Attualità,  Che cos'è la Marina Militare?,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Recensioni,  Storia,  Un mare di amici

2.8.2008, Gino Birindelli: noi, marinai di una volta, non ti dimentichiamo

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Quest’articolo è dedicato, a dieci anni della sua dipartita, a colui che verrà ricordato dagli equipaggi per aver difeso, in ogni occasione, il personale della Marina Militare. Racconteremo ai posteri di quando, nel 1970, in qualità di Comandante in Capo della Squadra, in occasione della visita a bordo di Nave Garibaldi dei parlamentari dell’allora Commissione Difesa, dopo averli ricevuti con i dovuti onori li suddividesti per le varie navi (alla fonda nel porto di Cagliari) impartendo l’ordine ai Comandanti di tenerli prevalentemente nei locali macchine e caldaie.
Oggi carissimo Ammiraglio di una volta e signore dei mari, a così breve distanza dalla tua ultima missione, le “pagine ufficiali” si sono già dimenticate di te…forse da toscanaccio come eri dicevi le verità in faccia e non eri gradito. Non hanno avuto mai il coraggio di dedicarti una nave (ai tuoi amici tutti lo hanno fatto) ma solo una misera targhetta in un luogo nascosto ai più…
Del resto Qualcuno disse: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua” (Matteo 13,54-58).

Questi “…signori” dopo quattro ore di navigazione con mare forza 2/3 furono riportati su nave Garibaldi per la conferenza stampa di rito. All’arrivo dell’Ammiraglio Birindelli si inalberarono tutti per il trattamento ricevuto. L’Ammiraglio, di rimando, rispose: “queste sono le migliori condizioni in cui voi Parlamentari fate vivere i Militari in particolare i Marinai.” Da quel momento ci furono una serie di adeguamenti economici e, soprattutto, il riconoscimento di un lavoro particolare a cui bisognava e bisogna riconoscere un trattamento diverso dai pubblici dipendenti (…intelligenti pauca!).

 

GINO BIRINDELLI
Nasce a Pescia (Pistoia) il 19 gennaio 1911. Nel 1925, appena quattordicenne, lascia il Collegio degli Scolopi di Firenze ed entra nella Regia Accademia Navale di Livorno, da cui esce con il grado di Guardiamarina del Corpo di Stato Maggiore nel 1930. Inizia così una lunga e brillante carriera che lo porta ad essere imbarcato su varie unità di superficie e sommergibili della Regia Marina, tra cui si ricordano l’incrociatore “Ancona”, la corazzata “Andrea Doria”, i cacciatorpedinieri “Quintino Sella”, “Confienza”, “Monzambano” e “Giovanni Nicotera” e i sommergibili “Santarosa”, “Naiade”, “Foca” e “Domenico Millelire”. Promosso Sottotenente di Vascello nel 1931 e Tenente di Vascello nel 1935 assunse successivamente, nel 1939, il comando dei sommergibili “Dessié” prima e “Rubino” poi. L’intensa attività conseguente ai propri impegni marinari non gli impedisce di dedicarsi comunque allo studio: nel 1937, infatti, si laurea in Ingegneria Civile presso l’Università di Pisa. Nel settembre 1939 viene destinato a La Spezia alla Squadriglia MAS per iniziare l’addestramento sui mezzi d’assalto insieme ad altri famosi personaggi quali Teseo Tesei, Elios Toschi e Luigi Durand de la Penne, tanto per citarne alcuni. Inizia così a manifestarsi quella tempra eccezionale di uomo e combattente che lo ha contraddistinto per l’intero arco della sua vita fino a fargli assumere i contorni dell’eroe. L’intensa attività portata avanti alla Bocca del Serchio, luogo deputato a tale tipo di operazioni, gli causa anche problemi fisici: l’ossiggeno dei respiratori gli brucia infatti un polmone nel corso degli allenamenti, ragion per cui viene ricoverato nell’ospedale di Massa, da dove peraltro scappa per rientrare subito a Bocca del Serchio, riuscendo a convincere il Comandante, Ajmone di Savoia, a mantenerlo in servizio. Prende parte attivamente alla prima spedizione dei Mezzi d’Assalto contro la base inglese di Alessandria (Operazione G.A.B1) nella quale viene decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare “sul campo” per il comportamento dimostrato a bordo del sommergibile “Iride” sottoposto ad attacco aereo nel Golfo di Bomba.
Nell’occasione si tuffava per cinque volte consecutive per portare in salvo un marinaio di leva dell’equipaggio del sommergibile intrappolato nel battello in fase di affondamento. Rientrato in Patria prende parte alla prima e alla seconda spedizione dei Mezzi d’Assalto contro la base inglese di Gibilterra (Operazioni B.G. 1 e B.G. 2); nel corso della seconda spedizione, a causa dell’avaria al proprio mezzo, è costretto ad affondarlo, venendo successivamente catturato e fatto prigioniero dagli inglesi. Per questa azione viene decorato Medaglia d’Oro al Valor Militare. Nei venti mesi successivi rimane prigioniero negli ospedali inglesi ed americani finché, alla fine del 1943, dopo l’armistizio, il Governo Italiano di Badoglio lo fa rimpatriare.
Nel 1944 viene promosso Capitano di Fregata ed assume l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore dell’Ispettorato Generale MAS, partecipando alla Guerra di Liberazione con mezzi di superficie lungo le coste albanesi ed jugoslave. Le proprie condizioni di salute, però, lo costringono nuovamente ad un lungo ricovero in ospedale. Al termine delle ostilità assume il Comando del Battaglione San Marco e, successivamente, gli viene assegnato l’incarico di Comandante in Seconda della corazzata “Italia”, durante il periodo di internamento ai Laghi Amari in Egitto. Successivamente viene assegnato al Centro Subacquei, gruppo composto per la massima parte da sommozzatori già facenti parte dei mezzi d’assalto, con l’incarico di procedere allo sminamento dell’Alto Adriatico. Proseguendo in carriera frequenta l’Istituto di Guerra Marittima e successivamente assume il Comando prima della 3^ Squadriglia Corvette poi della 3^ Squadriglia Torpediniere. Promosso Capitano di Vascello nel 1952 assume incarichi prestigiosi, tra i quali si ricordano il Comando del Centro Subacquei ed Incursori del Varignano a La Spezia ed il Comando dell’incrociatore Raimondo Montecuccoli con il quale, dal settembre 1956 al marzo 1957, effettua una crociera di circumnavigazione del globo che lo porta a toccare 34 porti di quattro continenti. Viene promosso Contrammiraglio nel 1959, nel cui grado viene prima destinato presso il Centro Alti Studi Militari, assumendo poi nel tempo gli incarichi di Capo di Stato Maggiore Aggiunto del Comando della Squadra Navale e di rappresentante del Comando delle Forze Alleate del Mediterraneo presso il Comando delle Forze Aeree Terrestri del Sud Europa, venendo infine destinato presso lo Stato Maggiore della Difesa. Nel 1962 viene promosso Ammiraglio di Divisione, nel cui grado comanda la 1^ Divisione Navale, nel 1966, promosso Ammiraglio di Squadra, viene chiamato a ricoprire i prestigiosi incarichi di Direttore Generale del Personale della Marina, di Comandante in Capo della Squadra Navale ed infine di Comandante Navale Alleato del Sud Europa, prima a Malta e poi a Napoli. Viene eletto Deputato al Parlamento nella VI Legislatura, dal 1972 al 1976, ed il 15 dicembre 1973 si congeda dalla Marina, circondato dall’affetto e dall’ammirazione di tanta gente, ma soprattutto di coloro, in Marina, per i quali si è sempre battuto. Gli vengono attribuiti riconoscimenti prestigiosi tra i quali, recentemente, l’intitolazione alla sua persona di un padiglione al Museo di Eden Camp, in Inghilterra, ove è posto un esemplare di “Siluro a lenta corsa”, quel maiale con il quale aveva tanto combattuto e tanto si era distinto proprio contro gli inglesi nella Seconda Guerra Mondiale. E’ Morto al policlinico militare del Celio, a Roma, il 2 agosto 2008. I funerali si sono svolti, presso la caserma Grazioli Lante, il 5 agosto 2008.

ONORIFICENZE
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al “Merito della Repubblica Italiana”;
Medaglia d’Oro al Valor Militare;
Medaglia d’Argento al Valor Militare;
Croce al merito di Guerra;
Campagna di Guerra 1940-44 e 1945;
Medaglia Commemorativa per i volontari della seconda guerra mondiale;
Nastrino di Guerra 1940/43 con numero uno stelletta;
Nastrino di Guerra 1943/45 con numero due stellette;
Ufficiale dell’Ordine della “Corona d’Italia”;
Medaglia Mauriziana al “Merito di dieci lustri di carriera militare”;
Medaglia d’Oro per “Lunga Navigazione nella Marina Militare” (20 anni);
Croce d’Oro con stelletta per “Anzianità di servizio” (40 anni);
Commandeur dell’Ordine di Dannebrog conferitagli da S.M. il Re di Danimarca;
Distintivo per il personale dei Reparti d’Assalto;
Distintivo d’Onore per il personale già destinato presso COMSUBIN;
Distintivo d’onore di ferito in Guerra.

IL SUO TESTAMENTO SPIRITUALE

Prima e più che da un volo in altri cieli. L’immortalità dell’anima è costituita dalla risonanza che, a somiglianza delle onde create dalla pietra gettata nell’acqua ferma del lago, “l’elevato sentire” genera e che, a differenza di quelle, dura sempre. A me che fui il primo diretto comandante di quel pugno di uomini, e che presi parte alle tante discussioni, non risulta difficile indicarne i punti salienti:

– Lo scopo della vita è creare, fare, dare. L’azione è gioia dello spirito.

– Non chiedere mai alcunché ad alcuno se non a te stesso. Chiedi al tuo Dio solo e sempre la forza di “non chiedere”, ma ringrazialo continuamente per ciò che sei stato capace di fare.

– La forza più grande dell’uomo è la volontà, quella che permette di “strappare le stelle dal cielo”, di porre “il cielo come solo limite alle proprie capacità ed aspirazioni”, quella che spinge l’handicappato a cimentarsi nell’agone sportivo, a rendersi autosufficiente con il lavoro.

– Assisiti senza fine chi si impegna con perseverante sacrificio all’elevazione materiale e spirituale propria ed altrui. Ogni atto di solidarietà che proponi sia, prima di tutto ed in buona misura, a tuo carico.

– Una più grande Famiglia donataci da Dio. Questa è la patria e ad essa – come tale – si devono dedizione e devozione assolute.

– La Civiltà è il rispetto si se stessi, degli altri, delle altrui opinioni. La Cultura ha lo scopo precipuo di incrementare il grado di Civiltà degli individui.

– La Libertà e la Pace sono – solo e sempre – il prodotto dell’impegno duro, indefesso, doloroso degli uomini di buona volontà. La costruzione umana su cui si poggia la Pace ha, come chiave di volta, la Giustizia; quella su cui poggia la Libertà ha il Coraggio.

– Il coraggio vero, quello che conta, è il Coraggio Morale. Esso deriva dall’onestà, dal senso del dovere, dall’impegno con se stesso a tutelare i diritti umani di tutti.

– La forza dell’Amore è immensa ed immensamente benefica se ogni suo atto è ispirato e strettamente legato al rispetto della Legge degli uomini onde esso non degeneri in mollezza o, addirittura, in acquiescenza alla sua violazione. Tutto ciò che, nell’empito di Amore, viene dato a qualcuno in termini di tolleranza o perdono è, infatti, sottratto surrettiziamente e definitivamente alla cogenza della norma su cui si basa l’ordinata convivenza della società civile.

– “In medio stat virtus” è saggia norma di vita ma la realizzazione della “medianità virtuosa” si deve ottenere solo e sempre attraverso la pratica del precetto si-si/no-no, del confronto con l’opposto, della competizione, mai con il compromesso. La competizione leale consente infatti di evitare lo scontro crudele; impedisce che la Pace degradi nel nirvana.

Solo là dove ogni atto è ispirato a vivo senso di responsabilità ci può essere ordine e democrazia.

Ma quando sarà dedicata una nave a Gino Birindelli?
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Mi sono sempre chiesto e chiedo anche a Voi che leggete: perché a Gino Birindelli non è stata mai dedicata una nave della flotta della nostra Marina Militare?
Chissà se risponderete e, soprattutto, se risponderanno i responsabili dello Stato Maggiore Marina a questo quesito…
A molti di noi marinai piacerebbe leggere il nome “Birindelli” sul fianco della nave, Lui è fra i Marinai leggendari che non può e non deve essere sottaciuto per le sue eroiche imprese, per l’intensa attività svolta, per la volontà, per la dedizione e l’attaccamento alla Patria (anche dopo la sua collocazione a riposo) e non per ultimo per la ricostruzione della Marina stessa dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Molti altri eroi Marinai (pluridecorati e non) sono stati onorati con la titolazione della nave per esempio Luigi Rizzo con una fregata rimasta storica per essere stata la prima ad imbarcare un nucleo elicotteri e quindi dando la nascita all’aviazione di marina e gli stessi Durand de la Penne, Mimbelli, Martellotta, Rossetti e Paolucci hanno avuto titolato unità navali che riportano rispettivamente i loro nomi.
Nave Birindelli perché no?

A proposito di Gino Birindelli
di Claudio53 e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

…riceviamo e pubblichiamo. Se avete cose da aggiungere noi, per adesso, siamo qui.

Nulla da dire sull’Ufficiale di Marina e sull’Eroe ma dobbiamo evidenziare che sicuramente era un uomo con un carattere difficile, toscanaccio ed irruento, sulla cui carriera finale – nonostante i meriti di Guerra – ha influito il caso sollevato dal governo maltese quando lo dichiarò “persona non gradita” a seguito della sua nomina a COMNAVSOUTH (il Comando fu successivamente spostato da Malta a Napoli).
Se si tiene conto che erano gli anni 70 periodo delle stragi, del terrorismo ovvero anni drammatici, appare evidente che all’epoca il personaggio fosse scomodo, non tanto per i militari quanto per i politici (anche del suo stesso partito, il M.S.I., che lasciò dopo circa due anni dopo aver ricoperto la carica di Presidente). Peraltro la sua appartenenza alla P2 (da lui stesso confermata) complicò notevolmente le cose.
Per quanto riguarda l’episodio del febbraio 1970 con cui denunciò lo stato di malessere della Marina ritengo utile, senza togliere nulla alla sua meritoria azione, ricordare che gli aumenti furono opera “diplomatica” dell’Ammiraglio Spigai, Capo di Stato Maggiore della Marina, a cui le esternazioni di Birindelli furono sicuramente utili. Visto che ho citato Spigai evidenzio anche che fu lui ad iniziare a parlare e scrivere della necessità di una legge navale, poi continuò Rosselli Lorenzini ma fu l’abilità dall’Ammiraglio Gino De Giorgi a dare i risultati sperati con la pubblicazione anche del famoso “Libro Bianco”.
Comunque i tempi sono cambiati e forse dare il suo nome ad una futura nave non sarebbe cosa impossibile.
Distinti saluti
Claudio53

Buongiorno Claudio53, grazie per questa sua disamina come dire pacata e allo stesso tempo molto esaustiva.

Col suo consenso la pubblicherei a forma di articolo per spronare tutti i Marinai a quell’unità, tanto evocata quanto vituperata, che può sensibilizzare gli attuali vertici della Marina, in particolare dell’ammiraglio De Giorgi figlio prima e dell’attuale Capo di Stato Maggiore della Marina Valter Girardelli, in vista di quelle prospettive e orientamenti di massima della nostra amata Forza Armata. Se buon sangue non mente (ma è un banale modo di dire) l’attuale Capo di adesso e speriamo il prossimo (profondo conoscitore dei meandri dai tempi di Ulisse) possono raddrizzare la rotta lievemente sotto l’allineamento.
Concordo con Lei che i tempi erano altri (’70 e 80) e qualche volta il politico di turno nazionale è stato anche lungimirante.
Nelle “scelte” che per noi Marinai e Militi sono tradotti in “ordini” (giuste o sbagliate dei politici e anche degli alti consiglieri al comando) siamo esecutori e parzialmente responsabili mentre i mandanti risponderanno alla loro coscienza (Dio) e anche ai posteri (Cesare).
Per questo reitero e ribadisco quell’unità (oggi forse più allargata…).
“Soli si perde”
Questa è la storia di quattro persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno (proprio come le FF.AA.).
C’era un importante lavoro da fare e OGNUNO era sicuro che QUALCUNO l’avrebbe fatto!
CHIUNQUE avrebbe potuto farlo ma NESSUNO lo fece.
Qualcuno si arrabbiò perché era compito di OGNUNO.
OGNUNO pensò che CHIUNQUE poteva farlo.
Andò a finire che OGNUNO incolpò QUALCUNO quando NESSUNO fece ciò che CHIUNQUE avrebbe potuto fare.
Ergo, il tiro al piccione agli ammiragli, alle carriere, ai 2 marò, ai combattenti visibili ed invisibili, ecc. ecc. che hanno eseguito ma non sono mai stati giustiziati (colpevoli o innocenti) da qualcuno preposto alla giustizia ma dai media, da noi …non proprio come la Sua divina storia che fu invece lapidato dai cattivi “Consigliori” che non erano neanche al Potere.
LA FORZA E’ NEL GRUPPO (che non è un opuscolo di testo del compianto ammiraglio Mario Lucidi o edito per gli istituti di formazione) E UN POPOLO CHE NON ARROSSISCE ALLA VERGOGNA E’ DESTINATO A SOCCOMBERE.
Mi perdoni se inconsapevolmente lo abbia turbato ma è il mio modus vivendi.
P.s. Non mi risulta che ci sia stata una “Norimberga italiana” e neanche processi che abbiano stabilito almeno la verità processuale in chi, consapevolmente o inconsapevolmente, ha sbagliato dal 9 settembre 1943 ad oggi (eccezion fatta per Bettino Craxi).
Sono certo che comprenderà lo sfogo di questo suo subalterno che ancora oggi si ostina a credere in Patria e Onore e che è convinto che bisognerebbe invece Giurare, con le medesime modalità, per l’Europa prima (ma non c’è ancora un esercito europeo) e forse, ancor prima e di più per la NATO … a tutti coloro che decidono di intraprendere questa navigazione.
Un abbraccio grande come il mare e il cuore dei Marinai dentro…
Ezio

Buongiorno sig. Ezio, puoi pubblicare tutto quello che vuoi nella forma da te ritenuta più utile. Non vorrei passare per estremo difensore della categoria degli Ammiragli ma icoloro che hanno caratteri difficili o le mele marce (o le pecore nere) si trovano a tutti i livelli.
La stragrande maggioranza dei marinai è sempre stata corretta e disciplinata, senza che questo vuol dire subire passivamente.
Claudio53

34 commenti

  • Giovanni Gavino LEONE

    Grazie, Ezio, tu sei e sarai, sicuramente ricordato coma un vero marinaio di una volta. Un vero marinaio che ha saputo dare, a che ha tanto dato, alla Marina Militare ed i suoi equipaggi l’onore che hanno meritato. Non ho conosciuto di persona, L’Ammiraglio Birindelli, ma le sue gesta lo ricordano e lo ricorderanno in eterno. Grazie, Ezio per questo meraviglioso ricordo. Sono orgoglioso di averti conosciuto e sappi che la stima che ho nei tuoi confronti è veramente infinita.
    Un forte abbraccio.

  • Profilo FB EZIO VINCIGUERRA

    Ezio Pancrazio Vinciguerra “ONORE E RISPETTO SERGENTE” mi disse, “…E CAMMINERAI A TESTA ALTA E SARAI TEMUTO DAI TRADITORI DELLA PATRIA”. (A BUON INTENDITOR).
    NOI NON LO ABBIAMO DIMENTICATO, E VOI?
    Lilly Arezzo della Targia la famiglia di mia mamma ha avuto l’onore di conoscerlo
    Gestire
    Franco La Rosa Onori ad un Grande uomo di mare.
    Paolo Salvati Un grande onori a gino
    Giorgio Fiorini Grande.comandante e.grande persona onori
    Ciro Scala CIAO AMM . BIRINDELLI R I P ⚓ HO BELLI RICORDI QUANDO VENIVA SUL CAIO DUILIO 554 ⚓ IO DEL 3 E 4 REPARTO ARMI GLI FECI GLI ONORI COL PICHETTO GRANDE UOMO UN ABBRACCIO GRANDE COME IL MARE ⚓
    Salvatore Pilloni Come si può dimenticare una persona così a modo, impossibile R.I.P. Ammiraglio
    Nicolò Meo Era ora che qualcuno lo onorasse. R.I.P.
    Raffaele Anatilopan Onori a Colui che ha combattuto ed ottenuto che i nostri Marinai (tutti) venissero trattati con più considerazioni. Riposi in pace Ammiraglio
    Francesco Ruggieri Onore a te fratello Ezio Pancrazio VinciguerraEZIO IO NON DIMENTICO CIAO.
    Franco Alessi Indimenticabile, da CINCNAV, ho avuto modo di conoscerlo sul De Cristofaro alla rassegna Navale nel Golfo di Napoli. Sarebbe ora gli fosse intitolata una Nave ..!
    Ferdinando Napoletano ONORI!
    Vincenzo Tomasco Onori a lui
    Antonio Osvaldo Monsellato Nemmeno!
    Piga Carlo grande, lo conobbi a marzo del 73 in arsenale alla Spezia ,
    Franco Boldrini …Nel giugno 1999, Il Foglio pubblicherà una lettera consegnata da Birindelli a Giorgio Almirante il 25 giugno 1984 in cui l’Ammiraglio afferma, tra l’altro: “Quello che hai detto alla tv nei miei riguardi non mi ha meravigliato; hai manipolato, in quella come in mille altre circostanze, la verità onde distogliere l’attenzione dei meno accorti dalle tue varie deficienze e/o malefatte. Ciò che hai detto si aggiunge alle infinite menzogne di cui è fatta la tua vita e il tutto spiega il senso di disgusto che ho sempre provato
    Franco Boldrini ..mio padre era con Lui nei MAS a Spezia…
    Ezio Pancrazio Vinciguerra Franco Boldrini carissimo e stimatissimo, che sorpresa piacevole non me ne avevi mai parlato. Un abbraccio a te grande come il mare della musica e grande come il tuo cuore. Grazie della testimonianza.
    Francesco Porpora Grande uomo grande militare (URRÀ)
    Michele Frangipane Grandissimo
    Roberto Useli Onori..
    Gianni Draghi Onori a questo grande marinaio !
    Gino Venturino Onore e gli dia per quella che ha fatto per noi. Ha combattuto per farci avere un adeguato stipendio.
    Roberto Lugato Onori
    Pasquale Rungi R. I. P. Grande Eroe..!! Onori a Te…..
    Alberto Chinaglia Grande Ammiraglio. Ho avuto il piacere di s tringergli la mano
    Giuseppe Tangorra Onore, merito e massimo rispetto. R.I.P.
    Girolamo Trombetta Onori per sempre.
    Carmelo Scimone Onore e gloria all’ammiraglio Birindelli……..3 hip hip hurrà…..
    Paolo Montalba Ho avuto l’onore conferirci personalmente su nave San Giorgio Aprile o Marzo 1968 ero da poco Sergente assieme ad altri Sottufficiali in Tenuta Ordinaria ,,,, Onore a questo EROE !
    Mario Caruso Almeno questo.
    Nicola Cosimo Olivieri Grande ammiraglio onore.
    Luigi Ingrosso Almeno una Vie l’hanno dedicata all’Eroe di Alessandria d’Egitto. Quando una Unità Navale con il suo Nome?
    Tore Masia Un grande..la saluto..comandante..onore a lei
    Lucio Campana Era un uomo prima che un Militare. Purtroppo non era ben visto nelle alte sfere. Nemmeno una nave ha mai portato il suo nome.
    Pasquale Rungi Vergogna..
    Sabatino D’Angelo Ezio io negli anni 1965 o gju’ di li’ ho avuto Birindelli nella stanza accanto. Comunque sempre un grande uomo
    Salvatore Chiaramida Il più grande in assoluto dal dopo guerra, ONORE, RISPETTO e R. I. P.
    Raimondo Restivo R. I. P.
    Francesco Illiano ho avuto il piacere si essere stato al suo servizio
    Giorgio Manna Grande marinaio grandissimo militare e soprattutto un grande uomo. Onore alla memoria dell’Ammiraglio Gino BIRINDELLI Medaglia d’oro al valor militare!!!Un grande Italiano
    Peppe Scarpa Onori a un Grande uomo di mare.❤
    Civetta Valerio Onori !!
    Sandro Saccheri Grande onore averlo conosciuto!!!
    Efisio Meloni Chi dimentica un Vero Uomo di Mare….Onori a Gino……….
    Pino Amara Non ho capito perche’ non c’e’ ancora una nave col suo nome. Forse non era ben visto fra i suoi superiori. Ebbe una bella risposta quando affondo’ il Giulio Cesare sotto bandiera dell’Unione Sovietica, qualcuno gli chiese se erano stati quelli della 10a MAS, e lui rispose: “magari fossero stati loro”!
    Michele Fiorentino Wurpless Grande Uomo Grande Ammiraglio
    Giuliano Boggian R.i.p.
    Pino Amara R.I.P. Grande uomo ed eroe.
    Pasquale Pellicoro Onori e rispetto ad un Grande Eroe che ha servito la nostra Marina il nostro paese
    Alberta Botti Onori!

  • Di Capua Sabino

    Finalmente un po’di meritocrazia vera. Onori Ammiraglio ed ancora grazie per tutto quello fatto per la nostra Marina

  • Profilo fb EZIO VINCIGUERRA

    Francesco Rini Non si può dimenticare. ONORI…
    Enrico De Vivo Non mi sono mai piaciute le comandate, sono sempre stato del parere che la partecipazione ad un evento militare deve essere sentito, e quindi ho cercato sempre di evitarle. Quando mi è stato chiesto se volevo partecipare alle esequie dell’Ammiraglio Birindelli presso la caserma Lante, mi sono sentito onorato di portare l’ultimo saluto ad un uomo che a differenza di tanti altri ha combattuto per la dignità dei suoi uomini. Grande uomo, non ricompensato a dovere da chi non condivideva il suo comportamento fuori dagli schemi. ONORI
    Pasquale Rungi Ciao Enrico…. Condivido in pieno il Tuo pensiero..! Un abbraccio…
    Domenico Sercia Onori a questa grande persona
    Paudice Salvatore Onore A un Grande UOMO e un GRANDISSIMO MARINAIO
    Maria Rosaria Fantasia Una persona indimenticabile

  • Ferdinando Savoia

    Un caro ricordo di Lui,durante una missione con SH-3D del 3*Gruppo Elicotteri, da Catania,Malta,Brindisi e Catania. Verso Malta incontrammo un sommergibile Russo che veniva rifornito da un falso peschereccio Russo. Volle girargli attorno per poi proseguire per Malta. Grande personaggio!!!! Onorato di avergli stretto la mano. Anno 1965.

  • Luigi Rosadi

    Alzo il calice e brindo alla memoria di un grande uomo che seppe guadagnarsi il rispetto del nemico. Onore a Lei Signor Ammiraglio !!!

  • GRUPPO FB LA VOCE DEL MARINAIO

    Pietro Monfreda R. I. P. Ammiraglio
    Ezio Vinciguerra “ONORE E RISPETTO SERGENTE” mi disse, “…E CAMMINERAI A TESTA ALTA E SARAI TEMUTO DAI TRADITORI DELLA PATRIA”. (A BUON INTENDITOR).
    NOI NON LO ABBIAMO DIMENTICATO, E VOI?
    Luigi Parmigiani L’ho conosciuto quando ero al Ministero della Marina nel 1968
    Gianfranco Bongiovanni Onore!
    Pasquale Pierangelini Uomini del suo,stampo, ne nasce uno ogni mille anni!!! Più che Ammiraglio era un uomo con la U maiuscola!!! R.I.P.
    Ugo Conte Onore e Rispetto a questo Grande Eroe. .
    Tonio Durante Non si possono dimenticare gli Uomini che hanno fatto grande la Marina Militare del dopo-guerra. Onori all’Amm.di Squadra e Onorevole Gino Birindelli. R.I.P. l
    Pasquale Pellicoro Un Grande Eroe ed Ammiraglio che ha onorato il nostro paese
    Michele Giuseppe Di Liberto ONORE R I. P.
    Carlo Palazzo Grandissimo ammiraglio
    Francesco Caianiello Neanche Ezio, indimenticabile,mi piace ricordare la sua canditatura nel MSI se ricordo bene era verso il 1971/72 votavo per la prima volta, eravamo ad Ancona, tutti a votare per il nostro Ammiraglio.Che RIP Ammiraglio.
    Nicolò Meo Grande Uomo. R.I.P.
    Filippo Guida Grande marinaio, grande AMMIRAGLIO
    Giordano Coffani Il mio ammiraglio al cincnav 1970 Grande persona

  • Arturo d'Albero

    Era ora ! Finalmente una strada dedicata ad un eroe vero della X MAS e non al mercenario sabaudo, Giuseppe Garibaldi.

  • GRUPPO FB MARINA MILITARE ITALIANA (Non Ufficiale)

    Peppe Amendola Onore a Te Ammiiraglio R.I.P.
    Gigi Ferrara Patria ed Onore AMMIRAGLIO
    Antonio Ter Ho avuto l’onore di essere stato alle sue dipendenze . Grande uomo, eroe e rispettoso dei valori umani. Riposa in pace
    Ermanno Giraldi l’ho avuto da Capitano di Vascello, quale Comandante dell’Incrociatore Raimondo Montecuiccoli,nel 1956 nel giro del mondo in occasione delle olimpiadi a Melbourne in Australia. Successivamente da Ammiraglio di Squadra sull’ Impetuoso, quale Capo di nave commodoro in sostituzione dell’ Ammiraglio di squadra Virgilio Spigai. Grande italiano, immenso patriota, grandioso eroe. Aveva uno sviscerato amore per la ingrata Marina M, e si sentiva onorato di indossare la uniforme da Ufficiale di Marina. Purtroppo aveva molti nemici al palazzo a Lungotevere .
    Gianni Grieco Neanche una nave dell’odierna Marina Militare gli è stata intitolata…una Movm, un uomo che tanto ha dato alla Marina ed alla Patria…
    Antonio Ricadi Ho avuto anche io l’onore di conoscerlo nel 1956 su nave Montecuccoli! Come dice Ermanno Giraldi, andavamo a Melbourne per le olimpiadi. Non abbiamo rifatto la stessa rotta per il ritorno, perchè gli inglesi avevano bombardato il canale di Suez. Siamo tornati in Italia, dopo aver circumnavigato la terra! Il giro del mondo! Ricordo la gioia del Com. Birindelli, quando è stato smascherato un ladro a bordo, un inglese! ( Insegnate di inglese per gli allievi dell’accademia di livorno) Birindelli odiava gli inglesi perchè durante le 2° guerra mondiale lui portava i “maiali” sotto la chiglia dellle navi inglesi. In un operazione è stato catturato perchè il motore del “maiale” è andato in avaria e lui lo ha spinto a mano (a venti metri di profondoità)! Per questa operazione ha avuta la medaglia d’oro ma ha anche perso un polmone! E allora quando ha scoperto che il ladro a bordo era un imglese ha preso il microfono generale (tutto l’equipaggio ascoltava) e gridò ” sono contento che il ladro sia un inglese! Solo noi del Montecuccoli possiamo “sentire” certe cose. PS: Il fatto che alla fine si sia iscritto al Movimento Sociale, secondo me , ha pegiudicato ulteriori roconoscimenti che avrebbe sicuramente meritato!!!!
    Antonio Ricadi Qualcuno correggerà qualcosa dei miei ricordi,, ma sono passati niente po po di meno che: più di sessanta anni! Eravamo ventenni , ora siamo……però possiamo ancora dire di avercela fatta!!! Mi piace ancora ricordare che , nave Montecuccoli, era una vecchia nave, per l’equipaggio non c’erano lettini, dormivamo nelle amache Non c’era aria condizionata e quando le lamiere, nei mari del sud erano infuocate dal caldo intenso ed afoso, dormiavamo in coperta (all’aperto) e le mattina ci svegliavamo gonfi , tanta era l’umidità!
    Filippo Parroni R.I.P. Ammiraglio
    Enrico Fantone Onori ! Ammiraglio , R.I.P.
    Roberto Patruno Un grande Uomo e un grande Marinaio
    Giancarlo Leandri Grande Uomo Birindelli R.I.P.
    Gianni Grieco La rinascita della Marina nel dopoguerra con costruzioni e progetti esclusivamente nazionali si deve a lui che volle fortemente la legge navale del 1975.
    Gestire
    Nicolò Marasciulo Onori e R.I.P.
    Carmine Albanese Onorato di essere stato alle sue dipendenze. Ammiragliato di Ancona anno 1968.
    Gennaro Malafronte O N O R I, che R.i.P.
    Tonino Pileggi Onori R.I.P. Ammiraglio
    Alberto Lanese ONORI COMANDANTE ️ ️

  • GRUPPO FB MARINAI

    Ciro Scala ONORI R I P ⚓
    Giovanni Stanca Era un grand’uomo
    Alfio Baudo L’ Ammiraglio Birindelli è stato il padrino al giuramento del mio corso non dimenticherò’ mai le sue parole e il suo sguardo
    Valter Lustri Concordo pienamente con Alfio, grande marinaio, grande ufficiale e grande uomo.

  • GRUPPO FB TLC - TELECOMUNICAZIONI - MARINA MILITARE

    Mimmo Russo Onori R.I.P.
    Luigi Rosadi HO AVUTO LA FORTUNA E L’ONORE DI STRINGERE LA MANO AL SIGNOR AMMIRAGLIO, UN BREVISSIO COLLOQUIO. TUTTO SUCCESSE QUI A GROSSETO DURANTE UNA VISITA SUA.
    Nicola Giannatiempo ONORI….uomo di mare
    Nicola Giannatiempo Ancona imbarcato su Nave San Giorgio .. festività Santa Barbara 1969
    Sergio Fraenza ho avuto il piacere di conscerlo,persona seria educata preparata e sopratutto persona con le idee chiare e di destra.

  • Ermanno Giraldi

    tanto è vero quello che ho esplicitato, che il nome BIRINDELLI non sia stato attribuito ad Unità di nuovo varo. Anche Durand de la Penne si era buttato in politica a fianco di Malagoli (PLI). Mentre Birindelli dette le dimissioni ed entrò in politica (MSI) ma non piacque questo gesto allo Stato Maggiore Marina e che ne paga ancora oggi le conseguenze. Quando il Montecuccoli fece il giro del Mondo nel 1956, nei porti in cui fece scalo, le popolazioni salivano a bordo non per visitare la nave , bensì per conoscere di persona l’eroe della seconda guerra mondiale medaglia d’oro al valor militare, allora Capitano di Vascello Gino BIRINDELLI. Infinito onore ad un grandissimo italiano, che senza un polmone, riuscì ad effettuare imprese leggendarie.

  • Tonino Pileggi

    …Ma io la butto, perke’ non si crea un sito x fare una petizione da inoltrare allo S.M. Marina x fare attribuire il nome ad una unità’?

  • Ermanno Giraldi

    sarebbe una grande iniziativa, anche per dire ai poltroni di Roma e ricordar loro che si sono dimenticati, volutamente, avendo commesso una vgliaccata. Gli italiani per bene e coloro che hanno indossato la divisa della M.M. gridano vendetta. !!!

  • Giuseppe Maraglino

    Grande uomo e grandissimo militare. Ha sempre detto francamente ciò che pensava. R.I.P. Ammiraglio

  • Nicola Faino

    BIRINDELLI !!!! UNICO e SOLO dalla parte dei militari, tutti gli altri venduti alla classe politica, l’esempio dei nostri MARO’ e’ l’emblema d’ che bassezza si e’ arrivati.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *