva; il territorio comunale si estende da quota 350 a 1750 metri, un area molto ampia e con molte contrade, un tempo intensamente abitate.
Con il passare degli anni la numerosa famiglia Rossattini è scesa a Valle, si è frazionata e intrecciata con altre importanti famiglie della Valle, tra cui i Nobili Caimi di Sondrio.

È la giovane Amelia Rossattini, sorella di Pietro, che sposa il nobile Dott. Emilio Aristofane Caimi, nipote del nostro Contrammiraglio ed è per questo motivo che il Gruppo A.N.M.I. provinciale di Sondrio è in possesso del ritratto dell’importante Contrammiraglio della Regia Marina.
Oggi il presidio familiare nel Comune di Castello dell’Acqua è mantenuto saldo del Prof. Stefano Rossattini, figlio di Pietro con la sua gentile consorte.

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