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La nostra “Banca della Memoria” come il tramonto degli Eroi non vedrà mai sera

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Molti lettori di questo blog si sono accorti che da tempo questo modesto blogger ed i suoi collaboratori intendono portare avanti il progetto della “banca della memoria” per non dimenticare e far cadere nell’oblio le gesta di quei marinai che non fecero ritorno all’ormeggio: i caduti del dovere.
Qualcuno ci accusa di parlare troppo al passato, altri che parliamo troppo di morti e defunti, altri ancora di tacere…
A questi “illuminati di niente” rispondiamo con semplicità che solo attraverso il nostro passato, la nostra storia, quelli come noi ancora arrossiscono di fronte alla vergogna e che non parliamo dei morti se non favorevolmente (De mortuis nihil nisi bonum).Quelli come noi hanno compreso lo “spirito” e ci siamo abbastanza adeguati per questa illuminata pietà che ci spinge ad applicare il precetto cui si ispira la massima.
Noi e quelli come noi (anche su richiesta dei parenti e familiari) cerchiamo semplicemente di dare dignità al ricordo di chi non ha una tomba o un sacrario su cui pregare i loro affetti …specie se risultano dispersi in mare!

 

Un verso di Plauto riporta “Quem dii diligunt, adilescens moritur” (Muore giovane chi è amato dagli dei) che può sembrare una frase retorica, sicuramente aborrita da noi e dai rispettivi familiari, ma che riporta in sé una grande saggezza. Quei giovani (e anche meno giovani) che ricordiamo e celebriamo nella nostra “banca della memoria” credevano, e ci si crede solo quando si è giovani. Da vecchi, ci si può solo rammaricare ed allora sosteniamo:
“MUORE GIOVANE COLUI CHE A DIO E’ CARO”.

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