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1.8.1921, entra in servizio regia nave Città di Milano

di Carlo Di Nitto

La regia nave posacavi Città di Milano (2^), dislocava 5380 tonnellate. Ex germanica “Grossherzog Von Oldemburg” era stata varata il 21 ottobre 1905 nei Cantieri tedeschi Schichau di Danzica e consegnata all’Italia nel 1919 in conto risarcimento danni di guerra. Entrò in servizio nella Regia Marina il 1° agosto 1921.
Verso la fine del 1927, venne prescelta come nave appoggio logistico ed organizzativo alla spedizione artica del dirigibile “Italia”, comandata dal generale Umberto Nobile. Sottoposta a lavori di adattamento per l’impresa, consistenti nel rafforzamento dello scafo mediante ricopertura di lastre d’acciaio, fu opportunamente equipaggiata con attrezzature scientifiche, telegrafiche e meteorologiche. Con l’equipaggio integrato da alpini, scienziati e studenti universitari, il 20 marzo 1928 partì dal porto di La Spezia diretta alle isole Svalbard in Norvegia.

Dopo la perdita del dirigibile “Italia” e di parte del suo equipaggio, dalla nave “Città di Milano” si attivarono le procedure di coordinamento, ricerca e soccorso che permisero il salvataggio dei superstiti, passati alla storia delle esplorazioni polari come i “naufraghi della Tenda Rossa”.
Tornata in Italia il 20 ottobre 1928, a conclusione della spedizione, riprese la sua normale attività svolgendo numerose campagne di posa e di manutenzione di cavi telegrafici e telefonici.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, la notte tra il 10 e l’11 giugno 1940, prese parte alla nostra prima operazione di guerra sul mare interrompendo i cavi telefonici che collegavano Gibilterra con Malta.
Dopo la proclamazione dell’armistizio, il 9 settembre 1943, venne autoaffondata nel porto di Savona, per non farla catturare dei tedeschi. Il relitto, recuperato a fine aprile 1948, venne demolito a Vado Ligure nei mesi successivi.

…riceviamo e pubblichiamo (ore 21.10. del 7.2.2019)

Ciao Ezio,
volevo essere d’aiuto, in merito all’auto affondamento della regia nave Città di Milano, di una confessione che mi aveva fatto un Marinaio imbarcato su quella nave. Si chiamava De Maria o Di Maria di Genova poi potrai Tu verificare quale dei due cognomi è quello giusto, e adesso proverò a dirti cosa è successo tra l’8 e il 9 settembre del 1943 nel Porto di Savona da quello che mi ha raccontato Di Maria iscritto all’A.N.M.I. di Genova.
Come tu saprai dall’8 settembre del 1943 è successo di tutto e non solo a Savona, c’era molta confusione, per farla breve nel porto, oltre ai Marinai della Regia Marina, c’erano quelli tedeschi della Kriegsmarine, si conoscevano e c’era anche un sano cameratismo tra loro ed è per questo che non c’è stato nessun atto di forza da parte della Kriegsmarine per impossessarsi della nave (questo naturalmente l’8 settembre). Sempre dal racconto del Di Maria pare che gli stessi marinai della Kriegsmarine avevano avvisato che il giorno 9 reparti della Wermacht avrebbero fatto un colpo di mano per impossessarsi della nave, cosa che poi avvenne il giorno successivo. Mi raccontava che quel giorno successe di tutto nel Porto di Savona, fischiavano pallottole da tutte le parti, l’equipaggio della Città di Milano ha risposto al fuoco con le armi che aveva, ma la superiorità tedesca era nettamente superiore. E’ stato allora che il Di Maria insieme ad un altro Marinaio (che non ricordo il nome) sono scesi in sala macchine per aprire le valvole per l’auto affondamento, operazione avvenuta con successo.
I tedeschi della Wermacht erano molto arrabbiati, fortunatamente per i marinai della Città di Milano, quelli rimasti (parecchi avevano disertato, non so se tu voglia scriverlo), sono stati fatti prigionieri da quelli della Kriegsmarine che li hanno trattati bene, prima di internarli nei campi di prigionia. 
Spero di essere stato d’aiuto nell’aggiungere un’altra pagina della storia dei Marinai di una volta, sicuramente il Marinaio Di Maria è stato l’artefice dell’auto affondamento della regia nave Città di Milano!
Vedi se riesci a correggere qualcosa, come ti ho già scritto non sono bravo a scrivere, ma  ci ho messo tutte le emozioni che il Di Maria mi ha trasmesso raccontandomi questa storia! 
Ti auguro una serena serata e come dici sempre Tu:  
Un abbraccio grande come il mare della Misericordia
Giorgio Andreino Mancini

Buongiorno Giorgio,
accipicchia mi sono commosso. 
Innanzitutto ti dico che sei molto più bravo a scrivere di quanto tu pensi semplicemente perché hai scritto con la voce del cuore e di un Marinaio di una volta di cui ti prometto che cercheremo di conoscere la sua storia e il suo volto 
con l’aiuto di altri amici e colleghi nel blog.
Nella certezza e consapevolezza che la storia siamo noi, con la nostra memoria storica, con i racconti tramandati, mi auguro che i lettori leggano, confermano ed aggiungano altro, per questo nostro amore incondizionato per il mare e per la Marina che abbiamo servito in tempi diversi ma da “Marinai di una volta e quindi da Marinai per sempre”
 .
Tuo Ezio
P.s. Siamo sulla rotta giusta, la rotta della solidarietà che farà attraccare la nostra nave, Nave Gerusalemme al Porto dell’Altissimo …marinai di una volta!
Pancrazio “Ezio”
(ore 10.28 del 8.2.2019)

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