20.6.1984, il decalogo dell’ammiraglio Egidio Alberti
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
Fra i tanti meriti che si attribuiscono, senza nessuna enfatizzazione di sorta, all’ammiraglio Egidio Alberti, nell’arco della sua carriera militare e anche nella sua vita privata, merita di essere menzionato anche un suo decalogo (stilato in tempi non sospetti, la sua carriera va dal 1950 al 1992 e oltre), a dimostrazione della bontà di quello che ha insegnato ai suoi allievi e personale alle sue dipendenze, in merito alla condotta da mantenere in servizio e mi si consenta anche fuori dal servizio.
In tempi difficili, quelli che stiamo vivendo, avvertiamo la necessità di ancorarci a valori fondamentali (e perenni) quali il senso del dovere, la coerenza morale, la piena dedizione al servizio.
1) Nell’assolvimento dei vostri compiti, agite con i più sani principi morali ed energia, senza lasciarvi condizionare dall’interesse e benessere proprio;
2) Comportatevi sempre in coerenza con i più sani principi morali: riscuoterete stima e fiducia;
3) Sappiate assumere le responsabilità che vi competono e non esimetevi dall’accettare nuovi incarichi o deleghe di Autorità;
4) In caso si necessità sappiate agire di iniziativa e prendere ponderate decisioni sotto la vostra responsabilità;
5) Sappiate infondere negli altri fiducia nella vostra azione di guida.
6) dedicatevi alla vita dell’organizzazione offrendo il vostro personale contributo per mantenere alta l’efficienza del settore di competenza;
7) Impegnatevi ad offrire ai vostri superiori una collaborazione leale e sempre costruttiva;
8) Nei rapporti con i parigrado e dipendenti sappiate tenere in giusta considerazioni le loro opinioni;
9) siate sempre equilibrati ed equanimi nei riguardi dei vostri dipendenti; comportati se necessario con la dovuta autorevolezza, ma sii sempre umano.
10) Agite sempre senza secondi fini e col solo intento di concorrere all’efficienza del vostro reparto, rispettando l’operato altrui.
(Taranto 20 giugno 1984).
Mi preme aggiungere al decalogo dell’ammiraglio, senza presunzione alcuna e preso atto dei recenti avvenimenti, un importante comandamento per il militare e una massima, ancora valida, per il militare e i civili:
– l’uniforme indossata senza vocazione è una tuta da lavoro che oggi, purtroppo a causa della cosiddetta globalizzazione, si indossa il meno possibile, di malavoglia e a volte anche con trasandatezza. I cosiddetti “Capi” che si alternano, si ispirano a quell’antimilitarismo di cui è pregna la nostra infausta classe politica dirigente.
– allorché fai il tuo dovere non ti curare se faccia freddo o caldo, che tu sia oppresso dal sonno o a sufficienza riposato, che tu senta dir male o bene di te, che tu muoia o che tu faccia qualcosa di diverso: è il tuo dovere! (Marco Aurelio, imperatore romano).
13 commenti
EZIO VINCIGUERRA
Altri tempi, altra tempra, altroché …
Viantonio Giuliani
Lo ricordo l’ammiraglio
Girolamo Trombetta
Atri tempi…. Ma per noi Marinai rimane sempre quel giuramento, urlato con il cuore in subbuglio….
Marinaio Leccese
Congratulazioni all’ammiraglio Egidio Alberti e grazie per gli insegnamenti
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno … di una attualità sconvolgente.
Un abbraccio grande come il mare e grande come il cuore dell’ammiraglio Egidio Alberti a tutti
Egidio Alberti
Grazie Ezio per questi bei ricordi della mia vita che mi fai rivivere
Michele Di Liberto
Ricordi che non Si Dimenticano Mai Buona Giornata Ammiraglio
Giuseppe Carlo Gino
BUON VENTO
Giancarlo Fede
condivido
Egidio Alberti
Grazie a te Ezio che pubblichi spaccati della mia vita
Girolamo Angarano
Il Comandate! Sempre nel cuore
Libero Gallucci
grazie Ezio ……
Raffaele Napolitana
Ricordi che puntualmente ad ogni cerimonia di Giuramento(Scuole sott/ufficiali Taranto) mentalmente ripeto LO GIURO.