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4.3.1923, radiazione della regia corazzata Sicilia

a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra e Carlo Di Nitto

Il 6 luglio 1891 nell’arsenale di Venezia viene varata la regia corazzata da battaglia Sicilia.
L’unità, della classe “Re Umberto” (Re Umberto-Sardegna-Sicilia), fu varata alla presenza del re Umberto e della regina Margherita.
Entrata in servizio il 4 aprile 1895, verrà radiata il 4 marzo 1923.
La regia nave è stata impiegata principalmente nel Mediterraneo.

Nome: Sicilia
Tipo: nave corazzata da battaglia
Classe: Re Umberto
Unità: Re Umberto; Sardegna; Sicilia
Cantiere: Arsenale di Venezia
Impostazione: 2 dicembre 1886
Varo: 6 luglio 1891
Completamento: 26 maggio 1896
Servizio: 1897
Dislocamento: normale 13.673 tonn. – pieno carico 15.674 tonn.
Dimensioni: lunghezza f.t. 130,90 m. – lunghezza p.p. 125,10 m. – larghezza 23,60 m. – immersione 9,00 m.
Motore: 4 motrici alternative verticali accoppiate su due assi – 18 caldaie – potenza 19.131 ihp – 2 eliche
Velocità: 20 nodi
Autonomia: 6.000 miglia a 10 nodi
Combustibile: carbone 1.200 tonn.
Protezione: acciaio Schneider – cintura 100 mm. – ponte da 75 a 100 mm. – torri 100 mm. – batteria 100mm. – scudi ai pezzi da 50 a 150 mm. – barbette 350 mm. – torrione 300 mm.
Armamento: 4 pezzi binati da 343 mm/30 cal/peso 69 tonn/carica 286 Kg/pr 567 Kg – 8 pezzi da 152 – mm. / canna 40 calibri – 16 pezzi da 120 mm. / canna 40 calibri – 20 pezzi a tiro rapido da 57 mm. / canna 43 calibri / proietto 16 libbre – 10 pezzi a tiro rapido da 37 mm. / canna 30 calibri – 2 mitragliere – 5 tubi lanciasiluri da 450 mm.
Equipaggio permanente effettivo: 736
Disarmo: 1923
Radiazione: 4.3.1923 (demolita)

Note tecniche
La classe Re Umberto, costruita su progetto elaborato dall’Ispettore del Genio Navale Benedetto Brin come modernizzazione della classe Italia, è basata sui medesimi principi costruttivi e d’impiego.
Il lungo periodo di costruzione l’ha resa superata al momento dell’entrata in servizio, pur restando una delle classi più potenti della Marina Italiana sino al 1897.
Lo scafo, piuttosto tozzo con prora arcuata a sperone e poppa stellata, era di linea antiquata.
L’armamento principale di 4 pezzi da 343/30 in complessi binati montati in barbetta e situati a circa 10 metri dal galleggiamento, aveva largo campo di tiro.
Il peso di ogni arma era di 69 tonnellate; il peso dei proietti era di 567 Kg. che venivano sparati con cariche di lancio da 286 Kg.
La cadenza di tiro era di 8 colpi ogni 10 minuti.
Probabilmente fu la prima nave da battaglia italiana ad essere dotata di radiotelegrafo.
Note storiche
L’unità venne battezzata dalla Regina Margherita che, dopo la benedizione, appose un anello consacrato sulla poppa della nave secondo la tradizione veneta dello “sposalizio del mare”.
Venne radiata il 9 luglio 1914 ma rientrò in servizio come pontone a Taranto ed utilizzata infine come nave officina prima di essere demolita definitivamente il 4 marzo 1923.

Regia nave Sicilia
di Carlo Di Nitto

La regia nave da battaglia Sicilia, classe “Re Umberto” dislocava 13300 tonnellate (a pieno carico 15100). Impostata il 3 novembre 1884, fu varata il 6 luglio1891 nei Cantieri del’Arsenale di Venezia ed entrò in servizio il 4 maggio 1895.
A causa dei lunghissimi tempi trascorsi dall’impostazione, alla data di entrata in servizio era ormai tecnicamente superata, pur restando una delle unità più potenti fino al 1897. Per questo motivo svolse prevalentemente attività di squadra e, sia pur un limitatissimo periodo, fu stazionaria a Gaeta dove i suoi reparti da sbarco si esercitarono prima di essere impiegati nella guerra italo – turca, durante la quale l’unità prese parte a quasi tutte le operazioni lungo le coste libiche fino alla resa degli ottomani, nell’ottobre 1912.
Declassata nel 1914 a nave sussidiaria di 1^ classe, venne utilizzata come pontone e nave officina prima di essere radiata e demolita nel 1923.
Il suo nome è legato ad alcuni simpatici e curiosi particolari:
– All’atto del varo, venne battezzata dalla Regina Margherita che, dopo la benedizione, appose un anello consacrato sulla poppa della nave secondo la tradizione veneta dello “sposalizio del mare”.
– Nel 1897, il compositore Giacomo Puccini, su richiesta del Ministro della Marina, l’ammiraglio Felice Napoleone Canevaro, dedicò alla nave una “Marcia d’ordinanza” prendendo spunto e fondendo fra di loro motivi della sua stessa celebre opera “La Boheme”.
– Probabilmente fu la prima nave da battaglia italiana ad essere dotata di radiotelegrafo e tra le prime navi di linea su cui si ebbe il primo impiego sperimentale di combustione mista carbone – nafta.

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