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1.8.1948, radiazione regia nave Attilio Regolo

di Carlo Di Nitto

Appartenente alla riuscitissima classe “Capitani Romani”, il regio incrociatore leggero “Attilio Regolo” dislocava 5420 tonnellate. Varato il 28 agosto 1940 presso i Cantieri O.T.O. di Livorno, entrò in servizio il 14 maggio 1942.
Non ebbe modo di effettuare vere e proprie missioni di guerra in quanto il 7 novembre 1942, dopo aver eseguito la posa di uno sbarramento di mine, fu colpito da un siluro lanciatogli dal sommergibile inglese “Unruffled” che gli causò la completa asportazione della prora. Riuscito a rientrare nelle acque nazionali, fu rimesso in efficienza a La Spezia mediante l’applicazione della prora del gemello “Caio Mario”, ancora sullo scalo di costruzione.
Alla proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943, salpò da Genova con il resto della flotta in ottemperanza alle clausole armistiziali. Il giorno successivo, 9 settembre, giunto nel golfo dell’Asinara prestò assistenza ai naufraghi della Corazzata “Roma”, affondata in quella zona da aerei tedeschi. Raggiunse quindi le isole Baleari per sbarcare a Port Mahon morti e feriti. Qui rimase internato fino al 15 gennaio 1945 e, dopo essere rimpatriato, venne impiegato fino al termine del conflitto in alcune missioni.
Nel dopoguerra rimase inattivo sino al 1° agosto 1948, quando fu radiato per essere ceduto alla Francia in esecuzione della clausole del Trattato di Pace.

Assunta la sigla provvisoria R 4 raggiunse Tolone, dove, nei mesi successivi, fu ribattezzato “Chateaurenault”. Posto in disarmo il 16 giugno 1962 fu radiato definitivamente il 2 giugno 1969 e demolito l’anno successivo.

In questa bella immagine, eseguita a Tolone nel febbraio 1949, risalta la sua superba e moderna linea. Il “Regolo” e le unità gemelle della classe “Capitani Romani” raggiunsero alle prove l’eccezionale velocità di 41 nodi e per questo sono state le navi più veloci della Regia Marina Italiana.

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