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Sottotenente medico Giovanni Raicevich (Firenze, 10.3.1916 – Mare, 21.7.1943) e la regia torpediniera Calliope

di Giuseppe Grosso

(Firenze, 10.3.1916 – Mare, 21.7.1943)

… riceviamo e con orgoglio pubblichiamo.

G.mo Ezio,
purtroppo le foto sono di bassa qualità, non ho originali e le ho copiate dai libri. Da quando, alla morte di mio padre, ho cominciato ad inseguirne i ricordi, sono sempre stato colpito dalla figura di Giovanni Raicevich. L’ultimo libro che sono riuscito a trovare racconta come Trieste si sia dimenticata di suo padre.
Io vorrei provare a ricordarli entrambi.
Questo naturalmente se tu lo ritieni pubblicabile sul blog.
Allego anche una foto di mio padre sul Calliope, vedi tu se metterla nello stesso articolo.

La regia torpediniera Calliope, operante nelle acque del Tirreno subì, il 21 luglio 1943, un violento mitragliamento in uno scontro a fuoco con formazione di aerosiluranti avversari.
Il comandante dell’unità, il Capitano di Corvetta Giudici, era salpato con il Calliope da La Maddalena alla scorta della Motonave Oriani con destinazione Portoferraio.
Lo scontro si svolse al largo dell’isola di Capraia, prima avvenne il siluramento della motonave Oriani, poi il recupero dei naufraghi, ed infine l’attacco di otto aerei siluranti nemici che causarono al Calliope la morte di sette marinai e ventisei feriti dell’equipaggio.
Il Comandante Giudici nel rapporto definì eccezionale il comportamento dell’equipaggio: i sette marinai morirono da eroi al posto di combattimento. Il loro gesto è passato nella storia della marineria.
Essi sono:
– Sottotenente Medico Giovanni Raicevich;
– Secondo Capo Furiere Giuseppe Cuccinotta;
– Sottocapo Nocchiere Gabriele Giordano;
– M/Can Giovanni Pellegrini;
– M/IDR Carlo Chersini;
– M/SDT Gerolamo Crisci;
– M/SV Salvatore Ciaramitano;

Il Sottotenente medico Giovanni Raicevich, classe 1916, era il figlio maggiore di Giovanni Raicevich (Trieste, 10.6.1881 – Roma, 1.11.1957 – avevano lo stesso nome), il grande lottatore triestino, soprannominato l’uomo più forte del mondo, straordinario atleta, capace di vincere tutte le gare di lotta greco romana, a livello mondiale, per quasi un quarto di secolo, rimanendo imbattuto dal 1907 fino alla fine della carriera, nel 1930, a 49 anni.
Ha abbandonato lo sport per gli studi di medicina. Come Tenente medico si è imbarcato sulla regia nave Duca degli Abruzzi e pur potendo chiedere, dopo il siluramento della sua unità, una destinazione a terra, non lo fece e il 21 luglio 1943 perderà la vita sul regio torpediniere Calliope. Riceverà per questo alla memoria la medaglia d’argento al valor militare.
Al padre nessuno, nemmeno la moglie e le figlie, osano raccontare in un primo momento la verità sulla fine cruenta del figlio prediletto, facendolo passare come ancora disperso.
Il padre scopre la verità casualmente solo qualche tempo dopo, sentendo parlare dell’accaduto alcuni ignari parenti e ne resta profondamente scosso.
A causa dell’omonimia, dopo alcune settimane, alcuni giornali (lo sport illustrato) dettero per errore la notizia della morte del lottatore triestino, che si affrettò di persona e con dolore a a smentire il fatto sul corriere dello sport.
Muore a Roma il 1° novembre 1957 all’età di settantasei anni. Le cronache di allora riferirono come fosse morto stringendo teneramente con le sue forti mani la fotografia del figlio primogenito Giovanni, suo prediletto.

Il cane “Resisti” era adorato dall’equipaggio, mio padre raccontava che sentiva in anticipo l’arrivo degli aerei; durante un arrivo in porto a Palermo, con mare in tempesta, cadde in mare: all’arrivo in banchina li stava aspettando, era stato raccolto dal personale a terra.
Ho scritto questo ricordo in memoria di mio padre Grosso Nicolò, cannoniere ordinario, per 36 mesi imbarcato sulla Calliope, non era presente il giorno del mitragliamento.

Bibliografia
Dino Cafagna L’uomo più forte del mondo-La leggenda di Giovanni Raicevich da Trieste
Armando Della Rosa La guerra della Regia Torpediniera Calliope
Dello stesso argomento sul blog:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2019/07/21-7-1943-mitragliata-la-regia-nave-calliope-3/

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