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Perché usiamo il termine Maresciallo?

di Marino Miccoli

…riceviamo e con profonda commozione pubblichiamo questa testimonianza.

Marino Miccoli (2014) per www.lavoce delmarinaio.comCiao Ezio,
perché usiamo il termine MARESCIALLO?
Carissimo tu  e tanti altri lettori hanno conseguito nella loro carriera militare questo grado, così come il mio compianto padre Antonio Miccoli (si congedò il 28.3.1962 con il grado di Capo di 1^ Classe). In quell’epoca non esisteva la qualifica di Luogotenente ma il  mio papà, come tanti altri suoi colleghi, al momento del congedo, fu promosso Sottotenente del C.E.M.M.
Si arruolò il 14.4.1929 (Allievo Cannoniere Puntatore – frequentante le Scuole C.R.E.M. di Pola) e fu promosso Capo di 3^ Classe soltanto l’1.1.1941quasi dodici anni dopo!
Nella regia Marina i tempi delle progressioni delle carriere erano senza dubbio lunghi, anche per i più meritevoli.
Ma disquisiamo un po’ su chi e cosa rappresentava nell’immaginario collettivo e in quel periodo un Maresciallo.
Innanzitutto bisogna sottolineare che non ve ne erano molti e certamente non erano così numerosi come sono oggi (credo proprio che ciò fosse dovuto alla lentezza nelle progressioni, alla scarsa scolarizzazione e alla difficoltà di fare carriera); che il Maresciallo era senza dubbio una persona autorevole, degna di rispetto e il cui parere era meritevole di alta considerazione.
In società la parola di un Maresciallo era tenuta sempre in massimo conto perché proveniva da una persona saggia e “navigata”, un uomo che nella sua vita ne aveva viste e vissute di cotte e di crude. Per comprendere meglio il rispetto a loro dovuto, una volta raggiunto il vertice apicale nella carriera dei Sottufficiali, ricordo anch’io che la gente quando citava il nome e cognome, non senza un certo timore reverenziale, lo faceva sempre precedendoli dal grado, ovvero: il Maresciallo Tal Dei Tali, onorando così chi, per una vita, aveva servito la Patria, indossato una onorata Divisa, affrontato non pochi sacrifici, godendo  del riconosciuto  rispettato dalla gente.

I gradi da maresciallo nella Marina Militare - www.lavocedelmarinaio.com

Anch’io oggi indosso  una divisa (polizia municipale) ma debbo  amaramente constatare che purtroppo non è più così. Certo la tua pagina non è la sede ideale per trattare le diverse cause che hanno portato a questa deprecabile situazione.
Tu, carissimo Ezio, dai “voce” e  non solo ai marinai, ma nell’attuale credo che siamo arrivati a questo stato di cose da quando il servizio militare della leva obbligatoria è stato sospeso e questo ha inevitabilmente  contribuito al generale decadimento nella vita civile e di tutta una serie di valori annessi e connessi alla vita militare.
Ma torniamo all’oggetto della presente: da dove e come nasce il termine Maresciallo?
Il mio datato Dizionario Enciclopedico Moderno – Edizioni Labor –1941 – XIX- via Bordogna, 8 Milano – alla voce Maresciallo riporta:
Anticam. Funzionario incaricato di sorvegliare il buon ordinamento delle scuderie; in Germania, gran scudiero. – Grado militare creato da Filippo Augusto di Francia nel 1158 e adottato poi in quasi tutti gli eserciti. I Marescialli erano grandi ufficiali della Corona ed avevano il comando di un corpo d’esercito di piu’ brigate riunite. Tale titolo in tempi recenti (come quello di Feldmaresciallo prima della I guerra mondiale in Inghilterra, Germania, Austria-Ungheria, Russia) è venuto a designare il più alto grado della gerarchia militare.- Nell’esercito italiano si hanno i titoli di Maresciallo d’Italia e primo Maresciallo dell’Impero; inoltre il grado di m. esiste anche nella categoria sottufficiali (maresciallo, m. capo, m. maggiore), con comando di plotone (o di reparto corrispondente), oppure con mansioni d’ufficio. Il grado m. esiste anche nell’arma dei RR.CC. (Reali Carabinieri n.d.a.) con speciali attribuzioni. […] Maresciallo dell’aria. Grado massimo dell’aeronautica militare italiana, istituito nel 1933, conferito per la prima volta al generale Italo Balbo. […] Maresciallo d’Italia. Il più alto grado fino al 1939 […] Bastone di maresciallo. (stor.) Insegna del più alto grado militare. Maresciallato n.m. grado e funzione di maresciallo”.

Pancrazio Ezio Vinciguerra - www.lavocedelmarinaio.comStimato maresciallo luogotenente Pancrazio “Ezio” Vinciguerra, dedico questo mio modesto scritto a te e a tutti coloro che, giunti al termine della carriera di Sottufficiale, con il loro impegno e dedizione hanno sempre saputo onorare la propria Uniforme e nonostante il congedo, si sentono la divisa “cucita sulla pelle”…proprio come mio padre Antonio  nella Regia Marina e poi nella Marina Militare.
P.s. ti allego una foto di mio padre mi piacerebbe che mettesi anche una tua foto in divisa da Maresciallo su questo mio modesto scritto. Marino.

Antonio Miccoli - www.lavocedelmarinaio.com

67 commenti

  • Maria Grazia Campana

    Mi ricordo che anche mio padre,capo di 1′ classe,era chiamato da tutti Maresciallo…

  • Giuseppe Carlo Gino

    PERCHE SI DEVE CONTINUARE COL NOME CAPO MARESCIALLO SA TROPPO DI ESERCITO NOI SIAMO LA MARINA ALTRA COSA

  • Carlo Belletti

    I gradi successivi a Capo di 3^ classe, Capo di 2^ classe e Capo di 1^ classe…sono poi i seguenti: 1′ Maresciallo, Luogotenente e 1′ Luogotenente (grado apicale).

  • Antonio Scarcia

    Il Capo di Prima classe scelto prima era una potenza ora da Primo Luogotenente da ottobre non sappiamo ancora che gradi indossare perché le SS.AA. non hanno autorizzato quanto approvato dal COCER

  • Alberto Chinaglia

    il Capo di prima classe dopo qualche anno veniva promosso Capo di !^ classe ” Scelto “.-

  • EZIO VINCIGUERRA

    Vi ringrazio per i commenti ma forse non avete letto la testimonianza di Marino Miccoli che al telefono mi riferisce che è dispiaciuto per i commenti che nulla hanno a che vedere con il grado ma con l’etimologia della parola e della storia.

  • Stefano Bagnasco

    Sono profondamente contrario all’uso del termine maresciallo per i CAPI di Marina. In tutte le marine del mondo o sottufficiali sono orgogliosamente chiamati CAPO/CHIEF/CHEF/CHEFE ecc. Il termine Capo è strettamente legato alla tradizione navale e va difeso al pari di tutte le altre tradizioni. Si insegnino queste ai sottufficiali e nessuno di loro ambira’ più a farsi chiamare maresciallo luogotenente o altre amenità. Il mio capo centrale era orgogliosamente capo di 1^ scelto e usava aggiungervi V. A. D. (vicino a dio) e si arrabbiava se qualche borghese in visita lo scambiava per un ufficiale e questo la dice lunga sui Capi di una volta…

  • EZIO VINCIGUERRA

    si parla di etimologia di un dizionario del ’41

    Anticam. Funzionario incaricato di sorvegliare il buon ordinamento delle scuderie; in Germania, gran scudiero. – Grado militare creato da Filippo Augusto di Francia nel 1158 e adottato poi in quasi tutti gli eserciti. I Marescialli erano grandi ufficiali della Corona ed avevano il comando di un corpo d’esercito di piu’ brigate riunite. Tale titolo in tempi recenti (come quello di Feldmaresciallo prima della I guerra mondiale in Inghilterra, Germania, Austria-Ungheria, Russia) è venuto a designare il più alto grado della gerarchia militare.- Nell’esercito italiano si hanno i titoli di Maresciallo d’Italia e primo Maresciallo dell’Impero; inoltre il grado di m. esiste anche nella categoria sottufficiali (maresciallo, m. capo, m. maggiore), con comando di plotone (o di reparto corrispondente), oppure con mansioni d’ufficio. Il grado m. esiste anche nell’arma dei RR.CC. (Reali Carabinieri n.d.a.) con speciali attribuzioni. […] Maresciallo dell’aria. Grado massimo dell’aeronautica militare italiana, istituito nel 1933, conferito per la prima volta al generale Italo Balbo. […] Maresciallo d’Italia. Il più alto grado fino al 1939 […] Bastone di maresciallo. (stor.) Insegna del più alto grado militare. Maresciallato n.m. grado e funzione di maresciallo”.

    … non avete letto ma vi siete fermari alla foto

  • Roberto Tento

    Posso dire con orgoglio che in Marina i Capi sono i pilastri della forza..esempi..Capo Cannone..Capo Gamella ..ecc.

  • Alessandro Cerrone

    A casa mia ho imparato da mio nonno, mio padre, mio zio e mio cognato che il maresciallo era dell’esercito, in Marina esisteva il Capo. Io a bordo mi facevo chiamare ancora Capo, forse l’unico? Le tradizioni non muoiono mai!!!!!

  • Pino Venosa

    HANNO MESSO ANCHE IN MARINA IL GRADO DI PRIMO MARESCIALLO CHE E’ UN GRADO IN PIU’ DEL CAPO DI PRIMA CLASSE. IO ANCHE SE LO ERO MI SON FATTO SEMPRE CHIAMARE CON L’APPELLATIVO DI CAPO.

  • Gabirele Basiici

    Dal 2009 ho prestato servizio in ambito interforze… Per essere precisi scuola NBC di Rieti, dove la forza predominante chiaramente era l’esercito.
    I loro sottocartelle, vengono chiamati Caporali. E nello specifico CMS (Caporal Maggiore Scelto) e CMC (Caporal Maggiore Capo).
    Ebbene il personale di leva o cmq gli allievi freschi freschi erano Obbligati a dargli del lei e chiamarli proprio Capo!!! Immaginate come ci sentivamo noi “marescialli” di Marina….
    Mah…

  • Casimiro Frangella

    Arruolato nel ’67, promosso Capo di 3^ cl. nel 1981! Quasi 14 anni!!! Non è che le cose siano cambiate di molto! Volevo ricordare che negli anni, il grado apicale dei Capi ha avuto molteplici denominazioni: “RSMU” “scelto” “aiutante di Battaglia” e qualche altro titolo che ora non ricordo… ma mai è stato utilizzato il termine “maresciallo”! La nomina diretta al grado di Maresciallo, ha di fatto sminuito la qualifica e la qualità del grado….. tutti Marescialli!

  • Giuseppe Esposito

    …tutto vero, Ezio. Ma a me piace ricordarmi di quando mi chiamavano Capo Esposito ed abbinato il termine Maresciallo era ad un appartenente ad altra Arma. E non ti nascondo che mi dava, e tuttora mi dà, un certo senso di disagio, come un pesce fuor d’acqua, quando qualcuno mi chiama Maresciallo.

  • Giuseppe Esposito

    ….né Maresciallo, né Luogotenente, né Nullatenente. Semplicemente Capo forever

  • Paolo Pro

    Adesso quel grado lo danno a chi esce dalle scuole e nn ha la mimima idea di cosa sia il mare…il sacrificio…la sofferenza..il lavorare in condizione inumane ma in gruppo gomito a gomito con ufgiciali e marinai…e dpo anni e anni di lavoro e sacrifici…ora escono e pretendono il rispetto per una mini laurea fatra nei banchi..i veri marinai NOI la LAUREA VERA DELLA MARINA l abbiamo presa per mare vomitando soffrendo ma restando al nostro posto…mi dispiace ma il titolo MARESCIALLO non appartine a loro…..é dedtinato a sparire con noi…siamo rimasti in pochi…povere NAVI povera MARINA MILITARE…

  • Marco Vannini

    Nella regia Marina i tempi delle progressioni delle carriere erano senza dubbio lunghi, anche per i più meritevoli.
    Ma disquisiamo un po’ su chi e cosa rappresentava nell’immaginario collettivo e in quel periodo un Maresciallo.
    Innanzitutto bisogna sottolineare che non ve ne erano molti e certamente non erano così numerosi come sono oggi (credo proprio che ciò fosse dovuto alla lentezza nelle progressioni, alla scarsa scolarizzazione e alla difficoltà di fare carriera); che il Maresciallo era senza dubbio una persona autorevole, degna di rispetto e il cui parere era meritevole di alta considerazione.
    In società la parola di un Maresciallo era tenuta sempre in massimo conto perché proveniva da una persona saggia e “navigata”, un uomo che nella sua vita ne aveva viste e vissute di cotte e di crude. Per comprendere meglio il rispetto a loro dovuto, una volta raggiunto il vertice apicale nella carriera dei Sottufficiali, ricordo anch’io che la gente quando citava il nome e cognome, non senza un certo timore reverenziale, lo faceva sempre precedendoli dal grado, ovvero: il Maresciallo Tal Dei Tali, onorando così chi, per una vita, aveva servito la Patria, indossato una onorata Divisa, affrontato non pochi sacrifici, godendo del riconosciuto rispettato dalla gente.

  • Ignazio Roberto Pittaluga

    Confermo, caro Marco, per esperienza familiare. Mio nonno Ignazio, nel 1915, da Capo di 1 Cl. aveva la domestica statale e l ‘attendente. Quando mori nell’affondamento della Brin, mia nonna fu immediatamente assunta presso il neonato ministero dell’aviazione e mio padre, che aveva 4 anni, mandato a Torino sotto la tutela del Re sino alla maggiore età!

  • Marco Vannini

    Adesso gli fanno fare pure il posto di lavaggio a bordo tutti marescialli io credo che era meglio ai tempi di tuo nonno in tut e per tutto

  • Marco Vannini

    Altri tempi ora che sei stato un Militare ei disprezzato nesun vantaggio o beneficio lasciato solo a quelli insulsi inetti che ci governano

  • Pasquale Biancospino

    benchè sia stato voluto anche per la Marina, per noi Marinai la storia non cambia: “Capo e basta”!

  • Raffaele Rizzo

    Fino a tempo fa si passava da C^3^ a C^2^ a C^1^ raggiungendo il massimo della carriera con il grado di Aiutante. Tre strisce con i binari rossi. Erano i non prusultra della Marina Militare uomini dalla grande esperienza, dalla lunga carriera trascorsa a bordo delle navi, dal viso scavato dalla salsedine, uomini dalla tempra eccezionale, iniziando la carriera da Comune di 2 cl. fino al raggiungimento del massimo grado dopo aver effettuato i vari corsi formativi, di istruzione e aver effettuato i vari anni minimi di imbarco. Ora è tutto cambiato… in bene ma forse anche in peggio.

  • Efisio Meloni

    Escluso il penultimo con la Stella in quanto e’ uscito Dopo ilo mio Pensionamento….

  • Lamberto De Angelis

    Per me sono sempre capi, così li chiamavo, e il resto erano ufficiali de Cemm

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