21.7.2014, in ricordo di Enrico Martinotti
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
Il 21 luglio 2014 salpava per l’ultima missione l’ammiraglio Enrico Martinotti.
Da quando ho avuto l’onore di conoscere questo signore dei mari e d’altri tempi (1982) ho avuto, da subito, la certezza di trovarmi davanti ad un Ufficiale che amava la sua professione (ma sarebbe meglio chiamarla missione) in maniera “totalizzante”.
Scrivere o comunicare sentimenti diventa difficile e con l’ammiraglio Enrico Martinotti lo è ancora di più perché ho la sensazione che le parole siano vuote e che non possano esprimere appieno la nostra tristezza, mia e dei marinai di una volta, che abbiamo creduto nei valori di “Patria e Onore”.
Il vero senso delle parole Patria e Onore, senza retorica alcuna, è da trovare sull’obbedienza, sulla temperanza e lavoro, sempre in trincea, allineati e coperti come a suo tempo ci avevano insegnato i nostri predecessori marinai.
Forse questi pensieri possono sembrare semplici esternazioni, elucubrazioni, ma sono profondamente veri. Tu ammiraglio ci hai portato questo in dote e la Tua dipartita porta solo dolore nei nostri cuori.
Mentre scrivo queste breve commiato cerco le possibili citazioni e la scelta è vasta perché nulla, alla fine, avrebbe reso l’idea dell’uomo e Capo indiscusso che noi tutti abbiamo conosciuto.
Sostenevi l’importanza della marittimità fin da tempi non sospetti, il valore della storia e delle gesta di chi ci ha preceduto e ci ha insegnato a sostenerci l’un l’altro, a contare principalmente sulle nostre forze e a lottare per ciò in cui si crede e si ama: la Marina Militare!
Riposa in pace fra i flutti dell’altissimo Marinaio del varesotto.
Un commento
salvi cosentino
L’ho avuto come capo servizio tlc a bordo del Duilio 554 alla fine degli anni 60… Che dire.., un gran signore con la S maiuscola..
Sono addolorato che non c’è più.., l’ho saputo per caso in questo momento che scrivo… R.I.P. e condoglianze alla sua famiglia.