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23.9.2014, equinozio d’autunno (Sir Plat)

di Sir Plat

…quando il tempo cancella ogni cosa.

Oggi 23 settembre 2014, equinozio d’autunno, giorno in cui le ore di sole sono uguali a quelle della notte, lascio la Marina Militare e sono a tutti gli effetti un pensionato dopo tanti anni di servizio.
Le figure del pennese, del capocannone, del quartigliere di servizio, del serpante, saranno un lontano ricordo del periodo effettuato sulle navi della Marina Militare.
Le comandate, le giornate trascorse come Ufficiale di Ispezione con la sciarpa azzurra, nelle caserme sparse in tutta Italia, scandite dall’alza bandiera e dall’ammaina bandiera, rimarranno anch’esse dei ricordi che il tempo sbiadirà a poco a poco.
Attraverso a piedi Roma, di mattino presto, i raggi del sole si riflettono sul Tevere formando dei riverberi che raggiungono la cupola di San Pietro. Giungo sul ponte Matteotti e intravvedo da lontano il Ministero della Marina Militare nella sua veste bianca con le due ancore della nave Viribus Unitis poste davanti all’ingresso del palazzo.

Devo riconsegnare in segreteria il tesserino militare che mi ha accompagnato in tutti questi anni ed è stato il mio documento di riconoscimento.
Mentre mi avvicino verso l’ingresso del Ministero, due turisti mi fermano per chiedermi una informazione:
– “Scusi lei è di Roma?” esclamano i due.
Preso alla sprovvista da quella domanda rivedo ad un tratto tutte le mie destinazioni di lavoro dove ho vissuto per molti anni: Catania città da dove sono partito, Taranto, Pisa, La Spezia, Roma.
Interrogandomi di quale città realmente fossi, dopo un attimo di esitazione risposi:
– “Si sono di Roma”.
E continuando a parlare il turista mi chiede:
– Per Piazzale Flaminio?”.
– “sempre dritto” risposi con fermezza, cercando di camuffare l’esitazione iniziale e indicando con il dito la direzione da prendere.
Mi preparo il documento di riconoscimento da consegnare in segreteria e tenendolo in mano mi accorgo che il luogo di nascita è cancellato dall’usura del tempo, quel tempo che, ahimè, cancella ogni cosa.

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