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25.2.1941, la regia nave Armando Diaz nei ricordi di Antonio Cotrone


di Giuseppe Orlando

…in ricordo dei Marinai Valerio Ielpa e Aroldo Maranesi.

Ciao Ezio,
dai ricordi del C° 1^cl Rt. C Antonio Cotrone ti invio le foto del regio incrociatore Armando Diaz affondato alle ore 03.43 del 25 febbraio 1941, mentre scortava un convoglio per la Libia, assieme al gemello Giovanni delle Bande Nere e ai cacciatorpediniere Ascari e Corazziere.
Fu silurato dal sommergibile della Royal Navy HMS Upright e affondò di prua in soli 6 minuti.
Perirono 465 Marinai su un totale di 611 uomini di equipaggio.

Fra i dispersi c’era anche un giovane Marinaio Valerio Ielpa di Scalea (Cs). Da una sua lettera alla madre Teresa Grimaldi, datata 22 febbraio 1941 (3 giorni prima dell’affondamento del Diaz) ti riporto uno stralcio:
“Cara mamma la vostra lettera…
(per la nipotina Teresina)…quando avrò la fortuna di venire in licenza le porterò una bella cosa…
Vi raccomando di non stare in pensiero perché io sto benissimo. 
(Parlando delle sorelle)… ora seguono il vostro cammino, dopo saremo noi fratelli a guidarle. Ora siamo lontani e facciamo quello che possiamo. Dal caro fratello Salvatore ho ricevuto una cartolina, non ci vediamo da 16 mesi ed ho tanto desiderio di rivedervi tutti…, 
a voi i più forti abbracci e baci, vostro figlio Valerio”.

Lettera di un Marinaio da Milano datata 21 febbraio 1942 alla famiglia di Valerio Ielpa:
“Sono il Motorista Navale Aroldo Maranesi classe 1918, imbarcato sul regio cacciatorpediniere Ascari che ha partecipato alle operazioni di salvataggio dei naufraghi del Diaz, dispiaciuto che con la nostra Nave abbiamo potuto salvare solo 150 Marinai, vi assicuro abbiamo fatto tutto il possibile, fino allo stremo. Nel salvataggio erano impiegati anche l’incrociatore Bande Nere e il Cacciatorpedinere Corazziere, il Diaz è affondato in pochi minuti e molti non hanno avuto il tempo di lasciare la nave. Sono situazioni indimenticabili che può capire solo chi le ha provate…

Documenti
”

Verbale di Irreperibilità, da parte del Ministero della Marina del 26/05/1941, del Fuochista Ielpa Valerio in occasione della perdita del regio incrociatore. Diaz avvenuta il 25/02/1941. Non essendo stato riconosciuto fra i militari dei quali fù legalmente accertata la morte o la prigionia.
Firmato Ten. Col. Commissario Renato Marino.

Il Marinaio Antonio Cotrone (giovane volontario di 17 anni) appena finito il corso di Radio Telegrafista nel settembre 1940 lo imbarcarono sul Cacciatorpedinere Andromeda e raggiunse la nave nella Città di Palermo. Una sera durante la franchigia si incontrarono con Valerio Ielpa suo paesano e amico d’infanzia, hanno trascorso una gioiosa serata si sono fatta una foto ricordo (che allego in seguito) e dopo quella sera – per l’avverso destino- non si sono più incontrati .

In questa foto in occasione del Raduno fatto a Taranto – il 1° a destra è l’ex giovane marinaio Antonio Cotrone – oggi avrebbe avuto 97 anni – ma come abbiamo pubblicato è salpato per l’ultima missione.

Il regio cacciatorpediniere Andromeda la notte tra il 16-17 marzo 1942 (un anno dopo l’affondamento del regio incrociatore Armando Diaz) fu silurato da un aereo inglese ed è inabissato nelle acque Albanesi. Il giovane Marinaio Antonio ha avuto la fortuna a salvarsi. Ho conosciuto questa bella persona durante il mio imbarco sulla nave Caio Duilio dove Antonio svolgeva il compito di Capo Radiotelegrafista. Nel 1967 si congedò lasciandoci un bel ricordo di grande umiltà, rispetto per il prossimo e grandi ideali.
La foto fatta a Palermo dei due giovani amici d’infanzia Antonio Cotrone e Valerio Ielpa (Settembre 1940). Lunga vita ad Antonio Cotrone.


 Valerio Ielpa – nella foto è a destra.

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