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19.2.2019, a Roma celebrazioni dei Granatieri di Sardegna Duca di San Pietro

a cura Granatieri di Sardegna Duca di San Pietro

DUCA DI SAN PIETRO
Il 10 luglio 1744 Don Bernardino Antonio Genovese, Duca di San Pietro, patrizio sardo, levò in Cagliari a sue spese il Reggimento di Sardegna (che diverrà, il 20 aprile 1850, “Cacciatori di Sardegna”).
Nel 1776 suo figlio Don Alberto Genovese donò al Reggimento 120.000 lire vecchie di Piemonte fissando l’uso della loro rendita in apposita scritta che prevede, tra l’altro, “… perpetuamente celebrar… anniversario in suffragio ed in memoria di esso, Sig. Duca Alberto, nel giorno anniversario della di Lui morte”
Il 19 marzo del 1852 il Reggimento Cacciatori di Sardegna è soppresso e fuso nei due Reggimenti Granatieri costituenti la Brigata Granatieri. Con le venti compagnie, tra ordinarie e scelte, dei due Reggimenti di Granatieri, con le dieci compagnie del Reggimento Cacciatori, si compongono otto battaglioni, di quattro compagnie ciascuno, quattro per ogni Reggimento.
La Brigata, così riconfigurata, prende il nome di Brigata “Granatieri di Sardegna” su due Reggimenti “Granatieri di Sardegna”.
Per l’avvenuta fusione, ai Reggimenti “Granatieri di Sardegna” passa il godimento dei frutti del cospicuo lascito che il Duca di San Pietro aveva munificentemente fatto al proprio Reggimento.
Dalla morte del benefattore, i Reggimenti “Granatieri di Sardegna” in armi hanno sempre onorato il proprio obbligo di fedeltà, facendo celebrare una Santa Messa di suffragio il 18 febbraio di ogni anno, alla presenza dei propri reparti in armi, anche in periodo di guerra.
Questa tradizione continua tuttora nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, dove la Brigata “Granatieri di Sardegna”, oltre al generoso Duca, commemora anche il sacrificio di tutti coloro che, in oltre tre secoli e mezzo di storia, sono caduti nell’adempimento del loro dovere, fregiandosi del distintivo dei Bianchi Alamari.

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