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12.11.1997, in ricordo di Francesco Acton

di Antonio Cimmino

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… e il torpediniere Pegaso.

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Il barone Francesco Eduardo Acton nacque a Castellammare di Stabia, il 24 agosto 1910. Appartenente alla dinastia Acton, discendente del fondatore del cantiere navale di Castellammare di Stabia (1), era figlio dell’Ammiraglio di Armata Alfredo (2), Ministro di Stato e Senatore del Regno, Capo di Stato Maggiore della Regia Marina e già Comandante in Capo delle Forze Navali, e da Donna Livia Giudice Caracciolo dei principi di Villa e Cellamare, Ispettrice Onoraria e Medaglia d’Oro della C.R.I. John Francis Edward Acton Cantiere navale di Castellammare di Stabia (1783) Seguendo le tradizioni familiari, Francesco Acton frequentò l’Accademia Navale di Livorno, divenendo ufficiale della Regia Marina nel 1931 col grado di Guardiamarina. Subito dopo venne inviato su naviglio sottile e d’assalto e, dopo un periodo di tirocinio, venne destinato ad unità siluranti. Alfredo Acton combattè quindi, valorosamente, durante la Campagna d’Etiopia, la Campagna di Spagna e il Secondo Conflitto Mondiale; a riprova del suo valore le sue gesta, al comando di siluranti e sommergibili, vengono citate ben due volte sul bollettino di guerra del Comando Supremo. Con il grado di Tenente di Vascello, al comando della Torpediniera Pegaso fu insignito di numerose onorificenze.
tenente-di-vascello-francesco-acton-www-lavocedelmarinaio-com-copiaUna Medaglia d’Argento al Valor Militare la meritò abbattendo, con le mitraglie della sua unità, 4 aerei avversari. La motivazione del conferimento fu la seguente:
Comandante di torpediniera in servizio di scorta a convoglio, fatto segno a ripetuti violenti attacchi aerei, con efficace reazione di fuoco riusciva ad abbattere quattro apparecchi attaccanti. Con elevata perizia professionale e con sereno ardimento, in avverse condizioni atmosferiche, prestava assidua opera di assistenza ai piroscafi colpiti che potevano raggiungere con mezzi propri il porto di destinazione. Durante l’intero episodio bellico dava prova di cospicue doti militari e marinaresche”.
(Mediterraneo Centrale, 8 novembre 1941)

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La torpediniere Pegaso, al suo comando, effettuò numerose e rischiose operazioni, tanto da meritarsi anch’essa una Medaglia d’Argento al Valor Militare in quanto:
È l’unità della Regia Marina che ha al suo attivo il maggior numero di sommergibili affondati, avendone distrutti tre certamente ed un quarto assai probabilmente”. La nave, il 12.5.1941 intercettò al largo di Tripoli il sommergibile inglese HMS Undaunter, salpato da Malta per pattugliare le coste libiche e, attaccandolo con bombe di profondità, riuscì ad affondarlo (3).
L’unità partecipò il 24.5.41 alla scorta del convoglio di cui fu affondato il transatlantico Conte Rosso, carico di truppe. Il 14.4.42 riuscì ad affondare il famoso sommergibile Upholder, comandato da uno dei migliori sommergibilisti britannici, il Comandante David Wanklyn. Com.te Wanklyn L’equipaggio dell’Upholder Il Comandante Wanklyn aveva affondato in 16 mesi di guerra, bel 100 mila tonnellate di naviglio italo-tedesco ed era considerato un personaggio leggendario. La Royal Navy mantenne segreta la sua comparsa e quello dell’equipaggio dell’Upholder per ben quattro mesi. Sommergibile Upholder Piroscafo Conte Rosso (4). A metà giugno la nave partecipò a diversi attacchi contro convogli inglesi. Uno in particolare, composto da 6 mercantili con una scorta ravvicinata di una corazzata, due portaerei e 8 caccia, prese il largo da Gibilterra per raggiungere Malta. La squadra italiana, tra cui anche il Pegaso, si schierò vicino a Pantelleria ed inviò le unità leggere, supportate da forze aeree e incrociatori, contro il convoglio. Solamente 2 mercantili inglesi sopravvissero all’attacco e riuscirono a portare i loro materiali a Malta. Per il suo eroico comportamento Francesco Acton fu insignito di altre 4 Medaglie di Bronzo al Valor Militare “sul campo” quale:
“Comandante di torpediniera, di scorta a convoglio in zone fortemente insidiate, segnalato all’ecogoniometro un sommergibile nemico, si portava con audace e serena manovra all’attacco, effettuando una decisa azione di caccia con intenso lancio di bombe di profondità, finché da indubbi segni ne poteva constare l’affondamento” (Mediterraneo Centrale, 2 luglio 1942).

II concessione
Comandante di torpediniera, in servizio di scorta a convoglio, con abile e pronta manovra riusciva a sventare l’agguato di un sommergibile nemico e, accertatane all’ecogoniometro l’ubicazione effettuava con sereno ardimento un’intensa ed efficace azione di caccia finché da indubbi segni constatava l’affondamento dell’unità avversaria”.
(Mediterraneo Centrale, 4 luglio 1942).

III concessione
Al comando di unità sottile, in servizio di scorta a convogli, durante un lungo periodo di dura e silenziosa attività, eseguiva numerose missioni in acque fortemente insidiate. Più volte attaccato da mezzi aerei e subacquei, reagiva con decisione, perizia e coraggio, confermando le ottime doti di cui aveva già dato ripetutamente prova”.
(Mediterraneo Centrale, giugno 1941 – giugno 1942)

IV concessione
Comandante di torpediniera, di scorta a convogli, assolveva il suo compito con capacità e sereno coraggio, portando l’unità e i suoi uomini ad alto grado di efficienza. Attaccato il convoglio da sommergibile nemico, dirigeva con ardimento e perizia sull’unità avversaria, che sottoponeva ad intensa ed efficace azione di caccia, finché da indubbi segni ne accertava l’affondamento” (Mediterraneo Centrale, 9 maggio 1942).

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Alle Medaglie al Valore si aggiungono altri attestati e riconoscimenti quali:
– Cavaliere di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta;
– Cavaliere di Gran Croce di Giustizia e Deputato della Reale Deputazione del Sovrano Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio;
– 3 Croci di Guerra al Valor Militare;
– Medalla de la Campana spagnola;
– Croce di ferro di seconda classe;
– Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia e delle Stella Coloniale.

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Al termine della guerra Francesco Acton lasciò la Marina con il grado di Capitano di Fregata e, successivamente venne promosso Capitano di Vascello nella riserva. Per oltre quarant’anni si dedicò, quale Direttore, al ripristino ed miglioramento del Museo Filangieri di Napoli incrementando le opere ivi contenute con sue personali donazioni. L’impegno e la dedizione profuse in guerra, le continua nella società adoperandosi per l’assegnazione di borse di studio agli studenti più meritevoli. Negli anni ’60, in memoria del figlio Alfredo scomparso in giovane età, istituì una specifica borsa di studio.
Dopo il sisma del 1980, si adoperò per la sistemazione statica del fabbricato che ospita il prestigioso museo. Morì a Napoli il 12 novembre 1997.

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La torpediniere Pegaso
La nave con la quale compì le sue imprese era un “Avviso Scorta” appartenente alla classe Orsa (4 unità: Orsa, Pegaso, Orione, Procione), fu varato nel 1936 dalla società Bacini e Scali di Napoli e classificato torpediniere nel 1938. Il suo dislocamento era di 1600 tonnellate, aveva una lunghezza di 89,3 metri, una larghezza di 9,7 di un’immersione di 3,1 metri. Il suo apparato motore, composto da due caldaie e due turbine, sviluppava una potenza di 16.000 cavalli sulle due eliche ed una velocità di 28 nodi. Tubi lanciasilruri: pronti al lancio. L’armamento era costituito da 2 cannoni da 100/47 mm., 4 mitragliere da 13,2 mm., 4 tubi lanciasiluri da 450 mm., 4 lancia bombe di profondità e mine. Cannone da 100/47 Mina Mitraglie a.a.
Durante la guerra ebbe modificato l’armamento antiaereo con l’installazione di 11 mitragliatrici da 20 mm. Il suo equipaggio era composto da 154 uomini.

Note
john-francis-edward-acton-www-lavocedelmarinaio-com-copia(1) Il Capostipite del ramo napoletano degli Acton fu Sir John Francis Edward (nato a Besançon 3-6-1736 morto Palermo 12-8-1811), 6° Baronetto Acton alla morte del cugino Sir Richard Acton il 20-11-1791, Patrizio Napoletano con Regio Dispaccio del 6-1-1802, Direttore della Real Segreteria della Marina napoletana dal 1778, Ministro degli Esteri con funzione di con funzione di Presidente del Consiglio dal 1789, Cavaliere dell’Ordine del Toson d’Oro, Cavaliere dell’Ordine di Sant’Andrea di Russia, Cavaliere dell’Ordine di San Gennaro.

alfredo-acton-www-lavodedelmarinaio-com-copia(2) Don Alfredo (nato a Castellammare di Stabia 12-9-1867 morto a Sorrento il 26-3-1934), Patrizio Napoletano, creato Barone Acton nel 1925; fece nel 1885 campagna d’Africa, nel 1901 campagna Estremo Oriente, nel 1911-1912 guerra italo-turca e nel 1915/1918 la I Guerra Mondiale (col grado di Ammiraglio), Senatore del Regno d’Italia, Membro supplente della Commissione d’accusa dell’Alta Corte di Giustizia 27- 12-1929/19-1-1934, Presidente del Comitato degli Ammiragli 1-8-1925/1932 Presidente del Consiglio Superiore di Marina, Ministro di Stato dal 10-2-1934, Delegato italiano alla conferenza di Londra per la limitazione degli armamenti nel 1930, Delegato italiano alla Conferenza generale di Ginevra per il disarmo nel 1932.

(3) Lo HMS Upholder (P37) fu un sommergibile di classe U della Royal Navy. Fu uno dei quattro sottomarini di classe U che avevano tubi di lancio per siluri esterni in aggiunta ai 4 interni. Suo Comandante (Capitano di Corvetta) fu Malcolm David Wanklyn; il sottomarino fu insignito della Victoria Cross e del Distinguished Service Order. Calò a picco circa 120000 tonnellate di navi nemiche incluso il cacciatorpediniere Libeccio dopo la Battaglia del convoglio Duisburg (dal nome di uno dei piroscafi che lo componeva), un incrociatore, tre U-Boot (tra i quali il sottomarino italiano Saint Bon), tre trasporti truppe, dieci navi da carico e due navi cisterna.

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(4) Il Conte Rosso era un transatlantico di 17.879 tonnellate stazza lorda, costruito nel 1922 ed appartenente alla Soc.An. di Navigazione Lloyd Triestino con sede a Trieste. Fu costruito nei cantieri scozzesi William Beardmore & Co a Dalmuir nei pressi di Glasgow e iscritto al Compartimento Marittimo di Trieste con la matricola n° 318, venne requisito dalla Marina Militare a Genova il 3 dicembre 1940. Durante la seconda guerra mondiale il 24 maggio 1941 alle ore 20.40 circa, in navigazione in convoglio da Napoli a Tripoli, scortato dalle torpediniere Procione e Orsa dai cacciatorpediniere Corazziere e Lanciere e dagli incrociatori Trieste e Bolzano a circa 10 miglia per 83° da Capo Murro di Porco in Sicilia, più o meno al largo di Siracusa, fu colpito da due siluri lanciati dal sommergibile inglese HMS Upholder comandato da David Wanklyn. Il Conte Rosso che trasportava 2.729 persone, di cui 280 dell’equipaggio e 2449 trasportati, affondò dopo una decina di minuti nel punto 36° 41′ Nord e 15° 42′ Est. Persero la vita 1.297 persone e vennero recuperate soltanto 239 salme, nonostante il prodigarsi delle unità che facevano parte della scorta. La torpediniera italiana Pegaso il 14 aprile 1942 affondò lo stesso sommergibile, fiore all’occhiello della marina britannica.

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