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15.12.1884, Domenico Chinca

a cura Francesco Carriglio
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(Brescia, 16.4.1818 – 15.12.1884)

Domenico Chinca nacque a Brescia il 16 aprile 1818, ‘e nel 1838 Veniva nominato cadetto nella I. R. Marina austriaca, nella quale ebbe le successive promozioni ad alfiere di fregata ed alfiere di vascello, finché in aprile 1848 si, licenziava dal servizio dell’Imperatore di Austria. Aveva compiuto in questo periodo vari imbarchi su golette e brigantini, e nel 1840 si trovava sulla fregata « Guerriera » con la quale prese parte alle operazioni in Siria, cioè quelle compiute da una squadra austriaca collegata con una inglese ed alcuni legni turchi per combattere il Viceré d’Egitto, sollevatosi contro la Sublime Porta. Il 26 settembre il Chinca partecipava allo sbarco che doveva condurre all’espugnazione dei castelli fortificati di Saida. Dopo un rapido bombardamento i reparti da sbarco inglesi, turchi ed austriaci posero piede a terra; i primi a nord di Saida, i secondi presso il castello a mare che occuparono, gli austriaci a sud della città insieme con altri inglesi. I plotoni, nonostante il fuoco di fucileria, si inerpicarono arditamente su per la costa dirupata, il Ghinea precedeva i suoi marinai impugnando una bandiera che aveva tolto dall’imbarcazione prima di lasciarla. Ma la resistenza del nemico si faceva sempre più ostinata: convenne sbarcare dalla « Guerriera », comandata dall’Arciduca Federico, altri quaranta uomini; con tali rinforzi fu dato l’assalto alla rocca centrale che fu occupata. Sia in questa azione, che nella presa di possesso della città sotto un vivissimo fuoco di fucileria, Domenico Chinca si comportò con indomito coraggio riuscendo di esempio mirabile ai suoi uomini. Fu perciò decorato con medaglia d’oro al valor militare con dispaccio aulico 3372 del 16 novembre 1840. Per lo stesso fatto dalla Turchia gli fu conferita la medaglia d’oro militare ottomana.

Il Chinca, nel 1848, non rimase insensibile al risveglio degli italici sensi verso la libertà, ed abbandonala la Marina austriaca si recò a Venezia venendo nominato membro della Commissione per l’armamento straordinario della Marina della Laguna, durante il fortunoso periodo di sollevazione della città contro lo straniero invasore. Rivestì il grado di tenente di fregata; molto non poté fare date le condizioni in cui allora versava la Marina veneta, e la tattica usata dagli austriaci di ritirarsi ad ogni uscita dei legni veneziani. Nel 1859, dopo dicci anni di vita privata, fu ammesso nella Marina Sarda come luogotenente di vascello di 2^ classe e prese parte alla campagna del 1860, ottenendo la medaglia d’argento al valor militare essendosi distinto al blocco ed assedio della fortezza di Gaeta. Con decreto Ministeriale del 27 marzo 1860 veniva ristabilito nel godimento dell’assegno di fiorini 18 mensili di cui era provveduto sotto il Governo austriaco come decorato di medaglia d’oro, e nel 1861 era promosso luogotenente di vascello di 1^ classe. Nel 1866 si trovò alla battaglia di Lissa sull’Affondatore ove ebbe la croce di cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia. Alla fine della guerra veniva promosso capitano di fregata di 2^ classe, e nel maggio 1875 capitano di vascello. Lasciò il servizio attivo con tale grado nei 1877. Morì nella sua Brescia il 15.12.1884.

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