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12.7.1920, in ricordo di Tommaso Gulli

a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Nasce a a Faenza il 17 novembre 1879. La sua carriera nella regia Marina si può sintetizzare come segue:
– nomina a Guardiamarina nel 1902 ed imbarco sul regio incrociatore corazzato Carlo Alberto;
- Sottotenente di Vascello nel 1904 mentre si trovava imbarcato sulla corazzata Lepanto, imbarcò successivamente sull’ariete corazzato Marco Polo con il quale effettuò una lunga campagna navale nei mari della Cina) e dall’ottobre 1905 al luglio 1906 fu destinato al Distaccamento Marina di Pechino;
– dal 1906 imbarca sulla regia nave ausiliaria Tevere;
- nel 1911 è promosso Tenete di Vascello;
– nel fu imbarcato anche sul regio incrociatore corazzato Varese (conflitto italo-turco)
- imbarcato sulla regia nave da battaglia Regina Margherita si trovava a bordo nel tragico affondamento avvenuto la notte del 12 dicembre del 1916 nelle acque di Valona;
– nell’agosto 1917 assunse il comando della regia torpediniera 29 AS;
– nel gennaio 1918 conseguì la promozione a Capitano di Corvetta.
Il 1° gennaio 1920 al comando della regia nave Puglia, dislocata in Dalmazia per l’adempimento delle clausole armistiziali, avendo avuto notizia che i suoi ufficiali erano assaliti da una folla di dimostranti, si recava prontamente a terra con motoscafo, consciamente esponendosi a sicuro rischio di vita, col solo nobile scopo di proteggere e ritirare i suoi ufficiali.

Fu decorato Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
Fatto segno a lancio di bombe e scarica di fucileria, benché ferito a morte, nascondeva con grande serenità di spirito la gravità del suo stato e, con contegno eroico e sangue freddo ammirabile, manteneva l’ordine e la disciplina fra i suoi subordinati, evitando che nell’eccitazione degli animi il MAS con cannone e poi la PUGLIA colle artiglierie usassero rappresaglia.
A bordo sottoposto ad urgente operazione chirurgica, moriva poco dopo, fulgido esempio di alte virtù militari”.
Riuscì a ristabilire l’ordine e sedare quei tumulti che ebbero come epilogo il suo assassinio.
Salpò come Eroe, per l’ultima missione, da Spalato il 12 luglio 1920.

Targa posta sulla struttura della nave Puglia donata nel 1923 dalla Regia Marina a Gabriele d’Annunzio. La prua venne inserita dal poeta nel parco del Vittoriale degli Italiani, simbolicamente rivolta verso l’Adriatico.

Dello stesso argomento sul blog:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2015/04/30-4-2015-a-reggio-calabria-tommaso-gulli/
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