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9.2.1941, affonda regia nave Caprera

di Carlo Di Nitto


Il regio incrociatore torpediniere Caprera, classe “Partenope”, dislocava 1011 tonnellate  a pieno carico, fu varato il 6 maggio 1894 presso i cantieri Orlando di Livorno ed entrò in servizio il 12 dicembre dell’anno successivo.
Inizialmente questa unità, come le consorelle, disponeva di armamento velico ausiliario a due alberi con vele auriche ed era stata progettata per appoggiare le azioni delle torpediniere in alto mare.
Nel 1895 fu inviata in Mar Rosso dove svolse crociere e compiti di sorveglianza per contrastare rifornimenti di materiale bellico destinato ai ribelli eritrei.
Negli anni successivi, tranne che per brevi periodi nelle acque nazionali, operò prevalentemente nei mari del Levante (Dodecaneso, Mar Rosso, Oceano Indiano e Africa Orientale) fino al 1912.
Rientrata a Napoli il 1° dicembre 1912, alcuni mesi dopo passò in disarmo e il 18 maggio 1913 venne radiata.
Dopo la radiazione venne in un primo momento utilizzata come deposito munizioni galleggiante a Napoli.

Successivamente lo scafo venne riadattato nel porto di Genova ad uso Nave Scuola per Marinaretti (ragazzi a rischio sociale) con il nome della fondazione di recupero “Garaventa” (4^).

Affondò durante il bombardamento navale di Genova del 9 febbraio 1941 operato dalla Marina britannica (operazione “Grog”).

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