Curiosità,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Pittori di mare,  Recensioni,  Storia

10.8.1933, transatlantico Rex

di Marino Miccoli

…gloria della marineria italiana.

Scorrendo le pagine dell’album fotografico di mio padre Antonio, la mia attenzione è stata catturata dall’immagine di una nave degna di nota, si tratta di un celebre (forse il più famoso) transatlantico italiano: il mitico Rex!

Questa bella fotografia, ingiallita dal tempo, mi offre l’occasione per trattare di quella che è stata l’unica nave italiana in grado di fregiarsi del prestigioso quanto ambitissimo trofeo costituito dal Nastro Azzurro (the blue ribbon), il premio per la nave commerciale che effettuava la più veloce traversata dell’oceano Atlantico. Proprio in questo mese di agosto ricorre l’82° anniversario del conseguimento di quel prestigioso riconoscimento internazionale da parte del Rex al comando di Francesco Tarabotto, (comandante ligure, nativo di Lerici) che senza alcun dubbio possiamo considerare un audace, esperto e competente “uomo di mare” oltre che uno dei migliori comandanti che la marineria italiana abbia mai avuto.
Il viaggio, che stabilì il record, iniziò alle ore 11.30 del 10 agosto 1933 quando la potente quanto lussuosa nave salpò da Genova alla volta di New York. Durante quella traversata, durata 4 giorni 13 ore e 58 minuti, il transatlantico riuscì a percorrere le 3181 miglia che separano Gibilterra dal faro di Ambrose, situato all’imboccatura del porto di New York, ad una media di ben 28,92 nodi. Fu un’impresa difficile perché dovette affrontare e superare notevoli avversità come le ondate di un oceano forza 8 e navigare attraverso fitti banchi di nebbia; tutte queste difficoltà furono superate grazie alla perizia del Comandante nonché alla preparazione e alla professionalità del suo encomiabile equipaggio. Inoltre la potenza dei suoi 144.000 cavalli, nelle ultime 736 miglia, gli consentì di mantenere la ragguardevole velocità media di 29.61 nodi.
Alle ore 4:40 di mercoledì 16 agosto 1933 il Rex a sirene spiegate fece il suo trionfale ingresso nel porto di New York, con più di 27 ore di anticipo rispetto alla tabella di marcia. Era stato così raggiunto il nuovo record del mondo!
Il personale della Guardia Costiera in servizio nel faro di Ambrose ne constatò il passaggio e in pochi minuti notificò l’arrivo della elegante nave ammiraglia della flotta commerciale italiana; la notizia fece in breve tempo il giro del mondo, attraverso i marconi-grammi delle nostre navi che si passavano la voce contenendo a stento la commovente esultanza di tutta la marineria nazionale. Il record resistette fino al 3 giugno 1935, quando gli fu strappato dal transatlantico francese Normandie di ben 80.000 tonnellate. Il Rex ne stazzava 51.000.
All’inizio della II guerra mondiale, al fine di tutelarlo maggiormente da possibili attacchi del nemico, a questa splendida nave fu ordinato di allontanarsi dal porto di Genova, dove era agli ormeggi, e di gettare le ancore nelle più sicure acque dell’Alto Adriatico, tra Trieste e Capodistria. Ma l’8 settembre 1944 fu avvistata e pesantemente bombardata dagli aerei inglesi della R.A.F. che gli causarono notevoli danni e diversi incendi a bordo.
Il Rex, quel bellissimo transatlantico che anche Federico Fellini volle immortalare in un suo celebre film, bruciò per quattro giorni prima di affondare. Con il suo affondamento terminava tristemente l’epoca d’oro dei grandi transatlantici italiani. Tuttavia non ha avuto fine la sua celebrità perché il mitico transatlantico, il suo valido equipaggio e il suo straordinario Comandante Francesco Tarabotto riuscirono a battere il record ed aggiudicarsi così il Nastro Azzurro e, per questo, rimarranno sempre nel ricordo di tutti noi perché la sua storia rappresenta quella pregevole parte del meglio che la secolare storia e tradizione della Marineria italiana possa vantare.

A proposito del Rex
segnalata da Idamo Rossi 

Nessuno conosce il direttore di macchina e la sua gente
Un gruppo di Uomini, di marittimi, quelli della Macchina dove nei momenti più importanti e di tensione si annullano i gradi, la divisa e restano soltanto gli Uomini uniti nello sforzo di impedire che la macchina si fermi o solo rallenti all’improvviso.
Dall’ultimo Carbonaio (la maiuscola ci sta) al Direttore di Macchina il cuore che batteva era uno solo: se avessero potuto avrebbero spinto con le proprie braccia quel colosso in azione e forse lo facevano davvero vista la tensione ed il sudore!
Lo confesso, sono emozionato soltanto a scrivere queste parole perché la “vita in Macchina” è sempre stata la vita più silenziosa e riservata del Marittimo ed allo stesso tempo la vita più dura. La Marina Mercantile Italiana e del Mondo devono molto a questi Uomini!
Finalmente un giorno venni a conoscenza del nome del Direttore di Macchina del Rex. Su una bancarella del Mercato dell’Antiquariato trovai un numero della “Storia Illustrata” dell’Agosto 1983. In copertina, a piena pagina, la foto del Rex, il titolo “ Cinquant’anni fa il Rex/Nastro Azzurro”.
Nelle pagine interne l’articolo e le foto in bianco e nero dell’epoca.
– 1 Agosto il varo del Rex, madrina la Regina Elena: la Regina sale la scala della tribuna delle Autorità.
– altra foto: il Rex scivola in mare in una nuvola di fumo.
– in un’altra foto il Rex incrocia un altro gigante del mare il “Conte di Savoia”. Ed infine, in primo piano, la foto del Com.te Francesco Tarabotto (a destra, con barba e baffi neri) accanto a Costanzo Ciano (Ministro delle Comunicazioni), altre autorità di New York e, finalmente, a fianco di Costanzo Ciano e Tarabotto, il Direttore di Macchina Luigi Risso. Ciao Direttore! Finalmente fra noi. Era una vita che aspettavo di conoscerti, sei proprio come immaginavo: sereno, tranquillo, sorriso riservato… un buon padre di famiglia che ama la sua casa (la nave) ed i suoi cari (ufficiali, sottufficiali, comuni di Macchina).
Tratto da ” I miei amici macchinisti di Dino Emanuelli

2 commenti

  • Idamo Rossi

    nessuno conosce il direttore di macchina e la sua gente .. Un gruppo di Uomini, di marittimi, quelli della Macchina dove nei momenti più importanti e di tensione si annullano i gradi, la divisa e restano soltanto gli Uomini uniti nello sforzo di impedire che la macchina si fermi o solo rallenti all’improvviso.

    Dall’ultimo Carbonaio (la maiuscola ci sta) al Direttore di Macchina il cuore che batteva era uno solo: se avessero potuto avrebbero spinto con le proprie braccia quel colosso in azione e forse lo facevano davvero vista la tensione ed il sudore!
    Lo confesso, sono emozionato soltanto a scrivere queste parole perché la “vita in Macchina” è sempre stata la vita più silenziosa e riservata del Marittimo ed allo stesso tempo la vita più dura. La Marina Mercantile Italiana e del Mondo devono molto a questi Uomini!

    Finalmente un giorno venni a conoscenza del nome del Direttore di Macchina del Rex. Su una bancarella del Mercato dell’Antiquariato trovai un numero della “Storia Illustrata” dell’Agosto 1983. In copertina, a piena pagina, la foto del Rex, il titolo “ Cinquant’anni fa il Rex/Nastro Azzurro”.
    Nelle pagine interne l’articolo e le foto in bianco e nero dell’epoca.

    – 1 Agosto il varo del Rex, madrina la Regina Elena: la Regina sale la scala della tribuna delle Autorità.
    – altra foto: il Rex scivola in mare in una nuvola di fumo.
    – in un’altra foto il Rex incrocia un altro gigante del mare il “Conte di Savoia”. Ed infine, in primo piano, la foto del Com.te Francesco Tarabotto (a destra, con barba e baffi neri) accanto a Costanzo Ciano (Ministro delle Comunicazioni), altre autorità di New York e, finalmente, a fianco di Costanzo Ciano e Tarabotto, il Direttore di Macchina Luigi Risso. Ciao Direttore! Finalmente fra noi. Era una vita che aspettavo di conoscerti, sei proprio come immaginavo: sereno, tranquillo, sorriso riservato… un buon padre di famiglia che ama la sua casa (la nave) ed i suoi cari (ufficiali, sottufficiali, comuni di Macchina). Tratto da ” I miei amici macchinisti di Dino Emanuelli

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *