Attualità,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Per Grazia Ricevuta,  Racconti,  Sociale e Solidarietà,  Storia

Sono socio onorario A.F.E.A., lo dico a voi e lo racconterò anche a Dio

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

“Lettera aperta”
Caro Pietro Serarcangeli (*), carissimi associati e rispettivi familiari,
oggi piango di felicità per questo dono immenso che mi avete fatto, e del bene che mi avete fatto lo racconterò a Dio!

Lui dice:
“Raccogli le tue forze e rialzati!  Ci sono sofferenze che scavano nella persona moralmente e fisicamente, ma tu trova il coraggio e la grinta che hai sempre avuto e trasformale in speranza”.

La nostra speranza, di coloro che lottano per malattie e patologie causate dal servizio che abbiamo svolto, è che questa “assurda storia” finisca al più presto e che possiamo ritrovare quella pace per quegli affetti famigliari, per gli amici, che purtroppo sono stati uccisi, nel silenzio e nell’omertà, e vivere la vita in armonia e serenità in questo paese devastato dalla cupidigia e dagli abusi di potere.
Racconterò però a Dio anche di coloro che ci hanno volutamente fatto del male…
Ci è stato tramandato dai nostri padri e dai servitori dello Stato che la dignità e l’etica che sono la sintesi delle più alte virtù militari…non è stato per tutti così, e io lo racconterò a Dio!
Ci è stato ordinato di assumere un contegno dignitoso e di mettere le nostre vite al servizio della Patria perché chiamati a difendere la pace e la legalità … non è stato per tutti così, e io lo racconterò a Dio!
Ci è stato detto che la “legge è uguale per tutti” … non è stato per tutti così, e io lo racconterò a Dio!


Non so quanto tempo terreno mi/ci rimane, questo lo sa’ Dio, ma sono certo che siete un sicuro punto di riferimento, un esempio di vita, perché in voi, in noi, il “rispetto dei valori cristiani” si rispecchiano nella condotta dignitosa e rispettosa degli ordini ricevuti e in sintonia con i criteri di correttezza di chi, con il proprio giuramento, ha accettato di servire il popolo, in divisa, un popolo di militari che grida il suo sdegno per questa situazione che si trascina già da troppo tempo tra rinvii, errori, lungaggini giudiziarie e che provoca profonda indignazione per lo scarso valore che una Nazione dà alla propria sovranità, ai suoi servitori dello Stato, ed è incapace di far sentire la sua voce a livello internazionale… ed io lo racconterò a Dio!
Il nostro “soffrire” con umiltà e dignità ci riempie di orgoglio, il nostro retto comportamento, da cui traspare entusiasmo e passione per la carriera intrapresa, per la vita, sia di esempio e da scure per chi doveva proteggere, difenderci, ed invece ci ha abbandonato al nostro destino, vendendoci al mercato degli interessi economici e personali… e io racconterò di loro a Dio!
Come ex militare e cittadino italiano, ma anche come uomo e padre di famiglia, sono vicino a voi e ai vostri cari. Con profonda stima e riconoscenza, vi ringrazio per la “tessera onoraria ricevuta”: vale molto più delle medaglie d’oro e dei lustrini di beceri individui, tutte chiacchiere e distintivi, ed io racconterò del male, che abbiamo da loro ricevuto, facendo i loro nomi e i cognomi a Dio!


Una delle cose più belle della vita è trovare qualcuno che riesca a capirti senza il bisogno di dare tante spiegazioni. Chi ti vuole bene veramente riconosce il dolore dietro al tuo sorriso, l’amore oltre la tua rabbia e le ragioni del tuo silenzio e continua a pensare che tu sei unico e incredibile come sei.
La speranza vede l’invisibile, tocca l’intangibile e raggiunge l’impossibile… 

(*) per saperne di più digita sul motore di ricerca del blog il suo nome e cognome oppure su internet digita A.F.E.A. Onlus

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *