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27.9.1915, nel ricordo di Italo Vidali

di Carlo Di Nitto

Nel corso della Prima Guerra Mondiale divenne largamente diffuso l’utilizzo di cartoline fotomontaggio, realizzate in studio, con le quali i giovani combattenti inviavano alle famiglie la propria immagine inserita in contesti o in atteggiamenti marziali.
Questa fotografia, che ho trovato da un antiquario, venne spedita dalla regia nave da battaglia “Benedetto Brin” della quale reca l’annullo postale. Vi è raffigurato, con fotomontaggio, il volto di un giovane marinaio di 21 anni imbarcato sull’unità: Italo Vidali di Nicolò.

L’attenta analisi del retro della cartolina anche questa volta, associata ad una breve ricerca sull’Albo d’Oro dei Caduti della Grande Guerra, racconta una storia interessante e significativa. 
E’ il 5 giugno 1915: l’Italia da dodici giorni è entrata in guerra e Italo Vidali invia a Livorno, alla propria famiglia, i suoi saluti.
Appartenente ad una famiglia di italiani irredenti, Italo era nato il 20 novembre 1894 a Pirano (Istria) in territorio austriaco e, forse per il senso di italianità della famiglia, non a caso gli era stato attribuito il nome Italo. Iscritto nelle liste di leva della capitaneria di porto di Livorno, era stato destinato sulla prestigiosa nave da battaglia “Benedetto Brin”, imbarcato come fuochista di leva del C.R.E.M. Il suo volto sorridente inserito nella foto, dimostra che nulla gli faceva presagire il destino che l’attendeva.
Il 27 settembre 1915, infatti, la nave sarebbe affondata nel porto di Brindisi per un’esplosione interna causata da un sabotaggio. Nell’affondamento sarebbero periti 421 uomini dell’equipaggio e, tra questi, il marinaio fuochista Vidali Italo.
Desidero pertanto ricordare Italo e ringraziare quanti, come lui, hanno sacrificato la loro giovane vita per la Patria.
Onore ai Caduti, viva l’Italia.

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