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So’ dove andrò

di Calapai Francesca e Giovanni Caruso e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

‎Io lo so’ dove andrò, lì dove si raccolgono le anime dannate che nella vita hanno girato invano cercando sempre, cercando il senso delle cose.
Io lo so’ dove andrò, lì dove si raccolgono le anime dannate che hanno troppo amato continuando a cercare il senso di quell’amore eterno mai trovato, anche se una parte di me ricorda sempre una frase di madre Teresa che piangendo diceva al suo confessore di non avere fede e lui le rispondeva che la vera fede è piena di dubbi più che di certezze.
Le certezze sono quelle che hanno guidato tanti fanatismi religiosi. C’era e c’è chi in nome della sua assoluta certezza uccideva e uccide in nome di Dio …forse avere dubbi ogni tanto aiuta a crescere e cercare di capire e conoscere sempre di più l’assoluto che ci guida.

Sento aridità, oscurità, solitudine.
Torture avverto.
Silenzio e vuoto intenso
dentro di me.
Soffro per il cercare e non trovare Cristo,
per ascoltare senza udire.

Il sorriso è una maschera o un mantello che copre ogni cosa. Madre Teresa, la poesia coglie un istante, lo stato d’animo di quell’istante. La preghiera è di quel momento, quel preciso momento in cui siamo felici e ringraziamo o abbiamo paura smarrimento dubbio e chiediamo aiuto…
La giusta via è quella scelta tra mille dubbi, non quella che qualcuno ha scelto per noi reputandola unica e giusta.
Io lo so’ dove andrò,  navigo le stesse acque, l’unico consiglio che mi  posso dare è di non affogare in mille dubbi e contemplazioni, in recriminazioni e accuse.
A volte la vita è più semplice di quello che crediamo, basta viverla istintivamente … gli animali in questo sono il miglior esempio…è Lui, che è l’amore assoluto,  il primo dono che ci ha donato attraverso la vita.

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