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19.12.1913, nel ricordo Vittorio Cuniberti

di Antonio Cimmino

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…il primo progettista delle navi monocalibro.

antonio-cimmino-per-www-lavocedelmarinaio-com_1Nacque a Torino il 7 giugno 1854 e morì a Roma il 19 dicembre 1913, Colonnello del Genio Navale rappresentò, unitamente a Benedetto Brin, il più geniale ingegnere navale di nave da guerra del suo tempo.
Ideò la corazzata monocalibro rispetto alle altre navi da battaglia che possedevano molti cannoni di calibri diversi. Il suo concetto fu realizzato dagli inglesi che costruirono la Dreadnought, una delle più famose navi da guerra della storia. L’Italia non aveva soldi né voglia di costruire tale nave innovativa.
L’Inghilterra, dunque, costruì tale tipo di nave dopo che i suoi ingegneri ebbero letto sulla famosa rivista Jane’s Fighting Ships l’articolo di Cuniberti da titolo “ An ideal Battleship for The British Navy”.
L’ammiragliato britannico, quindi, decise la costruzione della corazzata Dreadnought ( il nome significa “senza paura” in omaggio ad un vascello del 1704 armato con 60 cannoni) con tre torri binate diametrali e due altre a murata, tutte dello stesso calibro (305 mm), 27 pezzi da 76/50 mm e 5 tubi lanciasiluri da 457 mm. Con le sue 18.190 tonnellate di dislocamento e la velocità di 21,8 nodi consentita dalle motrici a turbina, queste corazzate caratterizzarono una nuova classe di navi. I grossi cannoni monocalibro, inoltre, possedevano celerità di tiro, rapidità di manovra ed una facilità di puntamento mediante l’installazione di un’ unica centrale di tiro rispetto alle modalità di puntamento di ogni singolo pezzo di diverso calibro.

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Le corazzate preconizzate da Cuniberti che, dopo la Dreadnaugt, successivamente furono costruite in Italia e nel mondo, resero sorpassate tutti gli altri tipi di navi da battaglia.
Introdusse la combustione a nafta nelle caldaie in luogo del carbone. Per tale motivo nel 1893 fu invitato personalmente dall’imperatore Guglielmo II quale consulente per le modifiche all’apparato motore di alcune nevai tedesche. Perfezionò, inoltre, il siluro e migliorò la difesa subacquea delle corazzate.

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A cavallo del secolo XX ricoprì diversi incarichi di prestigio: nel 1898, membro ordinario del comitato per i disegni delle navi; nel 1898-99, vicedirettore delle costruzioni navali presso l’Arsenale di Taranto; nel 1899, sottodirettore delle costruzioni navali presso i Cantieri navali di Castellammare di Stabia (gli è dedicato un viale all’interno di Maricorderia); nel 1905-08, direttore delle costruzioni navali presso il II Dipartimento marittimo di Napoli. Progettò nel 1901 la classe delle corazzate Regina Elena, nonché corazzate per la marina russa della classe Gangut di 23.000 tonnellate e 23 nodi di velocità.

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Il suo progetto fu scelto dallo zar tra ben 70 presentati da progettisti di tutto il mondo. Le quattro corazzate progettate dal Cuniberti costituirono il cardine della flotta russa fino alla seconda guerra mondiale. Dopo il 1908 e fino alla sua morte, continuò a dedicarsi alle costruzioni navali. Fu membro del comitato per l’esame dei disegni delle navi presso il ministero della Marina, poi capo dell’ufficio tecnico e infine vicepresidente; nel 1910-13, giudice supplente del Tribunale supremo di guerra e marina.

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In Italia la prima dreadnougth fu costruita nel cantiere navale di Castellammare di Stabia e le fu dato il nome di Dante Alighieri.
Unica nave della classe, costruita su progetto dell’Ispettore Generale del Genio Navale Edoardo Masdea fu la prima corazzata al mondo ad avere torri trinate per cannoni e la prima in Italia ad avere 4 eliche e cannoni monocalibro.

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