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24.9.2017, in ricordo di Nino Cubito

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra e freedom 24 News

Ciao Nino,
la costante ricerca di un desiderio salutare, come il desiderio di proteggere la vita, di proteggere l’ambiente o di aiutare la gente a vivere una vita semplice e con il tempo per prendersi cura di sé, di amare e prendersi cura dei propri cari, questo è il genere di desiderio che conduce alla felicità …quella felicità che tu conoscevi semplicemente perché hai vissuto intensamente, con la grazia di Dio nostro.
Tutte le cose hanno bisogno di cibo per vivere e per crescere, inclusi l’amore e l’odio. L’amore è una cosa vivente, l’odio è una cosa vivente. Se non nutri il tuo amore, esso morirà. Se tagli la fonte di nutrimento alla tua violenza, anche la tua violenza morirà.
Questo è stato il tuo insegnamento, il tuo testamento…
Ci hai insegnato che la rassegnazione non è una cosa buona, che non va proprio bene.
L’accettazione è splendida. La rassegnazione è sconfitta, l’accettazione è vittoria.
Tra le due c’è una grande differenza. Sul piano esistenziale non hanno lo stesso significato. Si diventa rassegnati quando si sente che tutto è senza speranza, che niente è possibile, non perché il desiderio sia scomparso: il desiderio è ancora là.
Abbiamo il seme della disperazione, della paura. Ma abbiamo anche il seme della comprensione, della saggezza, della compassione, e del perdono. Se sappiamo come innaffiare il seme della saggezza e compassione in noi, quel seme, questi semi, si manifesteranno come energie potenti che ci aiuteranno a compiere un gesto di perdono e compassione. Ciò basterà a recare un immediato sollievo alla nostra vita, a questo mondo perso…

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