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Polaris guida la Rotta

di Marco Angelo Zimmile (*)

… riceviamo e com immenso piacere pubblichiamo.

Buongiorno Ezio, tempo fa ho scritto questo piccolo componimento, se ti piace puoi pubblicarlo sul blog. Buona serata.

Devo tornare tra le onde, tra le spume biancheggianti,
con lo sguardo all’orizzonte, ora al sole, ora alle stelle.
Chiedo solo una nave dagli alti alberi, e Polaris come guida.

Timone saldo nella mani, sussurri del vento,
vele gonfie, perle di sale sul volto e sulle labbra,
la bruma del mattino che accarezza sulla nuova alba.

Acque dalle essenze profumate che avvolgono,
il caldo soffio del Meriggio che avvampa,
l’ultimo sole che saluta con il verde baleno.

Chiama il Mare, con un canto seducente.
Marea gli fa eco, con voce da sirena,
sulle note delle lire delle figlie di Nereo.

Chiedo a Eolo l’amico vento, già concesso a Odisseo,
che possente gonfia i grandi fiocchi, le gabbie, la randa.
Vele attorniate dal volo dei gabbiani baciate dagli spruzzi.

Devo tornare alle onde, all’alba della vita,
tra gli sbuffi delle balene e i giochi dei delfini,
sotto l’astro luminoso e le 88 costellazioni.

Il Mare, ridente compagno, intona il suo canto,
e le braccia della mia compagna di vita si posano,
calde e amorose, attorno al mio petto.

Innocenti risate di dolci bimbi si odono a proravia,
ridono, nel loro eterno gioco, di ammuina sul ponte.
Come i delfini vivono il loro stato soave.

I pesci volanti volteggiano intorno, 
ora a proa, ora a poppa, ora ai fianchi.
Danzano liberi tra mille flutti, spume e colori.

Sull’eterno e maestoso regno di Poseidone
quattro anime libere si oscurano in un mondo di luce,
dimentiche di ogni affanno come un dono delle acque di Lete.

Dall’alto Polaris guida la Rotta.

(*) digita il suo nome e cognome sul motore di ricerca del blog per conoscere i suoi scritti.

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