4.9.1943, in ricordo di Andrea Mansi
di Antonio Cimmino
Marinaio Andrea Mansi di Ravello, classe 1919, prima vittima della rabbia nazista nelle “Quattro giornate di Napoli” del settembre 1943.
Barbaramente trucidato sulla soglia dell’università incendiata dove il Marinaio fu forzato ad entrare dal portone e poi ulteriormente sventrato anche da una cannonata per essere arso vivo nell’atrio in fiamme.
Tirato a fuori dall’atrio, fu legato ad una delle porte roventi per essere facilmente visto dalla folla mentre urlava agonizzante, col metallo che gli ustionava la schiena.
Alla cruenta esecuzione furono costretti ad assistere numerosi civili ai quali venne dato l’ordine di inginocchiarsi sotto la minaccia delle mitragliatrici, e guardare i soldati tedeschi che sparavano al Mansi che gemeva ed infine, alla sua morte, ad applaudire.