2.12.1942, affondamento regio torpediniere Lupo
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
ALLA MEMORIA DI GIOVANNI SIGNORETTO E DEI MARINAI CHE NON FECERO PIU’ RIENTRO ALLA BASE
Il regio torpediniere Lupo fu varato a Fiume e fu affondato in combattimento il 2.12.1942 presso le secche di Kerkennah (Canale di Sicilia). Il tragico evento è da inserire nella cosiddetta Battaglia dei Convogli.
Dell’equipaggio, solo 29 uomini uomini furono salvati dalla regia torpediniera Ardente, mentre scomparvero in mare il comandante Folli ed altri 134 tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
Nel maggio del 1941, l’allora Capitano di Corvetta Francesco Mimbelli, di scorta ad un gruppo di pescherecci carichi di truppe tedesche, attaccò una formazione inglese composta da tre incrociatori e cinque cacciatorpediniere. Dopo aver steso una cortina fumogena, per nascondere le piccole imbarcazioni, il “Lupo” attaccò da solo, con i suoi tre cannoni e col lancio di siluri. Nella mischia che ne derivò, gli inglesi si scambiarono tra di loro diverse cannonate mentre il cacciatorpediniere riuscì a fuggire, raggiungere Taranto con lo scafo sforacchiato in più punti dai colpi inglesi e mettere in salvo i feriti che trasportava. Per quell’impresa Francesco Mimbelli fu decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Il relitto della regia nave Lupo è stato ritrovato nel dicembre 2011, ad una profondità di circa 130 metri, privo della prua e della poppa.
Fu una piccola nave che fece grande la nostra Marina e i suoi Marinai.
Il suo motto era “fulmineo sulla preda“…