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28.11.1520, scoperto lo Stretto di Magellano

Il 28 novembre 1520 il portoghese Ferdinando Magellano raggiunse il passaggio che oggi è noto come Stretto di Magellano aprendo una nuova rotta per l’Oceano Pacifico.

Il giorno in cui le navi europee entrarono per la prima volta nell’Oceano Pacifico il mare era calmo. Il cielo era di un blu meraviglioso, le nuvole erano sparse qua e là, le onde non erano che leggere increspature illuminate dal sole. La scena era così rassicurante che Magellano diede al Mare Meridionale di Balboa un nome nuovo e promettente: El Mar Pacifico.
La spedizione, intrapresa tra il 10 agosto 1519 e il 6 settembre 1522 da una flotta di 5 navi al servizio della corona spagnola, fu la prima ad tentare la circumnavigazione del globo.
Il periplo si concluse con gravi perdite; ritornarono solo due navi, la prima (Victoria) nel 1522 al comando di Juan Sebastian Elcano – uno dei sopravvissuti della spedizione – e la seconda (Trinidad), che seguì una rotta diversa senza circumnavigare il globo, solo nel 1525.
Dei 234 tra soldati e marinai che formavano l’equipaggio iniziale, infatti, soltanto 36 si salvarono: 18 sulla Victoria e 5 sulla Trinidad, 13 finirono nelle carceri portoghesi nelle Isole di Capo Verde.
La storia del viaggio è nota grazie agli appunti dell’uomo di fiducia e cronista di Magellano, il vicentino Antonio Pigafetta.
Non stupisce quindi il fatto che oggi il nome di Magellano sia legato anche ai navigatori satellitari.

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