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5.8.1959, nel ricordo di Raffaele Lauro

di Antonio Cimmino



Raffaele Lauro nasce a Meta di Sorrento (Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia) il 4 febbraio 1877 e muore il 5 agosto 1959. Ufficiale della Regia Marina, si ritirò dal servizio nel 1919 dopo avere comandato la corazzata Garibaldi, l’incrociatore San Marco ed il pontone semovente Anteo per il recupero dei sommergibili.
Fu comandante di un gruppo di torpediniere e quindi di una squadriglia. Venne insignito di tre medaglie al valor militare e di un’onorificenza francese. 
Lasciò il servizio attivo con il grado di Capitano di fregata, avendo avuto entrambe le gambe fratturate da un bombardamento aereo.
Successivamente divenne comandante di nave Elettra, la nave di Guglielmo Marconi, per la quale scelse un equipaggio fidato di cittadini metesi.

Prima dell’Elettra, la nave laboratorio di Guglielmo Marconi, il Comandante Raffaele Lauro dopo avere comandato la regia corazzata Garibaldi, il regio incrociatore San Marco ed il pontone semovente Anteo per il recupero dei sommergibili, era stato comandante di un gruppo di torpediniere e quindi di una squadriglia di CC.TT. venendo insignito di tre medaglie al valor militare e anche di una onorificenza francese.
Lasciò il servizio attivo nel 1919 avendo entrambe le gambe fratturate da un bombardamento aereo nella 1^ Guerra Mondiale.
Guarito dalle ferite, anelava riprendere il mare per cui accettò ben volentieri l’offerta di comandare l’Elettra pervenutogli da Marconi che si era rivolto, per consiglio, a Grand’Ammiraglio Thaon de Revel e che appunto aveva indicato a Marconi il nominativo di Raffaele Lauro.

Fu lui che scelse, uno per uno, i componenti dell’equipaggio dell’Elettra, che ovviamente erano quasi tutti di Meta. Marconi era proprietario dello yacht, ma chi comandava su tutti a bordo era indubbiamente Raffaele Lauro, Guglielmo Marconi compreso.
Il comandante, dovette una volta esercitare in pieno con severità la propria autorità proprio nei confronti del senatore-scieziato, rinchiudendolo a chiave nella propria cabina durante una burrasca.
L’ammiraglio Lauro tenne il comando dell’Elettra fino al 1929, quando per incomprensioni con la seconda moglie di Marconi, scelse di lasciare la nave laboratorio.

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