Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Recensioni,  Storia

Giuseppe Fatone (Palazzo San Gervasio (PZ), 23.4.1922 – Mare, 8.10.1943)

di Antonio Cimmino

Giuseppe Fatone di Francesco e Antonia Belsanti nasce a Palazzo San Gervasio (Potenza) il 23 aprile 1922. Arruolatosi volontario nella Regia Marina, fu destinato alla base navale di Taranto e, dopo il periodo di addestramento presso la Scuola Radiotelegrafisti di San Bartolomeo, entrò a far parte dell’equipaggio della regia nave appoggio Alessandro Volta, a bordo della quale rimase fino alla data dell’armistizio del 1943.
IN conseguenza delle clausole dell’armistizio, l’unità eseguì gli ordini dello Stato Maggiore della Marina e si consegno agli inglesi.
Nella notte dell’8 ottobre 1943, il Comando Alleato decise di spostare la nave dall’isola di Lero a Samos per sottrarla alle offensive quotidiane dell’aviazione tedesca. Durante la navigazione la nave però fu attaccata erroneamente da due motosiluranti inglesi nei pressi dell’isola di Lisso e fu sottoposta ad un violento cannoneggiamento. Il sottocapo Giuseppe Fatone, che operava in cabina radio, fu ferito gravemente agli arti inferiori. Trasportato all’ospedale marittimo di Lero, morì in conseguenza del forte dissanguamento subito. Le sue spoglie riposano nel Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari.

Regia nave Alessandro Volta (ex mercantile “Caprera”)
Dislocamento: 3.113 tonnellate.
Velocità: 18 nodi.
Equipaggio: 155,
Armamento: 2 pezzi da 120/45; 2 da76/40.
Varata a Castellammare di Stabia il 1° ottobre 1921 come mercantile, dal 1924 adibita all’appoggio sommergibili, fu affondata nell’ottobre 1943, durante la cobelligeranza, per errore da due motosiluranti britanniche presso l’isola di Lero.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *